Buongiorno, ho 23 anni e ho deciso di scrivere qui una piccola parte di ciò che sto vivendo. Attualmente lavoro e studio al serale, sto per diplomarmi e l'unico momento libero è il weekend. Purtroppo, è da un po di mesi che che faccio davvero fatica asocializzare e ad uscire con le mie amiche che puntualmente mi chiedono di uscire o di vederci durante il weekend. Ogni tanto ci esco, ma faccio spesso in modo che quel momento sia breve o comunque non mi rubi troppo tempo. A volte, (molto spesso), arrivo ad inventarmi scuse pur di non uscire e di stare per i fatti miei. Sono in cura con un antidepressivo, ma non sento di averne giovato molto. L'unica compagnia che accolgo è quella del mio ragazzo, ma a volte arrivo a vomitargli addosso tutta la mia frustrazione e insicurezza in modi davvero stupidi, arrivando a stare male anche in quei pochi momenti con lui (relazione a distanza).
Ho provato a spiegare alle mie amiche come mi sento, ma non sempre capita e non lo pretendo nemmeno.
Io non sono mai stata così, sono sempre stata socievole e lo sono ancora, ma dopo la morte di mio padre nel 2020, qualcosa dentro di me si è spento. Ed è come se tutte le mie paure più grandi fossero venute a galla in questi ultimi anni. Il problema è che mi sento in colpa e sento che sto sprecando dei momenti speciali e importanti della vita. Inoltre, ho tanta paura di sabotare la mia relazione a causa di tutti i brutti pensieri che mi vengono in seguito ad un brutto momento.
Tutta questa situazione che sto vivendo mi sta stretta, non capisco perchè mi sto comportando in questo modo, non so nemmeno io cosa voglio e cosa mi sta succedendo.
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5 APR 2023
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Cara Vanessa, grazie per esserti confidata con noi.
Mi dispiace davvero molto per il doloroso periodo che stai affrontando e posso solo immaginare quanto possa essere difficile per te sentirti sola con le tue paure.
Dal tuo racconto sembra che qualcosa ti stia spingendo ad isolarti sempre di più in te stessa, costringendoti ad entrare in contatto con emozioni e vissuti probabilmente non pienamente elaborati e ancora oggi molto dolorosi.
Sento dalle tue parole il senso di solitudine e di incomprensione che stai provando, ma mi arriva molto forte anche un desiderio di cambiamento.
Probabilmente, come ci riferisci, il fatto di non essere connessa con le tue emozioni - e quindi con i tuoi bisogni e desideri - ti sta facendo perdere la sensazione di poter avere controllo sulla tua vita e su ciò che ti accade. Posso immaginare come al momento tu possa faticare a vedere una via d'uscita, uno spiraglio di luce, ma cambiare è possibile.
Quella luce che ci racconti di aver perso, è ancora dentro di te: probabilmente è stata sommersa da qualcosa, e dobbiamo cercare di capire cosa le impedisce di farsi vedere, da cosa forse si sta nascondendo.
Da cosa la stai inconsapevolmente proteggendo?
Spero di esserti stata di aiuto e rimango a disposizione per qualsiasi cosa,
un abbraccio.
Dott.ssa Annalisa Magnaneschi
11 APR 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno,
potrebbe richiedere aiuto ad uno specialista iniziando un percorso di psicoterapia. Molto probabilmente il fatto di non aver elaborato del tutto quanto successo a suo padre rappresenta una delle principali ragioni per cui sta ancora male. Uno spazio più ampio di elaborazione potrebbe consentirle di riappropriarsi della sua vita, uscendo così da una dimensione di dolore cosi forte.
Cordiali Saluti
Studio associato Dott. Ferrara Dott.ssa Simeoli
5 APR 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Vanessa, la descrizione che fai mostra uno sforzo da parte tua per uscire dalla situazione che vivi utilizzando però soluzioni che ti incastrano ancora di più e ti fanno rimanere dove sei ingabbiata , mantenendo il problema. Mi spiego meglio, il fatto che tu vomiti tutto addosso al tuo ragazzo è l' elemento che ti dice che di lui ti fidi e che, nonostante tendi ad isolarti, hai bisogno di sfogo e di rendere qualcuno partecipe del tuo malessere, ma paradossalmente rischi di rovinare la relazione se ti poni sempre così . Se il tuo ragazzo , ti conosce bene, credo possa immaginare i perché reagisci così e magari porta pazienza e comprensione per aiutarti. Attenta perché ripetendo questa modalità non fai che amplificare la portata dei tuoi pensieri negativi, dovresti provare a parlarne meno , a parlare meno soprattutto con lui e parlare più con te, confrontandoti con quali sono i tuoi bisogni, e quali sono le cose piacevoli che non ti stai permettendo. La morte di tuo padre ha sicuramente avuto un impatto su come stai tutt' oggi, meriterebbe approfondimento, alle volte basta rendere le cose più chiare ai nostri occhi per scogliere dei nodi, anche quelli più dolorosi e per permettersi di proseguire con libertà la propria vita. Ti consiglio di intraprendere un percorso di psicoterapia se non lo stai già facendo, potrebbe davvero permetterti di verbalizzare le tue difficoltà con un esperto e così trovare le tue risorse per ripartire, non esserne spaventata, alle volte il tempo per smettere di soffrire è molto più breve
5 APR 2023
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Buongiorno Vanessa,
Le sue parole trasmettono tanto dolore e la ringrazio per aver scelto di condividerlo. La perdita di una persona importante purtroppo non è mai semplice da affrontare e l'elaborazione del lutto non avviene su due piedi: sembra che lei si ritrovi in questa fase difficile, fatta di ricordi e rimpianti che si alternano continuamente, conducendo ad un calo significativo della vitalità e socialità. Spesso dopo un evento traumatico la persona ha bisogno di avere i propri spazi e i propri momenti di isolamento perché qualsiasi svago potrebbe essere riconosciuto come inutile e come una mancanza di rispetto al proprio dolore: é facile che si scelga di allontanarsi dal proprio gruppo di amici e dai loro tentativi di strappare un sorriso, ed è altrettanto facile sfogare il proprio stress con le persone vicine, fidandosi della loro presenza e comprensione, proprio come sembra capitare a lei con il suo fidanzato. La terapia individuale potrebbe aiutarla a portare a compimento l'accettazione e l'elaborazione del lutto, attraverso l'approfondimento della sua storia personale, familiare e relazionale, permettendole di continuare a fare vivere suo padre attraverso il ricordo e il racconto e attivando le risorse necessarie a tenere sotto controllo quei momenti in cui il dolore non riesce a rimanere soffocato e decide di sfociare in reazioni nervose ed esagerate, in modo tale da permetterle anche di vivere serenamente i momenti passati con il suo fidanzato.
Mi auguro di esserle stata d'aiuto e rimango disponibile per ulteriori approfondimenti, anche online.
Un saluto,
Dott.ssa Paola Cutrupi
5 APR 2023
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buongiorno Vanessa,
grazie per aver condiviso il suo vissuto, dalle sue parole emerge tutta la sofferenza con la quale lo sta vivendo.
Penso sia prezioso per lei prendersene cura in uno spazio dove, con l'adeguato sostegno di un professionista, possa elaborare le sue emozioni legate alla perdita di suo padre, capire come stai influenzando il suo modo di funzionare nelle relazioni interpersonali, trovando delle strategie migliori per lei : un percorso di psicoterapia può aiutarla in questo. Gli antidepressivi che assume, in questo la aiutano e possono supportare e coadiuvare il percorso psicoterapico, permettendo di ottenere maggiori e migliori effetti terapeutici.
La sua volontà e motivazione a ritrovare la luce della quale parla è un importante passo che lei sta compiendo, ne faccia tesoro!
5 APR 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Vanessa,
leggendo le tue parole l'impressione è che tu abbia bisogno di elaborare la perdita di tuo padre. Finché non riuscirai a dare parole al dolore provato e al resto delle emozioni (tra le quali molto probabilmente la rabbia) che hai vissuto con questa perdita così traumatica, queste rimarranno dentro e continueranno ad esprimersi per "vie traverse", con comportamenti di ritiro, "emozioni e sensazioni di plastica", quali apatia, tristezza, percezione di non avere energie e pensieri come il viverti come vittima sola e incompresa.
A mio parere hai bisogno di imparare a prenderti cura di te, a percepire il valore della tua esistenza e a prendere contatto e consapevolezza delle tue risorse interne, che sicuramente sono tante, anche se non le vedi.
Ti auguro di trovare il modo per aprirti a chiedere aiuto, imparando ad avere fiducia negli altri. L'essere riuscita a scrivere queste parole è sicuramente stato un primo passo importante verso questa direzione.
5 APR 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Vanessa,
i suoi brutti pensieri hanno bisogno di un "contenitore" e questo contenitore può essere il supporto di un professionista, non solo per sfogare ed elaborare le sue emozioni, ma anche, e soprattutto, per capire cosa desidera e sia per mettere in atto delle strategie funzionali, che le permetteranno di smettere di sprecare i momenti speciali e importanti della sua vita.
Per fare questo ha tutto il mio supporto.
Spero di esserle stata utile e resto a sua completa disposizione per un'eventuale consulenza psicologica, anche online.
Un saluto.
Dott.ssa Deborah De Luca
5 APR 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Vanessa,
la ringrazio per avere condiviso quello che sta provando, capisco la sua difficoltà in questo momento e sicuramente la morte di Suo
padre nel 2020 ha generato compresibilmente un momento di crisi che forse non è stato elaborato, quando andiamo in crisi per qualche evento doloroso riproponiamo delle strategie per soppportare il dolore ed uscirne del passato e a volte non ci aiutano più come si è accorta Lei quando scrive che non sà cosa le stia succedendo e ha paura di sabotare le relazioni.
Io penso che sarebbe importante che si prendesse uno spazio per Lei, un percorso psicologico dove possa palare di questo dolore dando un senso a ciò che Le sta accadendo, il paziente molte volte non ne è consapevole ma sà che qualcosa è cambiato.
Per quanto riguarda l'aspetto dell'antidepressivo come consiglio Le darei di fare un po' il punto con il professionista che glielo ha prescritto perchè anche il farmaco è come la terapia sono sempre sartoriali.
Le auguro una buona giornata
5 APR 2023
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Ciao, capisco che stai attraversando un momento difficile e complesso nella tua vita, e mi fa piacere che tu abbia deciso di condividere la tua esperienza qui. Come psicologa, credo che il primo passo importante sia quello di riconoscere e accettare le tue emozioni e i tuoi sentimenti, anche quelli che possono sembrare negativi o scomodi. La perdita di un genitore è un evento traumatico che può avere un impatto significativo sulla salute mentale e sul benessere emotivo. È possibile che tu stia ancora elaborando il lutto e che questo stia influenzando il modo in cui ti rapporti con gli altri e con te stessa. Inoltre, il fatto che tu stia prendendo un antidepressivo indica che ci sia una sintomatologia depressiva presente, che potrebbe avere effetti anche sul tuo livello di energia e motivazione a socializzare e fare attività che ti piacciono. Ti suggerisco di valutare la possibilità di iniziare un percorso di terapia individuale per esplorare questi temi e per aiutarti a capire meglio le tue emozioni e i tuoi bisogni. In terapia, puoi lavorare sulla gestione delle emozioni negative, sulla comprensione delle tue paure e insicurezze e sulla scoperta di strategie per gestire questi sentimenti in modo più sano ed efficace. Inoltre, potresti esplorare come il tuo atteggiamento nei confronti del lutto e della morte di tuo padre potrebbe influenzare la tua relazione con gli altri e con te stessa.
Se hai altre domande mi trovi online.