La mia famiglia mi maltratta
Salve sono un ragazzo di 20 anni e vivo ancora con la mia famiglia. Io non so più come fare. I miei fratelli minori mi deridono sempre, mi danno del fallito, del ciccione e dello stupido. Io sono sempre una persona che si impegna e nella vita ha ottenuto molti risultati, a scuola e all’università sono il primo della classe. Sono gentile e non mi arrabbio quasi mai, ma con loro non riesco a trattenermi e rispondo con toni molto cattivi. Inoltre in certe occasioni mi hanno pure picchiato. Mia mamma se ne frega, non punisce la loro violenza e mi dice che non me la devo prendere perché quello che dicono é falso. Mio padre pure e mi rimprovera se rispondo. Io sono stanco di questa situazione. NON mi sono mai sentito amato dalla mia famiglia, ho sempre pensato di essere un peso e abbandonato a me stesso. Poi non sopporto anche la disparità di trattamento. Quando ero piccolo non importava se i miei fratelli mi escludevano e io rimanevo solo, tanto ero il più grande e dovevo capire che loro erano piccoli. Poi se io sfinito dalle cattiverie che mi fanno, gli insulto, mi sento dire che con il mio carattere non potrò mai fare il padre o avere amici veri. Non nascondo che già a 4 anni volevo morire perché sentivo che volevano più bene ai miei fratelli che a me. Poi verso i 7 ho iniziato a pensare di essere inutile e che alla fine le vite degli altri senza di me non sarebbero cambiate, anzi forse migliorate. Tutti questi pensieri mi hanno portato a tentare il suicidio in più occasioni durante l’adolescenza. Loro lo sanno che ho provato a suicidarmi ma l’unica cosa che mi hanno detto è di avere fede in Gesù. Non hanno cercato di comportarsi meglio. Ora non tento più di uccidermi e sto cercando di provare l’amore per me stesso e ad essere indipendente ma non ci riesco.