Non capisco se non amo più il mio ragazzo.

Inviata da sofidip · 14 lug 2023 Terapia di coppia

Premetto che ho iniziato una terapia con una psicologa e che una psichiatra dopo una sola visita mi ha diagnosticato un doc da relazione, ma io non sono convinta sulla diagnosi (la diagnosi è appoggiata anche dalla psicologa).
Quello che è successo è che io sto da circa dieci mesi con un ragazzo, la persona migliore che potessi incontrare, tutto ciò che ho sempre desiderato. Lui è praticamente perfetto. Il suo unico difetto è che tende a chiudersi in se stesso quando è arrabbiato e fa fatica a comunicare, ma abbiamo trovato una sorta di compromesso su questa cosa e comunque anche se mi dà fastidio io riesco a passarci sopra.
Circa un mese fa ho avuto un ritardo del ciclo e mi sono convinta di essere incinta, non riuscivo a smettere di pensare a questa cosa, anche se il test era negativo io ne ero assolutamente convinta. Poi il ciclo è tornato, ma è iniziato un altro inferno. All'improvviso, dal nulla, ho avuto un pensiero "lo amo o no? Si lo amo. Ma allora perché mi chiedo questo? Significa che non lo amo. Allora devo lasciarlo. Ma se lo lascio lui soffrirá e non voglio che soffra e io non riesco a immaginare la mia vita senza di lui". La psicologa ha collegato la paura di essere incinta e l'incertezza relativa a un mio generale bisogno di certezza e di controllo, e abbiamo considerato che questi pensieri, che poi sono diventati ossessivi e che io dicevo di sentire come "esterni" a me, venissero da lì. Tuttavia poi io ho ricordato che in passato ho già avuto questi dubbi, che sono però spariti dopo poco e che avevo praticamente dimenticato. La psicologa dice che questo significa che posso superarli di nuovo, ma io penso che siano la prova del fatto che questo non sia affatto un doc, bensì dubbi veri. Le ossessioni erano (sono) accompagnate da forte ansia, attacchi di panico, depressione, inappetenza. Non ho mai fame e non ho mai voglia di fare nulla se non dormire per spegnere i pensieri. Il punto è che quando questi pensieri sono iniziati, io comunque ero convinta di amarlo. Li sentivo distanti da me, in contrasto con ciò che davvero provavo. Una cosa che faccio è controllare ossessivamente su internet, sui forum, su YT, cose relative al doc e cerco di confrontare i sintomi, cerco come capire se si è innamorati, come capire se si è disinnamorati, cos'è il disinnamoramento e così via. Inoltre cerco sempre di capire cosa sto provando quando stiamo insieme, cerco di sintonizzarmi su emozioni positive, ma più ci provo più queste sembrano scappare da me, più mi sembra di non provare niente. Io sono sempre più convinta che si tratti di disinnamoramento. Prima non avevo nessuno di quelli che su internet viene indicato come sintomo di disinnamoramento, ma ora mi sembra di averne alcuni. Inanzittutto, non mi va mai di fare sesso. La psichiatra dice che il calo di desiderio è associabile al doc, ma a me sembra strano che io non riesca proprio ad avere voglia, ma neanche a provare piacere o eccitarmi. Inoltre a volte sono quasi infastidita dai suoi tentativi di fare qualcosa. Poi mi capita sempre di più di notare i suoi difetti fisici. Non mi danno fastidio, anzi sento che lui mi piace nonostante quelli, ma comunque li noto e questo non va bene anche perché prima non li notavo. Infine, ultimamente non mi piacciono i suoi baci, ma non so se perché davvero non mi piacciono o perché sono così persa nella mia mente a cercare di capire cosa provo che alla fine chiaramente il bacio ê uno schifo. Nonostante tutto ciò, l'idea di lasciarlo mi distrugge. Sarebbe tremendo, terribile, inimmaginabile. L'idea di farlo soffrire mi strappa le viscere, mi disgusta, mi provoca ansia, schifo, ribrezzo. Non voglio assolutamente che accada. Immaginarlo con un'altra mi spezza il cuore, sebbene per lo meno mi renderebbe felice saperlo felice. Ma comunque starei malissimo. Io e lui abbiamo tanti progetti, è la prima e unica persona con cui sono riuscita a immaginare un matrimonio e dei figli (prima non ne volevo, ma con lui mi piacerebbe), ma ora quando penso a quei progetti, nonostante io li desideri ancora, mi viene tristezza, come se fosse una cosa che ormai ho perso, che avrei potuto avere ma che ormai non avrò più. Non riesco a capire il perché di questo mio stato d'animo. Ho visto una foto di due persone che erano innamorate da giovani, poi si sono lasciate e infine sono tornate insieme e si sono sposate. Ho immaginato che fossimo noi e ho iniziato a piangere s dirotto, ma non capisco perché, forse perché l'idea di noi separati è insostenibile. Io comincio a pensare che forse soffro semplicemente di dipendenza affettiva e quindi non riesco a lasciarlo nonostante sia consapevole di non amarlo. Ma non capisco come sia possibile che io non lo ami. Fino a un mese fa lo amavo e poi all'improvviso no? Senza che sia successo nulla, che niente sia cambiato, è possibile? O è il doc che mi fa credere questa cosa? Perché ormai è un pensiero fisso, mi sembra sempre più reale, non riesco quasi più a combatterlo. Io voglio amarlo, voglio stare con lui, ma volerlo non è la stessa cosa che farlo no? Dire che voglio amarlo non significa che lo amo. Prima riuscivo a dire che lo amo, ora dico che voglio disperatamente amarlo e stare con lui.
Non riesco a capire che mi succede. Secondo voi è il doc? È dipendenza? (Questo pensiero mi sorge per alcune cose che se volete posso approfondire, prima tra tutti il fatto che non riesco a immaginare la mia vita senza di lui e che quando litighiamo se lui magari sparisce e si chiude in se stesso io sto malissimo e devo sempre cercarlo e assicurarmi di risolvere). Se fosse dipendenza, o se fosse disinnamoramento, secondo voi si può risolvere con la terapia di coppia?
Un'altra cosa che forse potrei avere e di cui ho sentito parlare è la fear of breaking up, ho visto che consiste in una paura folle di fare soffrire l'altro lasciandolo, sensi di colpa verso di lui e verso tutte le altre persone coinvolte nella relazione che si pensa di ferire terribilmente. Io mi rivedo molto in questa definizione, potrebbe essere che ho questa cosa e per questo non riesco a lasciarlo anche se ho questo pensiero di non amarlo? O lo amo ed è il doc che mi convince del contrario? Mi sono stati prescritti farmaci ma ho paura che prendendoli vedrò tutto con più chiarezza e lo lascerò

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Miglior risposta 16 LUG 2023

Cara Sofi,
io penso che la prima cosa da fare sia quella di non affidarsi ad internet come oracolo al quale chiedere risposte, e ti voglio anche spiegare perché: pur essendoci in linea generale delle situazioni che vengono definite "standard", noi esseri umani siamo unici, diversi l'uno dall'altra, fatti di variabili e caratteristiche personali e differenti, per cui ognuno vive esperienze/relazioni/situazioni che sono uniche e hanno bisogno di essere prese in considerazione come tali. Su internet si trovano informazioni generiche (potenzialmente anche sbagliate ed esasperate), che non tengono conto di chi sei tu, quale sia la tua storia e chi sia il tuo ragazzo, quindi manca una parte fondamentale!

A seguito di questo, penso che la cosa più importante e proficua che tu possa fare è approfondire queste domande e cercare le risposte "dentro di te", con l'aiuto del precorso che già stai facendo: dedicatici con convinzione e vedrai che con tempo e motivazione, pian piano la nebbia del dubbio si dipanerà. E' molto importante che tu ti fidi di chi ti sta seguendo e ti affidi al percorso che ti stanno proponendo.
Internet non sarà di certo più utile! Proprio per questo, per rispetto tuo e di quanto detto prima, non penso sia utile provare ad ipotizzare mille altre situazioni relative alla tua storia, altrimenti riceveresti nuovamente informazioni approssimative.

Un unico consiglio che mi permetto di darti è quello di cercare di vivere il presente, di non farti troppe domande al di là del tuo momento con la tua terapeuta: concentrati su quanto di positivo senti nel qui ed ora, goditi i momenti di serenità e cerca di renderti un momento propulsivo per combattere queste tue insicurezze.

Vedrai che a lungo andare, pian piano, le cose si chiariranno!

Ti mando un saluto e rimango a tua disposizione, anche online!

⊱ Dott.ssa Valeria Carbone
⊱ Psicologa, Consulente sessuale e Counselor professionista
⊱ Torino e online

Dott.ssa Valeria Carbone Psicologo a Torino

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18 LUG 2023

Salve Sofidip, non si fossilizzi sui sintomi e soprattutto non affidi la sua vita, i suoi pensieri ad internet anche se è tramite internet che è arrivata a noi. Si fidi dei professionisti che la stanno ascoltando e non si fossilizzi sulla diagnosi. Che sia doc, che sia dipendenza affettiva che sia qualsiasi altra parola la cosa più importante è che lei torni a star bene con se stessa. Se lo psichiatra le ha consigliato dei farmaci li prenda per un periodo e solo dopo potrà valutare se funzionano. I farmaci non le faranno prendere una decisione non si preoccupi ma le daranno la possibilità di stare più tranquilla e le toglieranno la confusione che al momento regna nella sua mente. E' un periodo difficile ma vedrà che i colleghi sapranno aiutarla se lei glielo permetterà Ogni caso ed ogni persona sono diversi...mi raccomando non cada nella trappola della risposta facile e veloce o della cosa che più ci è comoda; il percorso che sta facendo le drà soddisfazioni ma deve avere pazienza e soprattutto fiducia da parte sua.
Un saluto.
Dott.ssa Brusadelli Marina

Dott.ssa Marina Brusadelli Psicologo a Cisano Bergamasco

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18 LUG 2023

Cara,
Dalle manifestazioni portare qui, io confermerei la "diagnosi" ricevuta. Quindi le consiglio ora di spostare il focus da "È doc o non è doc" al "Come posso fare per gestire questo funzionamento".
Abbi fiducia della psicologa che la sta seguendo.
Un caro saluto.
Fabiana Navarro
Psicologa

Fabiana Navarro Psicologo a Maddaloni

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16 LUG 2023

Carissima,

io mi fiderei della diagnosi che hanno fatto i due professionisti. Quindi ti direi di seguire le loro indicazioni. Anche l'utilizzo di farmaci potrebbe essere indicato. Ma questo deve dirtelo lo psichiatra. la terapia di coppia potrebbe essere utile ma considero la terapia che stai facendo più mirata. Nell'augurarti tutto il meglio ti saluto e mi rendo disponibile a un confronto.
Un abbraccio.
Dott.Gabriele Lenti Psicoterapeuta Genova

Dott. Gabriele Lenti Psicologo a Genova

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15 LUG 2023

Salve
Ci tengo ad aggiungere una cosa importante al mio commento precedente.
Eviti di cercare su internet in quanto è del tutto fuorviante e ha il solo risultato di accrescere la ansia, entrando in un circolo vizioso. È severamente vietato, ed è stupido, cercare risposte su internet. I farmaci non decideranno mai per lei. Da adesso in poi basta cercare consolazioni. Internet e consolazioni servono solo per confermare le sue teorie riguardo ai pensieri (che come ho detto sono innocui). Dico questo non per essere duro con lei, ma perché voglio aiutarla

Dr Mariano Casella

Dr. Mariano Casella Psicologo a Lucca

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15 LUG 2023

Salve,
Sarò brevissimo, in quanto, come riporta, è già seguita da due professionisti e quindi può affrontare nel modo più appropriato con loro.
I pensieri sono solo pensieri e pertanto sono del tutto innocui, ciò che contano sono le nostre scelte e i nostri comportamenti. Avere un certo tipo di pensiero non significa niente, i pensieri possono essere anche assurdi: una mamma può pensare ,in un momento di rabbia , di uccidere il proprio figlio ma ovviamente è una cosa che non farebbe mai. Si possono fare milioni di pensieri di questo tipo. Lei semplicemente sta “trattenendo” un pensiero che altrimenti passerebbe indisturbato nella sua mente, ci sta ponendo la sua attenzione. Lasci scorrere i pensieri, li immagini come foglie che cadono e si ponga come semplice osservatrice. I pensieri vanno e vengono , ritornano, scompaiono , ma sono solo impulsi elettrochimici privi di significato. Saluti

Dr Mariano Casella

Dr. Mariano Casella Psicologo a Lucca

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