Buonasera,
scrivo queste righe per cercare di avere maggiore chiarezza su quanto è accaduto con la mia terapeuta, che è sparita oramai quasi un anno fa. Io ancora oggi, a distanza di tempo, non ho ben capito perché non mi abbia più contattata per fissare una seduta dopo il nostro ultimo incontro, per continuare la terapia.
Ricapitolo i fatti: il 17 maggio 2022 avevamo programmato una seduta di EMDR, principalmente volta ad affrontare l'elaborazione del lutto di mia madre; ci eravamo già viste per 10 incontri (non in EMDR), durante i quali avevamo fatto piccoli progressi su molti fronti.
Al termine di questa particolare seduta, il cui valore terapeutico ammetto di non aver particolarmente capito e/o apprezzato, mi aspettavo comunque un suo messaggio, una mail, con la proposta di una data, al fine di programmare una successiva seduta, come era solita fare. Nulla di diverso da quello che era successo ogni settimana fino a quel momento, e invece niente, sparita nel nulla.
Io non l'ho cercata, è vero, ma come ho detto prima, lei era solita scrivermi per fissare gli incontri di volta in volta e aggiungo che probabilmente avevo bisogno del suo traino per poter andare avanti nella terapia. Senza probabilmente. Io non stavo affatto bene e lei lo sapeva.
Ora io mi chiedo che tipo di pensieri le abbiano attraversato la testa, quale valore abbia dato lei al nostro rapporto, bruscamente interrotto e chiuso nel silenzio, alla cui base sicuramente c'era un servizio (medico/clinico) sotto compenso, ma che spero e voglio ancora sperare, fosse anche fondato sul "vincolo morale" terapista/ paziente, il quale non mi risulta possa essere rotto in questa maniera. Non c'è un codice deontologico che dice che il terapista, in caso, deve comunicare al paziente la volontà di interrompere le sedute?
Tra l'altro ho messo via tutta questa faccenda per molti mesi e poi, di colpo, qualche tempo fa ho deciso di scrivere alla dottoressa, la quale mi risponde: "Salve, ho letto la sua mail, ne potremo parlare in seduta, se vorrà."
Chiedo qui, mi sembra il posto giusto, se sono io a vedere un modus operandi terribile o questo atteggiamento non è assolutamente ammissibile. Con l'aggravante di questa riposta tremenda via mail. Grazie
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28 APR 2023
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Non ho capito perché lei non l'ha cercata per prendere il successivo appuntamento.
4 MAG 2023
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Buongiorno, quindi i successivi appuntamenti tra lei e la sua terapeuta avvenivano successivamente per messaggio tramite il contatto della sua terapeuta? Lei non si sentiva di contattarla? e ora a distanza di tempo per avere risposte invece se la sentirebbe? Come ha vissuto queste sedute? Soprattutto le ultime? (Tutte queste domande sono per lei, per cercare, si spera, di dissipare un po la sua confusione). A parer mio ha fatto bene a ricontattarla, con i suoi tempi quando se l'è sentita, sembra sia in cerca di risposte e le consiglierei di trovarle alla fonte. Comprendo il suo vissuto, non deve essere facile e concordo non sembra bello e/o consono, ma non demorda per ottenere l'aiuto che le serve anche se con un'altra terapeuta. Comprendo sia difficile fidarsi ora dato il brutto vissuto ma troverà il terapeuta adatto a lei e le sue risposte.
25 APR 2023
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Gentile Miss, si sente forte la sua emozione, molto intensa, di frustrazione e rabbia. Emozioni che, insieme ai contenuti della mail spedita alla sua terapeuta, potrà portare direttamente in seduta. Lo spazio della terapia è il più indicato per avere delle risposte e decidere di conseguenza. Un caro saluto e a disposizione. Maria dr. Zaupa
25 APR 2023
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Carissima,
in effetti è una scorrettezza dimenticare i propri pazienti. E poi lei deve avere comunque investito energie per questa psicoterapia.
Non si scoraggi, non è questa una prassi abituale degli psicoterapeuti. Sarebbe bene che lei chiarisse comunque le cose, come sono effettivamente andate proprio con la sua terapeuta. Dopo di questo, deciderà cosa fare. Non lasci cadere la richiesta di aiuto.
Se lo desidera possiamo mantenere il nostro rapporto
Dott:ì. Gabriele Lenti Psicoterapeuta Genova
24 APR 2023
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Gentile utente, trovo molto singolare che siano i terapeuti a contattare i pazienti per fissare le sedute.
Di solito avviene il contrario. Detto questo, non vedo cosa ci sia di "tremendo" nella risposta della professionista,
anzi la trovo molto corretta e adeguata.
24 APR 2023
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Buon pomeriggio. Posso comprendere il senso di disorientamento legato ad eventuali aspettative relative alla sua terapeuta percepite come disattese. Certamente una comunicazione vis a vis con la terapeuta potrebbe aiutarla ad esplorare eventuali interpretazioni e pensieri ed emozioni connessi al senso di rottura della relazione terapeutica. In secondo luogo, dopo aver affrontato con la sua terapeuta in seduta ciò che è accaduto, valutare l' eventualità di sospendere la relazione terapeutica ed avviare un percorso con un altro professionista.
Ciò che è necessario è promuovere una comunicazione in presenza con la sua ex terapeuta: in questo modo sarà possibile esplorare, attraverso il canale verbale e non verbale, emozioni, pensieri e vissuti relativi alla relazione così da ristrutturare cognitivamente eventuali interpretazioni erronee.
Per qualsiasi cosa mi trova online.
Le auguro buon proseguimento di giornata.
24 APR 2023
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Cara Miss_sunnybunny,
la prima cosa che le consiglio è di accettare la proposta della collega e andare a discutere di quanto è accaduto in seduta, non c'è contesto migliore in cui farlo e, mi sento di dire che, almeno su questo aspetto, la collega si sta comportando esattamente come dovrebbe.
Noto che lei usa dei termini molto forti per descrivere quanto è successo, "modus operandi TERRIBILE", "atteggiamento NON AMMISSIBILE", "risposta TREMENDA", sembrano il segnale di un'emozione molto intensa che li alimenta, ragion per cui la invito a darle voce ed esprimere.
Poi, cosa importa se noi le confermiamo o meno che la condotta della collega sia stata corretta o no?
Lei si è sentita così, le sensazioni non sono mai giuste o sbagliate, semplicemente SONO.
Forse sono altre le domande che potrebbero aiutarla.
Perché la risposta alla sua mail le è sembrata tremenda? Cosa si aspettava?
Perchè, dopo tempo e dopo aver messo via la faccenda, ha pensato di contattarla?
Come l'ha fatta sentire il comportamento della collega? O come "non l'ha fatta sentire"...
Scavare a fondo potrebbe aiutarla a dare un senso a questo malessere e, magari, anche a risolverlo.
Resto a sua disposizione se dovesse averne bisogno o se volesse approfondire queste riflessioni.
Se le va, mi faccia sapere come e se le cose sono andate avanti.
24 APR 2023
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Cara Miss_sunnybunny,
io la invito ad accogliere l'invito della sua terapeuta ad andare a parlarle in seduta, non c'è situazione migliore in cui poterlo fare e, mi sento di dire che, almeno su quest'ultimo passaggio del vostro percorso la collega si stia muovendo bene.
Lei descrive quello che ha vissuto con termini molto forti, "modus operandi terribile", "atteggiamento non assolutamente ammissibile", "risponda tremenda", che mi sembrano il segnale di un'emozione dietro che li alimenta molto intensa, sarebbe utile per lei affrontare la sua terapeuta per dare maggior voce a questa emozione.
Si chieda poi: che risposta si aspettava alla sua mail?
Perché, a un certo punto, dopo averla messa via, ha deciso di scriverle?
Come si è sentita? O come "non si è sentita"....?
Cosa importa quello che potremmo dirle noi rispetto alla correttezza o meno del comportamento della collega? A lei tutta questa situazione l'ha fatta sentire in un certo modo e le sensazioni non sono mai giuste o sbagliate, SONO, e basta. Se si è sentita così un motivo ci sarà, è più utile cercare di capire quale sia, in modo da dare a questo malessere una via d'uscita e una sua, possibile, risoluzione.
Resto a disposizione se dovesse averne bisogno o se volesse approfondire queste riflessioni.
Se le va mi faccia sapere come e se le cose sono andate avanti.
24 APR 2023
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Cara,
è evidente che mentre lei attendeva il solito messaggio della terapeuta, fonte per lei di rassicurazione e certezza, lei aspettava a sua volta un suo segnale di interesse, senza tuttavia esplicitarlo in seduta.
Quest'ultima omissione aggrava il suo silenzio, il quale per lei probabilmente ha una valenza similare e più che giustificabile a quello di un lutto relazionale improvviso, aggiunto a quello effettivo di sua madre.
Sono a sua completa disposizione per sostenerla e ascoltarla, anche online.
24 APR 2023
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Ciao, capisco la tua frustrazione e confusione per la situazione che hai descritto con la tua ex-terapeuta. Ti consiglio di valutare la possibilità di cercare un'altra terapeuta per continuare il percorso terapeutico e approfondire la tua elaborazione del lutto e altre questioni che possono essere emerse durante la terapia. Una nuova terapeuta potrebbe anche aiutarti a fare chiarezza sulla situazione con la tua ex-terapeuta e su come gestirla, se necessario.
Per tutte le altre informazioni e domande mi trovi online.