Mio figlio 16 anni apparentemente non ha passioni e non si applica nello studio

Inviata da Maurizio · 7 mag 2015 Psicologia sociale e legale

Salve, vi chiedo cortesemente un parere sulla seguente questione:
Mio figlio 16 anni ( 2° Liceo scientifico) con un fratello di 23 che non ha mai dato preoccupazioni particolari non si applica nello studio e malgrado le nostre stimolazioni (piccoli corsi di recupero corsi di organizzazione e metodo nello studio) apparentemente malgrado i pessimi voti sembra non fare nulla per migliorarsi e sopratutto sembra completamente disorientato su cosa fare nel futuro. Vi ringrazio e vi saluto.

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Miglior risposta 8 MAG 2015

Salve Maurizio, in effetti per moltissimi adolescenti può essere davvero difficile capire quale direzione dare al proprio futuro. Senza una direzione quindi risulta davvero molto difficile impegnarsi e migliorarsi a scuola. Inoltre ci possono essere infinite spiegazioni rispetto al fatto che il suo primo figlio non ha dato preoccupazioni particolari e il secondo figlio invece si. Nonostante i genitori siano gli stessi, ci sono davvero moltissime variabili che possono spiegare la diversità tra fratelli. (Questo vale anche per i gemelli!) Per quanto possa sembrare paradossale, le consiglio di passare del tempo con suo figlio, di fare delle cose insieme e parlare un po' con lui, non solo rispetto alla scuola e al suo futuro, ma di qualunque cosa possa rafforzare il vostro legame o far emergere degli aspetti di suo figlio che fino a questo momento potrebbero essere sfuggiti all'attenzione. Se le difficoltà dovessero continuare, uno psicoterapeuta potrebbe aiutarvi a mettere a fuoco l'origine del problema, sostenere suo figlio in questo difficile momento e aiutarlo a ritrovare la sua bussola emotiva e sociale. Resto a disposizione per ulteriori domande. Un sincero in bocca al lupo. Dott. Massimo Perrini - Psicologo Psicoterapeuta Psicoanalista Relazionale a Roma

Dott. Perrini Massimo Psicologo a Roma

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28 DIC 2015

Gentile Maurizio
come sta adesso suo figlio?
E' un poco migliorato?
Certo è molto importante che lui possa aver appreso un valido metodo di studio e anche il giusto atteggiamento di fiducia in se stesso che possa fornirgli una valida motivazione a partecipare sia alla scuola con maggior interesse sia alla vita presente e futura.
Aggiungo che spesso, dietro un atteggiamento disorientato e disimpegnato, si nascondono buone potenzialità, certo la "scintilla" deve essere accesa, può farlo un insegnante illuminato o un genitore molto presente e interessato con amore al figlio.
Il secondo modo può trasmettere forte motivazione.
Un caro saluto e auguri.
Dott. Silvana Ceccucci psicologa psicoterapeuta

Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicologo a Ravenna

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9 MAG 2015

Salve Maurizio, per moltissimi adolescenti può essere davvero arduo capire quale direzione dare al proprio futuro. E di certo il momento storico che sta attraversando la nostra società non ci è d'aiuto.. Possono essere molte le motivazioni per cui suo figlio non si applica e non si entusiasma per niente, e queste andrebbero affrontate più approfonditamente. Può provare a parlargli cercando di capire se potrebbe avere bisogno dell'aiuto di qualcuno esterno alla famiglia, meglio uno specialista, per affrontare il suo disagio interiore..
buona giornata Dott.ssa Irene Olivi

Irene Olivi Psicologo a Seravezza

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8 MAG 2015

Caro Maurizio, il rendimento scolastico o lavorativo in genere richiede una buona dose di motivazione. Probabilmente il ragazzo non riconosce nello studio, un motivo per impegnarsi. Occorrerebbe un dialogo aperto finalizzato a comprendere gli obiettivi del ragazzo ed eventualmente fissarne qualcuno. Un caro saluto, Giuseppe

Dr. Giuseppe Di Maria Psicologo a Roma

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8 MAG 2015

Buona sera Maurizio, ci sono molte possibilità che suo figlio si senta inadeguato nel confronto con suo fratello maggiore, tanto bravo e sicuro di sé. Il mio consiglio a voi genitori è di andargli incontro e cercare di aiutarlo condividendo con lui dubbi e difficoltà. Nonostante siano ambedue vostri figli, sicuramente le loro storie sono state diverse, non fosse altro per la loro nascita. E' un classico che fra due figli dello stesso sesso, il secondo cerchi una propria identità nella differenza e quindi si trovi a comportarsi in maniera opposta all'altro. Ai genitori l'arduo compito di aiutare ognuno di loro a differenziarsi, perché ognuno è persona unica e originale. Cordiali saluti e auguri,
Dott.ssa Anna Agresti
Psicologa psicoterapeuta
Prato

Dr.ssa Anna Agresti Psicologo a Prato

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8 MAG 2015

Gentile Maurizio,
Avete provato a inserirlo in un gruppo sportivo? Aiutarlo a conoscere alternative a lui sconosciute che possano appassionarlo (musica, teatro, pittura ecc..?) Oppure ha una passione che a lei può sembrare di poca utilità per il suo futuro ? All'età di suo figlio qualsiasi alternativa allo studio classico scolastico che sia positiva per la sua adultizzazione va da considerarsi come importante. Occorre però che venga sostenuto nella nuova attività e aiutato a vivere un percorso che lo conduca a risultati a lui ben visibili anche nel medio termine (obiettivi troppo lontani possono sconfortarlo).

Rimango a sua disposizione per eventuali chiarimenti

Dott.re Lorenzetto Claudio Psicologo a Ferrara

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8 MAG 2015

sig. maurizio buonasera,
avrei bisogno dimaggiori informazioni per comprendereil comportamento di suo figlio.
L'adolescenza è un periodo difficile oggi più che mai, potrebbe non aver scelto la scuola giusta, non andare d'accordo con insegnanti o compagni, non piacergli lo studio, oppure problemi con una ragazza che lo deconcentrano, o è in comperizione con il fratello, cerca didifferenziarsi da lui edi trovare un posto nella vostra famiglia, di attirarela vostra attenzione.
come vede queste e tanti altre potrebberp essere le spoegazioni ma ..le strategie da mettere in atto cambiano a secnda della spoegazine.
cordiali saluti

Lauretano Antonella Psicologo a Siena

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8 MAG 2015

Buongiorno Maurizio,
La scelta del liceo e' stata di suo figlio, imposta o condivisa? Provate a capire se ha particolari interessi fuori dalla scuola che potrebbero essere ugualmente convogliati in altri indirizzi scolastici , diversi dallo scientifico. Il ragazzo viene paragonato al fratello maggiore " che non ha mai dato problemi?" . Potrebbe essere che suo figlio veda il liceo come l'inizio di un lungo percorso di studi ( università) che lo spaventa. Se vi può servire potete rivolgervi ad uno psicologo che fa orientamento scolastico, forse con una figura esterna al nucleo familiare suo figlio riuscirà ad avere le idee più chiare.
Spero di esserle stata utile.
Cordialmente.
Dr.ssa Verena Elisa Gomiero

Dott.ssa Gomiero Verena Elisa Psicologo a Padova

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7 MAG 2015

Gentile Maurizio,
le scelta del liceo scientifico è stata in qualche modo condizionata dagli adulti? Quasi la totalità delle persone ha una qualche abilità in cui è superiore alla media, ma non è detto che siano abilità verbali o matematiche, possono essere manuali, fisiche, artistiche ecc.; tutto sta perciò a identificarla. Se la scelta del liceo non è stata del tutto convinta forse suo figlio farebbe bene a cercare una scuola più consona alla sua peculiare abilità. Continuare infatti per una strada che non lo interessa potrebbe portargli sempre maggiori e più gravi problemi. Cordiali saluti

Valentina Sciubba Psicologo a Roma

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