Mio figlio si è lasciato con la fidanzata e non studia più

Inviata da Antonella Stara · 10 feb 2014 Crisi esistenziale

Buongiorno, io ho 45 anni sono separata e ho un figlio di 23 anni che studia all'università nel corso di laurea di chimica. Il mio problema è lui. Era fidanzato con una sua compagna di studi e poi si sono lasciati. Da quando si sono lasciati lui, secondo me ha perso il ritmo di studio rinvia gli esami e ho l'impressione che qualche volta mi abbia detto di averli superati ma in realtà magari non li neanche dati!!! Io ho l'abitudine di partecipare alle cose che fa chiedendogli "Hai studiato"..... "Cosa fai?" ecc. e mi sono accorta che quando gli faccio queste domande si infastidisce al punto di accusarmi di voler controllare la sua vita ...... mi dice pure che per me esiste solo lo studio....... E' chiaro che io allo studio tenga tanto ma non sò come aiutarlo potete consigliarmi cosa fare??? Vi ringerazio infinitamente

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Miglior risposta 11 FEB 2014

Gentile signora Antonella Stara,
l'esperienza clinica mi dice che quanto riferito può essere un importante segno prodromico da valutare attentamente prima possibile da parte di esperto psicoterapeuta.
dr paolo zucconi sessuologo clinico e psicoterapeuta comportamentale a udine

Dr. Paolo G. Zucconi (sessuologia clinica & Psicoterapia) Psicologo a Udine

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18 FEB 2014

Buonasera,
Il consiglio che le do e' di lasciare un momento la sua attenzione verso gli studi e cercare di ristabilire il vostro rapporto; suo figlio deve vedere in lei un'alleata. Solo successivamente può farlo ragionare e consigliargli addirittura che lo studio e' un ottimo distrattore alle sue sofferenze.

Petrozzi Roberto Alex Psicologo a Savona

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18 FEB 2014

Buonasera,
Il consiglio che le do e' di lasciare un momento la sua attenzione verso gli studi e cercare di ristabilire il vostro rapporto; suo figlio deve vedere in lei un'alleata. Solo successivamente può farlo ragionare e consigliargli addirittura che lo studio e' un ottimo distrattore alle sue sofferenze.

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18 FEB 2014

Gentile sig.ra suo figlio le comunica quelli che sono oggi le sue senzazioni ed emozioni. Se la sente attenta ai "suoi studi", piuttosto che al suo sentire rispetto alla separazione credo che sia un segnale importante per lei. Suo figlio è un adulto che sta attraversando un periodo difficile di separazione. Che ne pensa di chiedere a suo figlio come sta? e cosa desidera da lei? La relazione con suo figlio ritengo sia più importante in questo momento rispetto a quanti esami sta sostenendo.
Cari saluti
dott.ssa Giovanna Busto-Roma

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11 FEB 2014

Gentile Antonella,
suo figlio, molto probabilmente vive un momento di profonda tristezza in seguito alla separazione dalla sua fidanzata. A volte, l'elaborazione di una separazione potrebbe richiedere del tempo che non può essere misurato da altri. Potrebbe suggerire a suo figlio una consultazione per un aiuto ad uscire dalla Impasse. del momento. Cordialmente

Dott.ssa Paki Papagni Psicologo a Bracciano

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11 FEB 2014

Gentile Antonella, malgrado le sue buone intenzioni i suoi propositi, per suo figlio la sua attenzione diventa intrusione, mancanza di limiti di riservatezza necessari per ciascuno di noi. Se essere genitore significa essere anche educatore ricordi che ha 23 anni, è un soggetto adulto! Se dipende da Lei, lo aiuti ad emanciparsi.
Il suggerimento è quello di lavorare sulla vostra relazione più che sulla modalità di studio di suo figlio.
Dr. Cristian Sardelli
Psicologo-Psicoterapeuta

Cristian Sardelli Psicologo a Firenze

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11 FEB 2014

Gentile Antonella,
è possibile, come lei afferma, che suo figlio abbia avuto un calo nello studio connesso con la rottura del fidanzamento. L'abbandono del partner è un evento traumatico che rimette in discussione il proprio modo di vedere se stessi.
Forse davvero suo figlio non riesce ad adempiere a pieno e lei, continuando a chiedere dello studio, forse gli dimostra scarsa comprensione. Inoltre facendo così rischia di ottenere l'effetto opposto, cioè allontanare suo figlio dai libri.
Non ci sono strategie che possiamo suggerirle per cambiare il comportamento del ragazzo.

Restiamo in ascolto

Dr Mori Francesco Psicologo a Siena

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11 FEB 2014

Cara Antonella,
È ovvio che, se la relazione con la fidanzata era x suo figlio una cosa seria, adesso lui passi un periodo di "lutto" in cui qualsiasi altra cosa perde valore. Al suo posto non mi preoccuperei tanto x lo studio ma cercherei di stargli vicino da un punto di vista emotivo. Condividere uno stato d'animo coi propri figli vale cento volte di più di un esame andato bene. Un "come stai?" Avvicina più di un "hai studiato?" e magari suo figlio potrà sentirsi riconosciuto nel suo diritto di star male e di rallentare il ritmo. Passata la burrasca tornerà il sereno, stia tranquilla.
Dott.ssa Antonella Mulé, psicologa e psicoterapeuta, Savona

Dott.ssa Antonella Mulè Psicologo a Savona

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11 FEB 2014

Gentile Utente,
cerchi di non stare troppo addosso al ragazzo, perché se lui stesso percepisce questo "controllo", non farà altro che ritrarsi ancora di più. La fine di una relazione sentimentale è assimilabile ad un lutto e in quanto tale implica del tempo per poter essere elaborata. Nella vita non esiste solo lo studio, cercate di parlare di qualcos'altro; un terreno comune privo di conflitti.

Cordiali saluti,
Dott. Giuseppe Del Signore - Psicologo, Psicoterapeuta Viterbo

Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo a Viterbo

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11 FEB 2014

Salve Antonella,
suo figlio è giovane e sta attraversando anni in cui le relazioni sono molto importanti ed incidono fortemente nella sua vita. Forse sta vivendo male la fine di questa storia, o forse è soltanto un periodo “no”. Spesso il percorso di studi subisce rallentamenti o procede per alti e bassi a causa di problemi e vicissitudini personali, ma non vuol dire che andrà tutto perso. Se il modo in cui si interessa della vita di suo figlio sembra dargli fastidio, potrebbe provare ad approcciarlo in maniera diversa, chiedendogli maggiormente del resto della sua vita, di come si sente, come sta, proponendogli cose alternative che lo distraggano dai suoi pensieri, qualora ne abbia, e non fargli sentire l’esigenza di dover studiare, oppure lasciare semplicemente che trovi da solo la sua via e il suo benessere, lasciandolo libero di decidere cosa fare. Capisco che da genitore le appaia importante lo studio e il futuro di suo figlio, però come le sta dicendo anche lui, non esiste solo quello. Provi a connettersi con lui su un altro piano, su altre cose che lo interessano, e vedrà che il vostro rapporto e il resto delle cose miglioreranno.
Un caro saluto,
Dott.ssa Chiara Francesconi

Anonimo-127163 Psicologo a Fano

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11 FEB 2014

Buongiorno gentile Antonella,
suo figlio sta affrontando il dolore della perdita della sua fidanzata e indipendentemente da chi-ha lasciato-chi, c'è un lutto da elaborare. Diventa comprensibile un calo dell'attenzione sulle attività, difficoltà a concentrarsi per la preparazione di esami che in questo momento aggiungerebbero stress a stress.
Provi a parlare con suo figlio al di là dei doveri, gli chieda come si sente, cosa prova, cosa sta succedendo in lui, ma senza giudicarlo e senza riportarlo al discorso studio. Comprenda che è un giovane uomo alla ricerca del se stesso emozionale e abbia pazienza.
Cordialmente

Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Psicologo a Roma

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