Metapensiero? Nesso tra senso di colpa e apatia?
È iniziato tutto da una domanda “lo amo o non lo amo?” Guardando una foto del ragazzo che amo e non provando le emozioni solite. Preciso che non stiamo insieme ne ci frequentiamo. Ci conosciamo di vista. Ma non ho mai avuto dubbi su di lui, certe cose si sentono a pelle. Il 15 ho guardato una sua foto e mi sono fatta questa domanda. Non provando le emozioni che ero solita provare al solo pensiero di vedere una foto sono entrata in panico, cercando compulsivamente rassicurazioni e non trovandole e gettandomi nel terrore e nella paura più totale. Questa persona è sempre stata importante per me. Mi ha motivato, mi ha maturata e mi ha fatto uscire da molti problemi che avevo. Ne sono orgogliosa e fiera. Non riuscendo a capire come fosse stato possibile passare dall’amore all’apatia in poche ore, ho contattato il mio terapeuta che mi ha parlato di “metapensiero”… vorrei avere un parere anche da voi se possibile. Lui mi ha chiesto se prima di quel giorno avessi avuto una situazione particolarmente stressante e ripercorrendo le tappe insieme mi sono resa conto che casualmente nei giorni precedenti ero stata molto stressata e molto in ansia per i miei genitori, sentendomi in colpa per questioni loro in cui io non centravo nulla (sono una persona estremamente parsimoniosa e mi sento male se mia madre mi compra una cosa non indispensabile oppure se fa la spesa spendendo troppo.nei tre giorni precedenti abbiamo fatto shopping). Il dottore mi ha spiegato che io ho sviluppato un senso di colpa, che effettivamente mi riconosco, patologico e che mi sono punita imponendomi di non provare gioia per un qualcosa che mi faceva stare bene, cioè lui. A voi sembra una spiegazione plausibile? Mi ha anche detto che uno dei modi per risolvere questa cosa è resettando tutto, cioè Per un certo periodo di tempo staccare la spina e tagliare ogni contatto con lui. Ci sto riuscendo. Non del tutto, ma buona parte. Dovete sapere che io sono una persona molto emotiva, quando mi interessa qualcuno amo guardare le sue foto sentendo la musica e provando certe emozioni che mi venivano spontanee, ed è anche il modo che ho utilizzato per cercare di trovare rassicurazioni, mi ponevo davanti agli occhi le sue foto sforzandomi quasi a provare emozioni, ma ovviamente non ci riuscivo. Il dottore mi ha detto che per la motivazione sopracitata, attualmente non riesco perché mi sono stressata troppo. Potete spiegarmi il nesso tra il senso di colpa verso una persona (inconscio, perché io non me ne ero resa conto assolutamente, è vero che spesso mi sento in colpa, ma in quell’occasione non ci stavo proprio pensando , o comunque non come sempre) e l’apatia nei confronti di un’altra? E soprattutto secondo voi il metodo funziona? Sarà che io son molto scettica.
Vorrei aggiungere una piccola cosa, dopo questo episodio mi sembra di non provare più alcuna sensazione positiva nei confronti di nulla, nei confronti dello studio, delle uscite, di tutto. Sono semplicemente spenta, apatica e senza emozioni. Ho l’ansia ogni volta che si parla di lui, perché ho paura di non provare nulla. Temo di essermi troppo fossilizzata sul fatto che “lo vedo devo provare qualcosa“ quando non è sempre così. Sono sempre stata così…
E ho anche paura che sia un sintomo che in realtà mi è passato tutto di colpo ma la vedo dura