Salve, ho 24 anni e ho paura di non avere più speranze perchè finora la psicoterapia (cognitiva-comportamentale) che sto provando non mi ha dato i risultati sperati e anche cambiare psicologo non è servito...inizio a pensare che allora sono io il problema, che non ho la forza di cambiare e seguire o essere costante in ciò che mi viene consigliato di fare, e la cosa non fa che peggiorare il mio stato d'animo...e parlare di questo alla mia attuale psicologa non è stata d'aiuto...i miei problemi toccano diversi aspetti della mia vita come l'università (sia nello studio che nell'aspetto sociale) o l'ambiente familiare in cui vivo e sul fatto che non ho un briciolo di autostima..e infatti mi sento un totale incapace perché qualsiasi cosa faccio sbaglio ed è questa la causa della mia immobilità...Ora non so cosa fare, potrei cambiare nuovamente psicologo, ma ho paura di incappare nuovamente negli stessi problemi e sentirmi dire le solite cose...mi sento solo con le mie paure e i miei problemi che solo io posso risolvere, ma che purtroppo non ho la forza e il coraggio di affrontare e tutto ciò mi sta rovinando la vita...Qualsiasi cosa possiate dirmi lo apprezzerò, grazie.
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4 GIU 2013
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Gent.le Massimo,
leggendo le Sue righe, mi è venuta in mente un'immagine: Massimo che bussa alle porte di qualcuno che gli sappia dare una risposta, un' indicazione,una mappa per capire, per sapere,per decifrare dove andare, come andare, con chi andare. La storia di un viaggio e di un viaggiatore,che si arrovella per trovare un senso,una destinazione,un mezzo. Ma si siede sul ciglio della strada a pensare amareggiato..: ognuno dice la sua, ma non sembra l 'indicazione illuminante e risolutiva per partire.
Mi ha colpito quando scrive "paralizzato":rende prprio l idea della mente che cerca e del corpo , o anima, che rimangono fermi.
Penso Massimo che la Sua intenzione e necessita di "partire" per la sua meta siano fondamentali. Il fatto che ne sia consapevole è già un buon presupposto.
Il passo utile credo sia chiedersi che cosa La blocca nel procedere.
La paura di che cosa? Quale è il vantaggio ( apparentemente scomodo e fonte di sofferenza) dello star fermo?
Se la meta ( la vita, le esperienze, gli incontri, le sorprese,le difficoltà, i successi,ecc) è un desiderio, cammin facendo , il viaggio è già iniziato. In conclusione, cominci a scegliere cosa mettere nello zaino per sopravvivenza. Son certa che di risorse personali ne avrà molte ( faccia tesoro delle consapevolezze emerse nelle sue terapie). Inizi il cammino con queste e di passo in passo la meta, le strade, la direzione verranno più chiari.
buon viaggio!
cordialmente
10 APR 2015
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Massimo,
mi sento di fornirle un solo consiglio. Non pensi allo psicoterapeuta a cui rivolgersi sulla base della teoria di riferimento o delle tecniche che può utilizzare. Tutto parte sempre dalla relazione e da una comunicazione tra le parti che faccia pulizia di ombre e resistenze. Se desidera cambiare psicoterapeuta cerchi di valutare prima di tutto se preferirebbe un uomo o una donna. Poi guardi magari che abbia competenze che coinvolgono o la sua area di interesse ma non stia troppo a capire se preferire un gestaltico, un cognitivo comportamentale, uno psicodinamico o un bioenergetico...Sicuramente ci sono persone che hanno maggiore necessità di raccontarsi e altre che hanno maggiore necessità di ascoltarsi attraverso il corpo. Lo psicoterapeuta dovrebbe essere sufficientemente adattabile alle sue esigenze pur conservando una linea guida personale. Quindi è un problema che dovrebbe porsi lo psicoterapeuta, non il cliente, ancora prima di accettare.
11 GIU 2013
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Grazie per le risposte...avete ragione nel dire che cambiare di continuo non serve a molto, ma è anche vero che anche continuare così mi sembra inutile...anzi mi fa stare peggio...come psicoterapia alternativa ho visto l'analisi transazionale e mi sembra interessante, forse potrei provare quella... però l'altro giorno sono andato dalla psicologa con l'idea di dirle che non volevo più continuare e non sono riuscito nemmeno a farlo, mentre lei continuava con i suoi discorsi ottimisti...finisco sempre in balia degli altri...
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10 GIU 2013
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Mi pare di poter dire, per come parla di se stesso, che Lei a suo modo è una persona speciale e singolare, ed è forse a queste sue qualità, che magari fino ad ora non ha riconosciuto e non utilizza, che deve fare ricorso. San Agostino diceva: la Speranza mette al mondo due bellissimi figli: lo Sdegno per ciò che di sè ci si accorge non essere il vero bisogno e, il Coraggio a cui chiedere aiuto per cambiare, in ciò che è possibile, la propria esistenza. Dunque... Massimo Felice Speranza a Lei
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10 GIU 2013
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Caro Massimo,
cambiare di continuo i terapeuti non aiuterebbe per niente. Soltanto con la costanza da parte sua i problemi si possono risolvere. Lei deve avere piena fiduccia nello psicologo e di lasciare nei suoi mani di condurla. magari la terapia di sostegno le aiuterebbe di più di approffondire nel suo animo. Le consiglio di darsi un certo periodo di prova sforzandosi di rispetarlo e poi vedrà che sarà molto più facile andare avanti con la terapia. Esistono anchè incontri da distanza con dei terapeuti che da parte sua danno più libertà al paziente di esprimere i propri sentimenti. Buona fortuna
5 GIU 2013
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Caro massimo,
la terapia ha bisogno di tempo per produrre cambiamenti duraturi...24 anni sono già un bel pezzo di vita e non possono essere riassunti in poco tempo di terapia. Cambiare terapeuta è un pò come desiderare di cambiare genitore e fuggire di fronte agli eventi. Una delle terapie più efficaci è l'EMDR.
4 GIU 2013
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Salve, solo chi molla è perduto, tutti possono farcela se accettano di imparare come. Approfondica con ilsuo Psicoterapeuta questo aspetto: " l'università ....o l'ambiente familiare in cui vivo e sul fatto che non ho un briciolo di autostima..e infatti mi sento un totale incapace perché qualsiasi cosa faccio sbaglio" chi è che giudica? Lei o gli altri?
Cordiali saluti
Dr. Cristian Sardelli
Psicologo, Psicoterapeuta
4 GIU 2013
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buonasera,
I cambiamenti esigono tempo, e l'analisi è come una palestra di vita quindi continui con la terapia psicologica, cambi psicologo, ne consulti più di uno. Il legame tra cliente e psicologo è la chiave del cambiamento e non è immediato trovare un professionista che vada bene per ogni cliente!! Non si scoraggi, forza e costanza.
3 GIU 2013
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Gentile Massimo,
bisognerebbe comprendere qual è il freno che le impedisce di aderire ai protocolli terapeutici. Cambiare è faticoso e implica lasciare le certezze, anche se disfunzionali, per affrontare nuove esperienze interiori e esterne.
Forse l’approccio terapeutico seguito non è adatto alle sue problematiche. Sebbene il modello cognitivo -comportamentale sia un ottimo strumento per la maggior parte delle problemi psicologiche può darsi che per lei sia necessario un approccio che entri maggiormente nella sfera delle emozioni, come la gestalt o l’analisi transazionale. Può informarsi riguardo a questi modelli terapeutici in modo da compiere una scelta mirata alle sue esigenze.
Cordialmente
Dott.ssa Cristina Mencacci
3 GIU 2013
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Massimo,
il primo strumento del lavoro psicologico e psicoterapeutico è la relazione paziente-terapeuta: lei che rapporto ha o ha avuto con i professionisti che l'hanno seguita? Forse il suo è un fatto di fiducia, forse per qualche ragione antica fa fatica a fidarsi e affidarsi agli altri e forse potrebbe esserle di aiuto capire la ragione e l'origine di questa difficoltà, a cui può essere anche legata la questione dell'autostima come fiducia non negli altri ma in se stesso. E' solo uno spunto di riflessione, ma può darsi che riflettere su questi aspetti, da solo o con la sua attuale psicologa, le sia utile. Rimango in ogni caso a sua disposizione. Un cordiale saluto, dott.ssa Lucia Mantovani, Milano