Ho tante domande e nessuna risposta

Inviata da Chiara · 21 mag 2023 Terapia di coppia

Salve.
Scrivo perché ho tante domande ma non trovo risposta e penso di stare per impazzire.
Sono una ragazza di 29 anni. 4 anni fa ho conosciuto un ragazzo di 7 anni più grande di me e ci siamo innamorati subito. Lui era sposato, io fidanzata. Il suo matrimonio andava male da tempo (lei in depressione da anni, praticamente non hanno mai consumato, lui l'ha sposata per aiutarla ma era tremendamente infelice). Entrambi temevamo la reazione del proprio partner e quindi abbiamo aspettato fino ad ora per lasciarli. Quando gli dicevo che avrebbe avuto un colpo alla separazione, lui mi diceva che non lo avrebbe avuto e che voleva si la separazione, ma anche una vita con me e non vedeva l'ora. Mi diceva che la separazione sarebbe stata solo una liberazione e la possibilità di una vita con me.
Abbiamo vissuto una relazione a 400km di distanza, quindi ci siamo visti poche volte, ma abbiamo da subito parlato di famiglia, figli, vivere insieme, ecc... Il nostro rapporto era perfetto: stavamo bene, eravamo felici, i rapporti sessuali erano super appaganti per entrambi e lui mi diceva che non era mai stato bene con nessuna così come lo era con me, e non solo sessualmente, ma proprio come persona. A settembre scorso, di comune accordo con la (ex) moglie, decide di divorziare. Io lo seguo lasciando il mio fidanzato. Eravamo pronti a iniziare una nuova vita insieme. Premetto che io ho molti problemi a casa: studio ancora perché sono molto malata, sono a casa dei miei nonni che sono entrambi malati e devo dedicargli molto tempo. Questo ragazzo sapeva di tutti questi problemi (e quindi la mia indisponibilità all'immediata convivenza, oltre al fatto che vorrei non cambiare città per stare vicino alla famiglia) e sapeva che nessuno in casa mia lo avrebbe accettato (sono tutti bigotti), tanto che alla fine continuavo a dirgli che forse era meglio si cercasse un'altra ragazza (sono molto empatica e il mio umore si condiziona facilmente e già lui iniziava a stare male, senza nessuno se ne accorgesse, quindi anche io vacillavo non sentendo la forza da parta sua), anche se io lo amavo. Pensavo mi sarebbe andato bene, mi sarebbe bastato lui fosse felice. Sapevamo entrambi sarebbe stata una relazione difficile, ma ci amavamo troppo per troncare e lui diceva che non poteva smettere di amarmi nonostante tutto. Ci siamo sempre dichiarati amore infinito. A settembre divorzia, a febbraio mi chiede una pausa. Dice che deve capire cosa vuole, che vuole stare da solo per un po'. Io all'inizio non capivo bene la situazione e pensavo si sarebbe risolta in poco tempo. A marzo lui ancora mi diceva che mi amava, ma che lo spevantava un futuro con me. Gli facevano piacere le mie attenzioni (frasi carine e affettuose dette anche in questa "pausa"), ma si sentiva quasi in colpa e a disagio (proprio per queste sue paure sul futuro). Pian piano viene fuori che lui è in piena depressione. A marzo inizia un percorso psicologico e, da poco, ha iniziato anche quello psichiatrico. Ad aprile dice che non sa se mi ama ancora: mi vuole un bene infinito ma dice di volermi lasciare perchè ora come ora probabilmente non mi ama perché quando mi parla va quasi in panico. Andava tutto bene e all'improvviso è crollato tutto. All'inizio mi sono comportata male con lui, rispondendogli male e dicendogli cose cattive perché non capivo, ma alla fine mi sono documentata, ho capito che sbagliavo e cosa sta passando e ora cerco di essere positiva e dargli forza. Gli ho detto che sicuramente è il momento e che secondo me mi ama ancora, solo ora non lo sente per la sua condizione. Il problema è che ora lui non vuole parlarmi. Io gli ho detto che lo amo e che lo aspetterò anche per anni, che lo supporto e che lotterò contro la mia famiglia per lui, ma fa davvero male non sapere se davvero tornerà con me, se non è solo una mia convinzione infondata. Mi manca tantissimo e mi fa malissimo tutto ciò.
Sto leggendo molti articoli e c'è chi dice che dalla depressione post divorzio si guarisce in almeno un anno e non meno, mentre altri dicono 3 settimane o altri 3 anni (so che dipende dalla persona, ma è solo orientativo il mio interesse). Lui si è separato in accordo con la ex, ma non pensava gli avrebbe fatto tanto male il divorzio (lui stesso non aveva capito molte cose mi ha detto). Io ho bisogno di qualche dritta e qualche dato, motivo per cui sono qui.
- Circa, giusto per capire cosa aspettarmi, considerando che ha capito subito che era in depressione (e che per lui il matrimonio era un peso) e si sta curando, quanto potrebbe impiegare per riprendersi? Davvero anche 3 anni (so che è assimilabile a un lutto la separazione)? Fate conto che gli hanno detto tutti (medico psicologa amici e parenti) di non parlarmi ma temo che questa distanza lo allontani da me. Dite che posso scrivergli ogni tanto?
- Quando starà meglio potrebbe reinnamorarsi di me? È un bel ragazzo e ci provano TUTTE e io non so davvero cosa gli piacesse tanto di me... quindi temo davvero possa non amarmi più e quindi possa andare con un'altra (per ora le allontana tutte perchè non è pronto e non ha voglia, dice, ma io devo dire che sono comunque gelosa/preoccupata possa cedere a qualcuna o cmq "dare la precedenza" a qualcuna essendo vicina a lui mentre io sono lontana)
- Cosa posso fare per stargli accanto? Anche le parole carine o i regali lo innervosiscono e lui mi allontana. Dice che se mi sente si deve imbottire di farmaci. So che devo lasciargli il suo spazio e lo sto facendo, ma una volta ogni tanto (tipo al mese) vorrei scrivergli
- In quanto tempo fanno effetto gli psicofarmaci per farlo stare meglio? Vorrei almeno riprendere un dialogo tranquillo per poter piano piano ricominciare la relazione (con calmissima, ma senza che lui si faccia delle paranoie assurde come al solito... almeno sentirlo e non stare a impazzire a distanza).
- Lui a emotività è a 0 (soprattutto con i farmaci, ma anche prima), è proprio apatico, però dice di volermi bene: gli manca la ex è vero, ma dice che mi vuole più bene che a lei. Questo dovrebbe essere un buon segno vero? Ho letto che i depressi non provano neanche "del bene" visto quanto le emozioni sono a 0... continuo a pensare che alla fine mi lascerà, ma questa cosa (oltre a tutto ciò che c'era prima che stesse male e persino all'inizio del suo malessere) mi fa sperare che, il fatto che mi voglia bene nonostante stia così male (usa trittico e xanax assieme), vuol dire che quando starà bene mi amerà di nuovo. Dite che mi illudo? Sono pronta ad aspettarlo per sempre, ma mi serve sapere se ho una minima Speranza... se non la ho neanche per sbaglio, forse non ha senso soffrire tanto... no? (Anche se la speranza mi fa andare avanti dolorosamente, pensare di chiudere è letteralmente troppo per la mia mente. Fa troppo male) Ho una possibilità che la storia possa riprendere?

Spero di aver chiesto tutto, nel caso mi riservo di scrivere più avanti sotto questo o in un nuovo post... sto cercando di mettere chiarezza nella mia testa...
Vi chiedo scusa se vi ammorbo con tutte queste domande, ma non lavorando non posso permettermi uno psicologo a cui farle e non posso far preoccupare la mia famiglia (che ha già tanti problemi e spese così), però allo stesso tempo necessito di qualche dritta, soprattutto per l'ultimo punto... lo amo così tanto che dire che sono disperata è dire poco...
Grazie per l'aiuto

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