Fine di una lunga relazione

Vi scrivo per un parere in un momento molto confuso della mia vita. Sono una donna di 30 anni. Vivo ancora con i miei. Di recente ho cambiato lavoro e non ho ancora la possibilità economica di andare via da casa, nonostante lo desideri tanto per la mia indipendenza ( i miei genitori sono bravissimi). Da poco ho lasciato il mio fidanzato, dopo 11 anni, un uomo dolce e premuroso che ha avuto diversi problemi lavorativi e familiari che lo hanno portato a 40 anni a essere disoccupato. L'ho lasciato perché non vedo futuro e progettualità e questa crisi si era già sviluppata sei mesi fa, quando lo lasciai per lo stesso motivo. Il troppo affetto, però, mi aveva riportato da lui ma, riprovandoci, a distanza di altri mesi la situazione non solo non era cambiata ma i litigi anche più frequenti, fino ad allontanarci su tutti i fronti. Ho deciso quindi, per la seconda volta, di troncare definitivamente. Per carattere lui non riesce a buttarsi in nuovo lavoro, a sporcarsi le mani. In tanti anni non abbiamo mai progettato un matrimonio o la nascita di un figlio perché lui diceva sempre che non c'erano le condizioni ed era inutile anche solo parlarne. Non mi ha mai regalato neanche un anello, nessuna promessa simbolica per il futuro. Sento di invecchiare e di non essere riuscita a costruire quello che volevo. So di avere ancora un po' di tempo per cercare di trovare una persona che possa condividere con me il sogno di una famiglia, ma forse, appunto, non più con lui. Sono divisa tra quello che avrei voluto con lui e quello che desidero per la mia vita e che forse lui non è in grado di darmi. Il mio ex inoltre ha un rapporto simbiotico con i genitori, tanto da non riuscire a pensare alla sua vita se non prima alla loro e anche questo ha generato sempre molti problemi, nonostante la mia comprensione. Mi manca molto e sono combattuta, perché ho desiderato sempre maggiore intraprendenza da parte sua. Tra l'altro lui non si è più fatto vivo dopo la mia decisione. Pensavo mi dimostrasse che ho torto a non credere nel futuro del nostro amore. Mi sento trafitta a metà: tra quello che voglio per la mia vita, consapevole che sarà difficilissimo tornare a fidarsi di qualcuno, aprirsi ad altre persone e accantonare tanti anni di relazione, e quello che avrei voluto con lui e tutte le mancanze che sento ora.