Lui non mi vuole e io non so come farmi amare
Salve a tutti
Ringrazio in anticipo per il tempo dedicato a leggere questa lettera.
Credo di essere al capolinea della mia relazione, ma visto che ci tengo ancora vorrei avere un parere, per favore, per capire se la cosa e' ancora recuperabile. Ho 36 anni io e 42 lui e siamo insieme da 6 mesi.
Ho un buon lavoro e dei valori legati al mio stile di vita e scelte etiche, cosa che lui rispetta tantissimo e supporta. Ho anche una condizione familiare non semplice in quanto i miei cari sono molto assenti nella mia vita. Per lui la situazione e' molto simile quindi ci supportiamo molto l'un l'altro. Nessuno lo aveva fatto prima, il che perso sia il principale fattore che mi lega a lui e me lo faccia rispettare. E' un ragazzo generalmente calmo, razionale, indipendente e nel suo piccolo fa diversi sforzi per me e all'inizio mi sentivo speciale e vedevo un futuro insieme.
Nonostante questo, i suoi comportamenti mi stanno davvero mettendo a durissima prova.
Lui soffre di ansia e attacchi di panico, come da lui stesso rivelato, e quello che sembrava essere una cosa controllabile sta diventando un macigno. Ma a parte questo, il suo carattere tirchio, sia di sentimenti che di azioni, mi sta facendo stare male.
Ogni incontro e' in forse, quando ci vediamo si presenta con ore e ore di ritardo, cosa che mi ferisce molto. A volte mi scrive all'ultimo cancellando o non mi scrive proprio e mi chiama come se nulla fosse il giorno dopo. Lavoro, chiamare i parenti, una ruota a terra, appuntamento all'ultimo dal barbiere, qualsiasi cosa sembra farlo rimandare, posticipare o cancellare con me. Io invece in mille occasioni ho fatto salti mortali per trovare tempo ed energie per stare con lui.
Le uscite in locali o cene fuori sono eventi rarissimi, in quanto, nonostante lui abbia un buon lavoro ben pagato e stabilità logistiche, e' molto attaccato ai soldi e l'idea di spendere lo terrorizza. E' decisamente tirchio. Mi ha rivelato che la sua più grande paura e' finire in bancarotta. Non faccio i conti con la calcolatrice ma credo che la maggior parte delle spese di coppia gravino su di me nonostante lui guadagni molto di più e io abbia uno stipendio base.
Io per lui ci sono stata quando e' stato male fisicamente, quando suo padre e' morto, ho fatto del mio meglio per dargli affetto ma anche supporto logistico. Io quando ho bisogno ricevo se va bene un quarto di quello che do a lui, in quanto lui non si propone quasi mai di aiutarmi e quando chiedo vengo ignorata.
Quasi mai un regalo, un pensiero, una sorpresa, un'idea diversa per un week end fuori. Ogni nuova proposta di attivita' viene ricevuta all'inizio con entusiasmo, ma poi si "dimentica" oppure va a scemare.
L'intimità sessuale e' minima, non mi sento desiderata e voluta, dorme sempre e quando succede qualcosa ricevo poco anche se do molto per cercare di fargli capire che ci tengo. Io sono fisicamente attratta da lui e quando glielo chiedo dice che per lui lo stesso, ma a 'pancia' non credo che sia cosi'. Fisicamente lui non ha nessun problema ma visto che nonostante questo si fa poco o nulla sono arrivata al punto da chiedermi se sia omosessuale e io sia una copertura. Questo e' un duro colpo alla mia autostima sessuale in quanto sono molto aperta mentalemtene e attiva, al contrario di lui.
Mentre all'inizio con lui mi sentivo felice e la ragazza più bella del mondo, ora con lui mi sento di non valere nulla, anche se so che non sia cosi mi vedo grassa brutta e sono diventata timorosa nel farmi vedere senza trucco o di ingrassare, mi sento sola e non protetta.
Dall'inizio della relazione lui mi ripete spesso che non sa cosa ci trovo in lui perché non si sente alla mia altezza, ma ai miei occhi non fa assolutamente nulla per conquistarmi o per dimostrarmi che ci tiene.
Ad aggiungere un ulteriore peso da pochissimo suo padre e' morto e lui soffre tantissimo questa cosa. Io però non posso continuare a giustificare e supportare ricevendo sempre le briciole in cambio.
Sono appena tornata da un viaggio di più di 10 giorni con le mie amiche e in questo periodo non mi ha mai scritto né chiamata. Io per orgoglio non l'ho cercato. Non so davvero più come comportarmi. La soluzione più facile sarebbe mandarlo a quel paese e lasciarlo, ma non ne ho il coraggio e sopratutto, per qualche motivo che in questo preciso momento non mi so spiegare, ho ancora dei sentimenti veri e genuini verso di lui...e il fatto che sia giù per suo padre mi fa desistere dal fargli discorsi o prendere scelte che aggiungerebbe ulteriore peso. Non voglio ferirlo e non voglio ferire me stessa in quanto in fondo vorrei che in lui si svegliasse qualcosa e questa relazione funzionasse.
Sono conscia che dentro di me viva un senso di colpa molto grosso, che mi impedisce di essere consapevole del mio valore e farmi amare/rispettare nelle relazioni. Non avendo mai ricevuto nulla fin da piccola ora mi sento sola e in colpa per tutto quando sono in una frequentazione, ma a volte anche con amici e a lavoro. Ricevere da qualcuno, a livello di affetto ma anche a livello logistico, sono per me macigni - non so come farmi amare dagli altri.
Grazie per aver letto fin qui. Spero di poter ricevere un consiglio al più presto e potenzialmente avere degli incontri online con qualcuno specializzato.