Ho paura che lasciare il mio fidanzato sia la cosa sbagliata

Buongiorno a tutti e vi ringrazio in anticipo per il supporto.
Sono una ragazza di 24 anni e da 8 sono fidanzata con il mio attuale fidanzato che ne deve compiere 27. Ci siamo fidanzati da piccoli e nel corso di questi anni siamo cresciuti insieme, abbiamo avuto le nostre difficoltà, ma ne siamo sempre usciti. Premetto che io sono una ragazza molto emotiva, fragile, in termini poveri piango ogni tre per due e sto molto attenta alle piccole cose che, purtroppo o per fortuna, per me sono sempre state importanti. Lui è sempre stato, invece, un tipo piuttosto chiuso, apparentemente forte, orgoglioso e talvolta ha dimostrato i classici comportamenti di una persona anaffettiva. Io provengo da una famiglia piena di amore che, come tutte, ha avuto delle difficoltà, ma la forza e l'amore hanno portato i miei genitori ad essere sempre più uniti e questo è l'esempio che io ho sempre avuto e che mi ha formata come persona. Lui, d'altro canto, ha avuto una famiglia disfunzionale: la madre molto assente, il padre molto austero, ma nonostante ciò l'assenza della madre è stata colmata dalla presenza del padre e questo lo ha segnato notevolmente, tanto da essergli veramente attaccato a livelli morbosi. Come ripeto il mio fidanzato è sempre stato un pò freddo, probabilmente per il suo passato in famiglia, però due anni fa è venuto a mancare improvvisamente il padre e da quel momento ha avuto un cambiamento drastico: si è spento, ammutolito completamente, pochi stimoli (se non con i suoi amici o per la sua passione che è la caccia), è diventato arrogante, indifferente e completamente distante. Per tutto questo tempo ho cercato di risollevare il suo morale, difatti ci sono stati molti momenti di spensieratezza, ma circa un mese fa le cose tra noi sono cadute a picco. Non conviviamo e spesso quando usciamo siamo in compagnia, ci siamo ritrovati, per il nostro anniversario, a fare l'amore in macchina come due ragazzini perché nelle nostre case ovviamente ci sono i nostri genitori e da lì lo abbiamo fatto dopo due mesi approfittando del fatto che siamo andati 1 giorno e mezzo fuori. Qualche giorno dopo a casa mia lui avrebbe voluto ancora, ma ciò non poteva accadere perché i miei erano in camera e non mi sarei sentita a mio agio e lì mi sono cadute le braccia. Ho provato a spiegargli che in questo modo la nostra relazione vacillerà solamente, che sono stanca di questo rapporto senza intimità, che vorrei fosse più presente, ma soprattutto che desse più importanza alla nostra storia rendendosi talvolta conto che ci sono delle mancanze e anche importanti. Lui ha dato di matto e mi ha ''offesa'' dicendomi di essere incontentabile e se, per accontentarmi, avrebbe dovuto affittare una stanza facendomi pesare il fatto che sottolineo sempre la presenza dei nostri genitori in casa spingendolo ad andare a convivere sapendo che lui non ne vuole sapere niente. Ecco, da quella frase il mio modo di vedere le cose nei suoi confronti è completamente cambiato. Ho preso le distanze e ho iniziato a comportarmi esattamente come lui, ma ne è rimasto scottato in quanto molto infastidito dal mio mutismo, indifferenza e tante altre cose così. Siamo andati avanti per una settimana, poi ha iniziato a chiedermi ogni ora cosa avessi fatto e io purtroppo sono scoppiata e ho dovuto dirgli che mi manca e che lui non fa altro che fregarsene di questa cosa, ma come al solito ha proposto di prendere la decisione di lasciarci (dice sempre che se ne esce con questa frase per il nervosismo) piuttosto che risolvere il problema, in quanto per lui il problema non sussiste. Ovviamente è sparito, classico del suo comportamento da opportunista e io ho cercato di contattarlo. Le sue risposte sempre fredde, mi rispondeva tanto per, fino a quando ieri sera ho avuto un attacco di panico e gli ho levato la pelle per 10 minuti e mi ha riposto. Il problema è che io mi sono tranquillizzata, ma lui da me non è venuto per chiarire è andato comunque da un suo amico e nonostante ciò non mi ha neanche più cercata.
La vecchia me giustificherebbe ora questo comportamento, ma dopo questi torti sento di non farcela più e vorrei farlo uscire dalla mia vita. Sono convinta che lui non cambierà, purtroppo è bipolare: un giorno mi chiede consiglio su come potrebbe arredare casa e un giorno, invece, mi dice che lui non vuole andare a convivere. Mi sento sola, persa, infelice, stanca e ho paura di lasciarlo perché dopo tutto questo tempo penso di non essere capace a rimettermi in gioco, ho investito così tanto in questa relazione che perderlo mi sembra irrazionale. Ho paura di questa scelta, ho paura che poi me ne penta e che magari lui cambi veramente, ma non ne sono convinta. Cerco solamente un consiglio per affrontare questa situazione.

Grazie.