Disinteresse verso l'altro sesso

Inviata da Antonio · 6 set 2017 Orientamento sessuale

Salve,
sono un ragazzo di 21 anni, vengo descritto come una persona timida e introversa.
Mi sono sempre piaciute le ragazze anche se ho pochissimi contatti con il "mondo femminile". A parte qualche amica o ex compagna di classe con cui ogni tanto parlo, non ho mai avuto altri rapporti di nessun tipo. Tra le poche ragazze che conosco non c'è mai stata nessuna che ha suscitato il mio interesse, fino ad ora ho avuto interesse per ragazze quasi sconosciute (per esempio ragazze che venivano nella mia scuola o che incontravo in giro), ma per timidezza non mi sono mai fatto avanti per conoscerle. Adesso sono quasi 3 anni che non ho interesse per nessuna ragazza, e non ho neanche voglia di conoscerne di nuove, è come se non avessi stimoli che mi spingono, a volte anzi provo un senso di repulsione.
In particolare in questi 3 anni ci sono stati dei cambiamenti radicali nella mia vita: ho finito la scuola superiore e un mio familiare (a me molto vicino) ha combattuto contro una malattia ed è morto pochi mesi fa (io ho vissuto tutto in prima persona). In più, in questi 3 anni per vari motivi sono uscito sempre di meno, passo molto tempo a casa (anche perché studio e lavoro da casa). Ho perso i pochi amici che avevo (chi si è trasferito, chi si è fidanzato ecc.). Non so se è stato in seguito a questi eventi ma noto di avere un calo degli interessi su vari fronti (non solo nei confronti dell'altro sesso).
C'è stato un periodo in cui sembrava che mi stessi sbloccando, stavo iniziando a conoscere delle ragazze e facevo io il primo passo, ma è stato un brevissimo periodo, poi ho iniziato a perdere l'interesse sempre di più.
Naturalmente la mia autostima è a terra, mi sento diverso dai miei coetanei, non capisco se è una cosa transitoria oppure no.
Secondo voi questi "sintomi" possono essere sentori di qualcosa di più grave?
Cosa dovrei fare?
Grazie.

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Miglior risposta 6 SET 2017

Gentile Antonio,
Mi sembra presenti problemi nella relazione in generale, ed anche nello specifico difficoltà con l'universo femminile.
Lei ha vissuto un lutto recente, ha percepito la malattia, il dolore, la sofferenza molto da vicino. Questi vissuti hanno necessità di essere elaborati anche in relazione alla maggiore chiusura verso le amicizie e le relazioni in genere.
Occorre approfondire in un opportuno setting psicologico come poter individuare strategie per aprirsi alla relazione.
I miei migliori auguri
Dott.ssa Donatella Costa

Studio Psicologia e Benessere Psicologo a Rezzato

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7 SET 2017

Gentile Antonio,

rispetto al titolo del suo messaggio, sembrerebbe che la situazione di isolamento volontario sia estesa anche alle amicizie, non solo all'altro sesso.

Alla base di questo comportamento potrebbe esserci la paura di non essere accettato, oppure si tratta di altri motivi.

Difficile dirle con certezza quale sia la causa senza parlarle, porre domande, capire la sua storia e le sue aspettative su una relazione interpersonale.

Il pericolo è che si venga a creare una sorta di circolo vizioso: la paura di non piacere ci fa allontanare dagli altri, non ci fa sperimentare, non ci spinge a cercarli. A quel punto, gli altri non ci cercano perché, a loro volta, hanno paura di essere rifiutati da una persona eccessivamente solitaria, che sembrerebbe non aver piacere a stare in compagnia.

Parlo di "sperimentare" perché nessuno nasce già in grado di interagire con successo con gli altri. Si impara, si fanno errori, si litiga, oppure si smette di frequentare determinate persone e se ne frequentano altre.

Si sperimenta anche la sofferenza per non essere compresi, amati, ecc... ma anche quello fa parte dell'esporsi, della sperimentazione.

Le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo per capire cosa la trattiene dallo sperimentare le relazioni sia amicali che sentimentali, in modo da evitare che, con il tempo, possa instaurarsi un meccanismo di "abitudine" e il bisogno degli altri sia "silenziato" automaticamente, così da non soffrire per le difficoltà relazionali.

Cordialmente,

Dott.ssa Anna Patrizia Guarino - Psicologa, Roma, Ardea.

Dott.ssa Anna Patrizia Guarino Psicologo a Ardea

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7 SET 2017

Gentile Antonio,
Credo che il punto fondamentale sia proprio la bassa autostima che ti caratterizza forse da troppo tempo. Senza fiducia in te stesso è difficile che tu riesca a lasciarti andare, a coinvolgerti con un'altra persona e soprattutto a fidarti di lei.
Ti consiglierei quindi di rivolgerti ad uno psicologo anche solo per una consultazione in modo da rafforzare la tua autostima e da uscire quanto basta dalla timidezza che comunque può avere degli aspetti positivi.
Trovare le risorse che hai dentro di te ti permetterà di adottare delle strategie per stare meglio.
Resto a disposizione,
Dott.ssa Daniela Vinci
Arluno (MI)

Dott.ssa Daniela Vinci Psicologo a Arluno

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7 SET 2017

Non abbia paura di rivelare a se stesso le motivazioni che La portano in questo stato. Alla sua età sicuramente vi saranno numerosi interessi e attività che svolge, forse differenti dalla "norma" ma non per questo meno nobili. Non si deve aver paura della differenza, meglio esserne consapevole e farne diventare punti di forza della propria personalità!
L'amore arriverà. Sicuramente!
cordiali saluti
Dott Alessandro Stirpe

The Profilers Srl Psicologo a Roma

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7 SET 2017

Gentile Antonio,
il momento di transizione a livello scolastico ha rappresentato la necessità di rapportarsi ad un ambiente fisico e relazionale nuovo e diverso.
La perdita di una persona cara dopo un lungo periodo di sofferenza, può portare a chiusura e disinvestimento affettivo.
Questi aspetti, congiuntamente alla timidezza quale tratto caratteriale possono essere responsabili della mancanza di interesse per le relazioni sociali ed in particolare per un rapporto affettivo, vissuto come impegnativo.
Un consiglio immediato potrebbe essere quello di riprendere i contatti almeno con un amico/a di cui si fida e che potrebbe comprendere le sue difficoltà.
Uno spazio psicologico che la porti ad una migliore comprensione del disagio ed all'attivazione di strategie di cambiamento, rimane comunque un passo decisivo da intraprendere.
I miei migliori auguri
Dott.ssa Vanda Braga

Dott.ssa Braga Vanda Psicologo a Rezzato

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6 SET 2017

Buongiorno Antonio,
innanzitutto bisogna capire cosa sia esattamente a crearle problema: se il suo disinteresse per le ragazze o la difficoltà a intrecciare relazioni. In più, sicuramente il lutto è un'enorme sofferenza ma la difficoltà con l'altro sesso mi pare di capire ci sia da prima.
Sono questioni da approfondire. Resto a sua disposizione.

Dott.ssa Rossana Curatolo Psicologo a Pogliano Milanese

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