In attesa di una risposta, ringrazio anticipatamente.
Sono una persona molto intraprendente, studiosa,ambiziosa e mi piace imparare sempre cose nuove. Ma io non mi sento mai all'altezza di niente,sono molto insicura, molto severa con me stessa e pretendo sempre il massimo,ma anche quando lo ottengo, non mi sembra abbastanza. Nonostante io stia cambiando il mio aspetto fisico, non mi accetto, non mi piaccio. A volte credo che questi problemi relativi al non sentirmi mai all'altezza siano dovuti a dei traumi infantili, ai pregiudizi che ho sempre dovuto subire, ad un padre che c'è ma è come se non ci fosse. Lui non mi hai dimostrato affetto, è quasi sempre mancato a qualsiasi evento che mi riguardasse, non mi ha mai chiesto come va la vita, cos'ho in testa, non mi ha mai detto "sono orgoglioso di te", a volte quando stiamo insieme è come se fossimo 2 sconosciuti, non si interessa a me, forse la sua unica preoccupazione è che devo cambiare il mio aspetto fisico (cosa che ho già fatto visto che ho perso oltre 20 kg) eppure sembra non bastare. Io non mi sento apprezzata, non mi sento voluta bene, è come se per lui non esistessi, abbiamo anche provato a ricucire un rapporto, ma la presenza della sua nuova compagna a cui da ampio potere ha distrutto tutto, non sono neanche più tra le sue priorità, la mia non è gelosia, perchè se lui è felice, lo sono anche io. La sua assenza, il fatto di non avere alle spalle la famiglia composta da: mamma,papà e figli, ma vivere sin dalla nascita come figlia di separati, ha sempre inciso su me stessa, è come se non riuscissi mai a legarmi a qualcuno, sapendo che prima o andrà via.
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25 GIU 2020
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Cara Blaire,
la tua sicurezza è stata messa in discussione dalle relazioni difficili che hai dovuto affrontare. E' faticoso sentirsi bene e soddisfatti di sé quando i propri genitori sembra che non lo siano a sufficienza.
Per questo è importante per te fare un doppio percorso:
1. Il primo rivolto a te stessa alla ricerca della tua parte più autentica a cui dare valore e sostenere sempre di più;
2. Il secondo rivolto a tirar fuori i dolori del passato per fare pace con essi, non possono e non devono continuare a farti così male.
Questi due aspetti vanno avanti insieme perché più tu riesci a fare pace con il passato e più possono emergere parti di te di cui andarne fiera
E' un lavoro duro e impegnativo ma ti aiuterà a liberarti dalle ragnatele del passato.
Da sola hai già fatto tanto ora hai bisogno dell'aiuto di una psicoterapia.
Buon percorso,
Dr Katjuscia Manganiello
6 GIU 2020
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Buonasera. Dal Suo testo emergono molteplici temi che meritano spazio e tempo ben più approfonditi e dedicati rispetto a poche righe di risposta online. La sensazione di non essere all'altezza, di non essere abbastanza, e di non accettarsi sono fonte di sofferenza e devono essere declinati nei contesti in cui si verificano, nonché rispetto alla Sua storia di vita e ai Suoi progetti futuri. Emerge una progettualità relazionale negata o impossibile ("sapendo che prima o poi andrà via...") e un vissuto di mancato riconoscimento anche nel rapporto con una figura paterna che definisce come "se non ci fosse". Qualsiasi interpretazione di quanto Lei scrive sarebbe fuori luogo perchè mancano tutte le informazioni per poterLe fornire delle risposte, che in ogni caso sarà Lei a dover trovare. Quello che è possibile consigliarLe, però, è di valutare una psicoterapia che abbia l'obiettivo di aiutarLa a comprendere i Suoi modi di essere nel mondo e i significati sottesi ad alcune esperienze cui Lei fatica a dare un senso. L'obiettivo finale è la riapertura di possibilità d'azione e di progettualità futura, per permetterLe di esistere altrimenti. A disposizione, cordialità. DP