Ho 28 anni e lui 28
Buonasera, sono qui a scrivere dopo una grossa delusione d'amore. Ho 28 anni e il mio ex coetaneo mi ha lasciata inizialmente a marzo, dopo un periodo di crisi in cui lo vedevo apatico,dicendomi che credeva che la sua vita fosse fatta per stare da solo, che sono la compagna perfetta ma la vita di coppia non è quella che vuole. Eravamo stati insieme 6 anni e la cosa mi aveva devastata ma avevo provato a reagire, per quanto ci fossero momenti no, uscivo spesso con gli amici e in realtà avevo coltivato anche una relazione particolare con un mio amico. Spinta dal desiderio di chiudere il tutto gli ho scritto per riavere delle cose che ho lasciato nella casa in cui stavamo organizzando di andare a convivere e da quell'incontro, con non poche remore da parte mia, ci siamo poi riavvicinati arrivando a rimanere nuovamente tutti i giorni insieme e sentendo quelle emozioni fortissimi che hanno sempre caratterizzato la nostra relazione. Vado in viaggio in America da sola, viaggio organizzato quando mi aveva lasciata, e al mio ritorno lui è nuovamente quello di marzo. Proviamo a far andare le cose, lui dice di amarmi e di voler stare con me ma i suoi comportamenti dicono ben altro e arriviamo a un confronto in cui mi lascia nuovamente perché non può rendermi felice, è costantemente in bilico, un giorno sta da dio con me e l' altro vuole la sua solitudine e ha ansia del futuro in coppia. Dice che una delle cose che ha scaturito nuovamente quest'ansia è stato vedere una coppia di amici che hanno di recente avuto una bambina, e un'altra coppia che si è recentemente sposata. In ogni caso ci siamo nuovamente allontanati ma non riuscivo a non avere speranza che sarebbe stato temporaneo come l'ultima volta. Io e lui abbiamo un rapporto molto particolare, siamo stati amici per 10 anni e durante la successiva relazione tutto è stato intenso come non mai per entrambi, è andato sempre tutto bene, mai litigi, solo discussioni costruttive, per me l'uomo della mia vita senza alcun dubbio. Ho 'forzato' le cose ieri, scrivendogli con una scusa e poi siamo usciti per un drink e ne ho approfittato per capire come sta vivendo lui la situazione. Dice di star bene, di avere nuova vitalità, che i sentimenti non sono più quelli di prima, che attualmente ,anche se mai dire mai, non crede tornerebbe con me. Dice di aver avuto la prova che la sua vita in solitudine è ciò che gli fa più bene. Ho provato a baciarlo e mi ha rifiutato più e più volte, ho provato ad andare oltre e ho ricevuto rifuti. Lui diceva che la cosa era sbagliata per me e per lui perchè inevitabilmente sarebbero riemersi dei sentimenti. Insomma è stato chiaro, è finita.
Io tuttavia non riesco ad accettare questa cosa. Non so come andare avanti. Mi sono iscritta in palestra per movimentare la routine, provo ad uscire con quei pochi amici che ho, ma mi sento vecchia per avere anche solo la speranza di trovare nuovamente l'amore. Sento inoltre e soprattutto che non avrò mai quel tipo di intensità e attrazione ed interesse e , se da una parte non voglio accontentarmi, ho paura di farlo perchè ho una terribile ansia al pensiero di rimanere sola. Mi annoia tutto, tutto mi deprime. Non riesco a trovare stimoli o energie. Vorrei spegnere tutto. Non ho idea di come affrontare questa parte della mia vita. Dovrei chiudere tutti i ponti? Lui è stato corretto e comunque lo vorrei nella mia vita, è troppo importante. Forse adesso però non mi farebbe bene. Sono in confusione, vorrei capire come trovare dentro di me la forza di andare avanti. Stavo seguendo un terapeuta prima di tutta questa situazione, durante la crisi, tuttavia ho interrotto perché al consultorio adesso non c'è più nessuno psicologo e non saprei da chi andare e non avrei la disponibilità economica per affrontare un percorso terapeutico come si deve, anche se credo di averne bisogno.
Ringrazio anticipatamente
