Come superare la dipendenza affettiva verso i propri genitori?

Inviata da Chiara Centrella · 22 gen 2018 Dipendenza affettiva

Salve, ho 19 anni, e vi scrivo per un problema che si è sorto in casa negli ultimi 2/3 anni, e che spero di riuscire ad esporre. Ho due genitori a cui sono molto (forse troppo) legata, e con cui, in termini di "convivenza" e quant'altro mi trovo anche molto bene, essendo comunque due persone ironiche e anche simpatiche. Parto anche col dire che ho sofferto di ansia in passato, ed ancora ora ne soffro, anche se in maniera molto minore, ed anche mia madre ha problemi abbastanza seri d'ansia che da molto tempo e ancora adesso sta cercando di risolvere. Il mio problema è principalmente la grande paura che ho di deludere i miei genitori. Io frequento un'università che è a più di un'ora da casa, e ho cercato più volte di parlare coi miei del fatto di prendere un appartamento nella città in cui studio, anche perchè oltre essere stressante viaggiare, sento il bisogno forte di staccarmi da questa casa, da loro che sono hanno comunque un controllo emotivo su di me e da questo ambiente (vivo in un paesino). Ho cercato di parlargliene apertamente, ma essendo già un po' insicura di mio per paura di farlo soffrire, dato che ogni volta che parlo di allontanarmi da casa, soprattutto mia madre piange e ci sta molto male, in particolare le prime volte che facevo questi discorsi. In ogni caso riescono sempre a farmi sentire in colpa e farmi cambiare idea, buttandola sul fattore economico di mantenermi fuori, e sul fatto che se voglio andare via di casa vuol dire che c'è un problema con loro che va risolto. Non capiscono quindi che vorrei solo acquistare una calma e un'indipendenza, unita alla comodità di vivere vicino alla mia università. Non riesco neanche a capire se sono io che non sono convinta o loro. Ci sto davvero male, mi blocco e non riesco nemmeno a parlargliene, e non riesco a capire il motivo dato che sul resto sono una persona con i nervi abbastanza saldi, che riesce a stare tranquilla. Vorrei quindi qualche consiglio per vivere meglio questa situazione, e riuscire ad esporre le mie motivazioni e pensare senza farmi condizionare dai miei genitori. Vi ringrazio in anticipo.

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Miglior risposta 23 GEN 2018

Cara Chiara
Fare il passo di uscire di casa non é semplice come sembra. Ci sono certamente dei vantaggi ma anche molte responsabilità che devono essere assunte.
E se in famiglia non si hanno situazioni tali da doversene andare a tutti i costi subito, ci può stare un po’ di tentennamento o di difficoltà a portare avanti questo proposito.

Ti suggerirei di porti alcune domande:
Desideri veramente uscire di casa e divenire autonoma?
Qual’é la motivazione principale per cui lo desideri?

Se desideri compiere questo passo in quanto costituisce la realizzazione di un tuo progetto allora certamente puoi pianificare i passi per portarlo avanti. Certamente i tuoi genitori si preoccupano per te e che non ti manchi nulla ma ormai sei adulta e potresti autonomamente decidere di lasciare il nido senza ripensamenti. Questo non significa abbandonare la famiglia ma significa crescere.
I tuoi genitori saranno comunque presenti per sostenerti o darti aiuto e suggerimenti nel concretizzare questo progetto.
Sono certa che se sarai decisa tu, loro ti appoggeranno con i loro tempi.
Ma la decisione dovrai prenderla tu e portarla avanti coerentemente.

Un caro saluto
Dott.ssa Fabiana Nicolini

Dott.ssa Fabiana Nicolini Psicologo a Bologna

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25 GEN 2018

Gent.ma Chiara,

quello dell'indipendenza affettiva, ma anche del distacco fisico, è un bisogno importante per la propria crescita personale che va riconosciuto, ma spesso non si è pronti ad accoglierlo e vengono a crearsi tutta una serie di dinamiche, di resistenze da ambedue le parti (genitori-figlio), che tendono a minare tale possibilità, come potrebbero essere i sensi di colpa o la paura di deludere i propri genitori.
Pertanto potrebbe essere utile rivolgersi ad uno psicoterapeuta ad orientamento sistemico-familiare che possa seguirvi in un percorso di cambiamento.

Saluti,

Dr.ssa Giovanna Furnò, psicologa.

Dott.ssa Giovanna Furno' Psicologo a Poggibonsi

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23 GEN 2018

Cara Chiara, dalle tue parole arriva una certa ambivalenza: da un lato vuoi essere indipendente, dall'altro resti "attaccata" ai tuoi per la paura di deluderli o di dare loro un dispiacere. Credo che il primo passo sia fare chiarezza dentro te stessa su quello che vuoi (e magari un percorso di sostegno psicologico breve potrebbe aiutarti), in modo da essere sicura della strada che vuoi prendere. Poi, diventa vitale per varie ragioni parlarne ai tuoi, cosa che mi sembra di capire tu oggi non riesci a fare....cosa puó succedere se dici apertamente cosa provi in merito a questa situazione? Pensi che non ti capiranno e ti giudicheranno? Se poni la discussione su un piano "emotivo" non accusando loro ma partendo da come ti senti tu ě piú difficile che vadano sulla difensiva. Non ě facile, lo capisco, e in ogni caso un cambiamento di casa e cittá porta sempre con sě momenti piû o meno grandi di crisi. Tutto, peró, superabile se credi in te stessa e nelle scelte che hai fatto. Ti faccio un grosso in bocca al lupo per la tua vita, Dott ssa Daniela Cannisträ.

Daniela Cannistrà Psicologo a Seregno

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22 GEN 2018

Gentile Chiara,
sicuramente la paura di deludere i genitori e l'ansia a separarsi possono essere un freno al suo bisogno di indipendenza, il fatto però che esprima questa sua necessità, nonostante i dubbi, è molto positivo. All'interno di un percorso psicologico potrebbe comprendere che cosa e perchè le impedisce di compiere il passo di trasferirsi in un'altra città.

Dott.ssa Rossana Curatolo Psicologo a Pogliano Milanese

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