Buonasera a tutti,
sono una ragazza di 25 anni ed esattamente 6 mesi fa ho chiuso una relazione di 2 anni a causa di un tradimento che ho dovuto subire dal mio ex fidanzato. Inizialmente sono entrata nel panico più totale e ho avuto la netta sensazione che mi fosse crollato il mondo sotto i piedi, questo anche perché mi ero fatta terra bruciata di amicizie.
In un secondo momento invece, dopo il secondo mese dalla fine della relazione, ho ripreso ad uscire facendo tantissime nuove conoscenze. Tra le varie conoscenza femminili e maschili, conosco un ragazzo, un PR che lavora nelle discoteche. Onestamente a primo impatto nonostante lui fosse fin da subito interessato a me, non mi aveva colpito molto esteticamente e in più non ne volevo saperne più di tanto di uomini e di relazioni. Andiamo avanti a sentirci via messaggio e a vederci in serata, ma io continuo a mantenere le distanze per evitare di legarmi.
Iniziamo a vederci al di fuori della discoteca, finché un giorno ci baciamo. Questa frequentazione prosegue per 4 mesi, dove ho modo di conoscerlo meglio e dove comunque lo vedo con un massimo di 1 volta a settimane, sempre per evitare di coinvolgermi.
Invece cosa succede? Nonostante lo vedo poco e nulla, inizio a legarmi e mi accorgo anche di alcune cose che non possono andare.
Ad esempio una sera, in discoteca, lo vedo ballare in mezzo a 4 ragazze volgarissime, oppure un'altra sera dove io non sono presente vedo che pubblica un video su un social di ragazze che muovono il lato B al suo tavolo.
Dopo averci meditato, prendo la situazione in mano lo chiamo e gli dico che forse è meglio rimanere amici. Gli spiego che mi sono affezionata, ma che mi rendo anche conto che il suo lavoro, ovvero quello di lavorare nelle discoteche, dopo quello che ho passato (tradimento) non mi permetterebbe di vivermi la relazione serenamente.
Io lavoro in Banca in settimana e ho 25 anni, lui invece ne ha 27 e lavora solo il fine settimana nei locali, conduciamo due vite completamente diverse e viaggiamo su due lunghezze d'onda diverse.
Dopo avergli detto tutto quello che pensavo, lui mi ha detto che in parte mi capiva, che ci è rimasto male e da li non ci siamo più sentiti.
Non vi nego che continuo a pensarci e ci sto malino, ma non riesco a capirmi dentro.
Cavoli, vengo fuori da una relazione di 2 anni che mi ha fatta veramente soffrire e mi vado ad affezionare ad un ragazzo che lavora nelle discoteche? Ci ho anche ragionato su e sono giunta alla conclusione che il problema non è il fatto di lavorare in discoteca, ma proprio l'atteggiamento che deve assumere con le ragazze o con la gente in generale per avere più clienti.
Se razionalmente mi rendo conto che cerco qualcosa di più stabile, perché ci sto male ad avergli detto io basta?
Non mi riesco a capire dentro.
Di questa cosa ne ho parlato con le mie amiche, ma vorrei sentire anche qualche parere in più.
Attendo un vostro consiglio, al fine di far luce magari su qualcosa che mi sta sfuggendo totalmente.
grazie mille
saluti
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6 OTT 2022
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Cara Giulietta
Non essere così dura con te stessa. Non mi sembra che tu non ti capisca, anzi! Hai dimostrato una lucidità e una maturità situazionale eccezionali, hai capito che la cosa non era per te e hai agito di conseguenza. Ci sta però che tu abbia una fragilità ancora non guarita completamente e che basti poco per farti vacillare. Nel caso del PR mi sembra che il tuo malessere nasca da un mix di delusione per un'occasione fallita e di leggera colpa di averlo "ferito", il che è del tutto comprensibile. Quando però si esplorano nuovi rapporti o nuove esperienze dobbiamo considerare la possibilità che alcune persone siano per la maggior parte incompatibili e che l'affetto non basti. Prendersi del tempo magari può far capire ancora meglio di cosa abbiamo bisogno e, sopratutto, di cosa NON abbiamo bisogno. Se ritieni necessario puoi comunque parlare con un professionista per avere un pò di sostegno in questo momento, male non fa! Rimango a disposizione, anche online
GM
6 OTT 2022
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Buongiorno Giulietta, innanzitutto grazie per la tua preziosa condivisione. Comprendo la situazione che descrivi, e le fatiche e perplessità che riporti. Hai mai pensato di intraprendere un percorso di terapia? parlare con uno specialista potrebbe aiutarti ad esplorare ed elaborare quelle che sono le tue difficoltà relazionali che sembrano esserci.
Resto a disposizione!
AV
6 OTT 2022
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Buongiorno, Giulietta.
Ho letto il suo racconto con molto interesse, mi permetto di avanzare delle nuove prospettive di lettura.
Usa un’espressione molto importante quando parla della separazione dal suo ex fidanzato “crollato il mondo sotto ai piedi”, e in qualche modo dal suo racconto sembra essere così. Per quanto riguarda la sfera relazionale, se ha rinunciato alla rete amicale per questa relazione, una volta che questa è terminata chi le è rimasto? Sa, il punto sta proprio un po’ qui: riflettere sul perché ha preferito chiudersi un legame da quello che sembra simbiotico col suo ragazzo, piuttosto che mantenere altri canali relazionali fuori dalla relazione. Questo può dirci molto su di lei, e la invito a riflettere anche con uno specialista per imparare a essere emotivamente più indipendente, per non trovarsi ancora col mondo sotto ai piedi.
Per quanto riguarda questo ragazzo nuovo, mi sembra che lei rimanga su un piano razionale: lavora nelle discoteche. E quindi? La stabilità si può creare con chi è presente, c’è, ci supporta, stima, indipendentemente dal lavoro che fa. Certo, avete due ritmi di vita differenti e mi rendo conto che essendo lei scottata per un tradimento il fatto di essere certa che lui lavori in un ambiente così non aiuta. Ma, sa, si riconduce un po’ a quello che dicevo prima: se si impara a stare in piedi sulle proprie gambe, a non mantenere la propria stabilità personale sull’altro, a sentirci così pieni noi da non dover essere così concentrarti principalmente sull’altro, come fa lei, allora se questo ragazzo si mostra affidabile penso che lei possa concedersi stabilità anche se lui lavora nelle discoteche.
Resto a disposizione
Dott.Ssa Cecilia Autelli
6 OTT 2022
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Salve Giulietta, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè capisco quanto questa situazione possa impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale innanzitutto che lei faccia chiarezza circa ciò che sente e ciò che prova verso questa persona, ritagliandosi uno spazio d'ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi legati alla situazione descritta pertanto la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
