non capisco le donne e i loro comportamenti
buongiorno a tutti,
mi scuso anticipatamente per la probabile lungaggine ma il mio sarà un racconto articolato.
ad agosto 2022, dopo 8 anni di matrimonio, ho deciso di chiedere/prendere una pausa di riflessione a mia moglie; i problemi che mi hanno portato a questa dolorosa decisione erano stati svariati e cerco di riassumerli in breve:
- la pandemia di covid ha completamente distrutto la psiche di mia moglie, già ipocondriaca, nonostante i miei ripetuti tentativi di consigliarle un percorso psicologico, anche condiviso, che la aiutasse ad affrontare questo terrore irrazionale della malattia e della morte; da parte mia avevo cercato di "tranquillizzarla" limitando al minimo i contatti con gli amici e i miei hobby (calcetto , prove del gruppo in cui suono etc...);
- durante la pandemia ho dovuto affrontare da solo la scomparsa dei miei genitori a pochi mesi uno dall'altro, in quanto mia moglie era troppo focalizzata sul suo terrore per la malattia e dal mio punto di vista ha trascurato l'appoggio di cui avevo bisogno per affrontare i lutti;
- prima della pandemia ci eravamo trasferiti in una casa che era di sua nonna, nonostante le mie perplessità in merito, in quanto ritenevo che tornare nel suo piccolo paese la avrebbe rigettata nella "culla" di tutte le sue paure, oltre ad avere un rapporto piuttosto succube con i suoi genitori, cosa che poi si è dal mio punto di vista realizzata.
pertanto prendo la decisione di avere un periodo per fare chiarezza nella mia testa, anche perchè prima del distacco, ho accusato una fortissima infatuazione per una mia collega di lavoro e non potevo fare finta che non mi fosse successo nulla, per rispetto del mio matrimonio.
A questa persona avevo anche dichiarato i miei sentimenti, senza chiedere nulla, perchè sapevo che era impegnata in una relazione decennale che mi diceva essere felice e la appagava; pertanto il mio intento era quello di dirle che da parte mia c'era di più e che avrei voluto evitarle di creare fastidio, visto che a lei ci tenevo tantissimo.
inizialmente mi ribadisce di essere felice con il suo compagno e che le dispiaceva per me.
poi però ha iniziato a cercarmi per un paio di mesi in maniera confusa e sconclusionata, sebbene io abbia sempre cercato di stare la mio posto.
Quindi, dopo un iniziale fase di contatto telefonico prima via messaggio poi di chiamate molto fitto (e parlo di centinaia di messaggi al giorno e ore di telefono, che partivano sempre da lei), ci siamo visti un po' di volte di persona, comprese serate a casa sua (non convive, nonostante sia 10 anni che ha una relazione fissa), il 90% delle volte per sua iniziativa; non siamo mai andati oltre, nemmeno un bacio; solo una frequentazione strana e fitta, in cui mi diceva ad esempio sei l'unico che mi mette in pace, adoro stare con te anche se stiamo in silenzio etc....
non mi dilungo poi in alcuni atteggiamenti superficiali che mi hanno ferito durante questo strano periodo di frequentazione, che è terminato poi una volta che è andata in ferie con il suo fidanzato e tornata mi dice che lei è una persona che mi fa soffrire e quindi non va bene etc...
però poi nei giorni successivi mi scrive ancora a tutte le ore.
nei mesi successivi, di fronte alle mie richieste di confronto faccia a faccia, glissa sempre, taglia corto...sparisce e ricompare.
io le ho spiegato chiaramente di essermi sentito una "ruota di scorta", mi dice che non è così e che la trova una bruttissima cosa il fatto che io lo possa pensare; questa donna ha 42 anni è mia coscritta, quindi non una ragazzina inesperta della vita e delle sue dinamiche affettive.
La somma dei due eventi (distacco da mia moglie + impatto con una persona che dice una cosa, poi agisce completamente all'opposto) mi ha fatto dubitare a 42 anni di capire come funziona il comportamento delle persone, perchè io sono sempre stato una persona abbastanza pragmatica ed empatica soprattutto in campo sentimentale.
Ora con mia moglie ho avviato un percorso di "ricostruzione" in quanto a distanza di un po' di tempo siamo riusciti, anche grazie all'aiuto di due professionisti, a guardare il punto di vista dell'altro e le rispettive lacune.
ma a volte mi domando ancora se sono in grado di decifrare correttamente come si muovono le persone.
ho scritto qui perchè immagino di non essere il primo e nemmeno l'ultimo che si trova in una situazione di transizione e ringrazio chiunque voglia fornirmi un parere su questa per me ingarbugliatissima situazione.