Come si spiega l' atteggiamento dell'insegnante nei miei confronti ?

Inviata da Alice · 12 ott 2017 Psicologia risorse umane e lavoro

Buongiorno , nel periodo della mia adolescenza ma che fino 1-2 anni fa mi sono legata molto a delle
Professoresse che avevo al liceo . In 3a liceo si parlava un po' di amore platonico verso un insegnante di ginnastica , che mi riempiva di attenzioni e l'ho sempre ammirata . Altra persona a cui mi sono veramente legata e' stato un professore di Filosofia dalla 3 alla 5 liceo ... un professore molto interessante e molto attento allo stato d'animo o al rendimento scolastico ecc delle allieve .,. Una persona eccezionale da tutti i punti di vista .

Poi in 4 liceo ho avuto un'insegnante di italiano ,... davvero eccezionale ! E una volta ,visto che da anni passavo a piedi per tutte le strade che portavano a scuola , mi aveva vista che camminavo nella strada che passa sotto casa sua (non distante da scuola ), quel giorno mi invitò a Salire
Da lei e io poiché dovevo prendere il pullman dovetti rifiutare ;-( inoltre non conoscevo ancora la professoressa e mia mamma mi ha sempre insegnato fin da piccola che per etica professionale un professore non potrebbe invitare così gli studenti , mi sarebbe comunque molto piaciuto accettare ma dissi no .
Da quel momento , ma anche a seguito di un'interrogazione con esito vergognoso ,nacque un rapporto di ""amore odio "" . Lei sembrava interessarsi al mio rendimento scolastico e così via , ma quando si trattava di parlarle di altre cose o quando si presentava l'occasione in cui lei invitava gente . Non ero mai tra le persone invitate . Messaggi sempre molto sintetici , Tono disinteressato ...
Io mi ero legata molto a questa insegnante , e avrei voluto tanto conoscerla meglio . So che non scoppiava di salute e avrei voluto renderla contenta ... infatti più volte le ho portato cioccolata da una gita scolastica per farle vedere che l'avevo pensata le
Chiedevo come si sentiva le ho cucito un astuccio gliel'ho visto usare e la cosa mi ha resa veramente felice . ), poi le ho anche recentemente mandato una cartolina sale mie vacanze . Quando i compagni di classe dicevano che avrei dovuto ribellarmi ecc io ho detto : No perché lei vuole solo spronarmi e spingermi a fare meglio ....

Comunque quando si tratta di avere una conversazione pare molto fredda . Non riesco a capire come mai . L'altro giorno eravamo al bar della
Scuola . Lei prendeva il caffè e io lo bevevo con un altra insegnante . Dopo aver parlato con lei (e' stata abbastanza breve la
Conversazione) E vedevo dal riflesso che stava guardando nella mia direzione ... come se volesse ascoltare ... la
Cosa mi ha fatto piacere .
Forse ha dei muri di protezione e ha capito che io la vedevo più in profondità e la accettavo per come era e poi avevo la tendenza a collegare le
Discipline o autori con altri autori e lei aveva la stessa abitudine , ma quando lo facevo io diceva: piantala di piazzare I filosofi o altri in ogni cosa .li metti come il prezzemolo . Poi alla fine dell'anno sono stata interrogata e ho fatto una bella
Interrogazione anche collegando le
Poesie ecc e sono stata veramente contenta e penso
Anche lei . Devo dire che mi ha dato molto e anche a fine anno mi e' venuta molto in contro per il giudizio finale e io gliel'ho sempre scritto !
Ma non capisco questi due lati della sua personalità .... perché con altre persone era tutta carina e con me e' così ?

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Miglior risposta 13 OTT 2017

Buongiorno Alice,
non ho compreso bene se Lei oggi sia diplomata oppure stia ancora penando e non abbia terminato il liceo .Sono assai stupita da questo racconto di costanti infatuazioni verso gli insegnanti , ai quali in genere si riserva l'attenzione e il rispetto necessari a superare interrogazioni e compiti, al fine di giungere alla meta prefissa nel miglior modo possibile. Sguardi , regali , eccessivi risentimenti rispetto a qualche legittima osservazione da parte dei docenti o del docente preferito , raccontano problemi da parte sua, con l'autorità , che probabilmente, ha appreso a tener sotto controllo attraverso sentimenti e comportamenti-seppure non verbali- assolutamente fuori luogo. Che la sua insegnante l'abbia invitata a bere un tè o un caffè, non dice proprio nulla su intenzioni eventualmente inappropriate , ma molto dice sulla sua reticenza ad accettare un invito, plausibilmente disinteressato e gentile. Sicuramente , la possibilità che lei abbia frainteso un gesto di semplice affabilità, può avere reso meno disponibile questa insegnante , quantomeno sul piano relazionale, pur non intaccando, come lei stessa afferma, il giudizio complessivo sulle sue prestazioni scolastiche. La invito perciò a spostare la sua attenzione dal mondo delle persone mature a quello dei suoi coetanei e a comprendere che gli insegnanti , per quanto stimabili , intelligenti ,appassionati alla loro professione e disponibili coi loro studenti, possono certo rappresentare esempi da seguire; essi sono infatti in gran parte, professionisti che meritano rispetto e in qualche caso anche riconoscenza e affetto, ma che rimangono sostanzialmente strumenti di crescita formativa per le giovani generazioni.
Se Lei sente l'esigenza di essere così al centro dell'attenzione , amata e benvoluta da persone molto più grandi e autorevoli, è probabile vi sia una qualche problematica affettiva non risolta , risalente alla sua infanzia , che andrebbe indagata con cura attraverso un percorso psicoanalitico.
Cordiali saluti .
Dott.ssa Giuseppina Cantarelli
Psicoanalista Junghiana
Parma

Dott.ssa Giuseppina Cantarelli Psicologo a Parma

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15 OTT 2017

Gentile Alice,
Comprendo lei possa avere dei bisogni emotivi non soddisfatti, spesso in età adolescenziale ci si lega in particolare ad alcuni insegnanti maggiormente disponibili per caratteristiche di personalità e accoglienza.
Tuttavia l'insegnante rappresenta in ogni caso un educatore, un punto di riferimento per ottenere il successo formativo.
Lei sembra avere ulteriori aspettative verso queste figure che credo non possano essere soddisfatte completamente.
Resto a disposizione
Dott.ssa Donatella Costa

Studio Psicologia e Benessere Psicologo a Rezzato

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15 OTT 2017

Cara Alice, dal tuo messaggio si capisce che sei una ragazza sensibile che tiene molto ai rapporti e cerca di riflettere su come renderli positivi e piacevoli. Questo atteggiamento che sembra caratterizzarti è una di quelle risorse preziose che è importante curare perché ti aiuti nelle varie circostanze della vita. Vorrei perciò darti qualche spunto di riflessione, che spero possa esserti utile. Per iniziare, ti dirò che le relazioni sono frutto di intrecci di comunicazioni e gesti, con i quali le persone costruiscono INSIEME qualcosa di unico, pur ricalcando schemi di comportamento già appresi. Questo significa che in un rapporto non c'è mai un unico responsabile, poiché tutto funziona in maniera cooperativa e complementare. Inoltre ricorda che il fallimento di una relazione è sempre il fallimento di una comunicazione! È importante quindi, trovare le parole giuste per esprimere il proprio sentire...e qui si apre un mondo! Il mio suggerimento è perciò di chiarire con la tua insegnante i dubbi che ti preoccupano, senza puntare il dito o colpevolizzarla, ma mettendo bene in chiaro la tua sensazione nei suoi confronti, prendendo la tua parte di responsabilità (cioè: "Nel vedere che/oppure quando è successo..., io mi sento/mi sono sentita...disorientata, insicura, incompresa"....è molto meglio di: "Lei mi ha detto...mi ha fatto..."). Poco fa ho scritto che nelle relazioni tendiamo a ripetere schemi già appresi, anche senza renderne conto. Tu sei attratta dai tuoi professori come figure speciali e significative: ti colpisce la loro personalità e ti affezioni facilmente, e allo stesso tempo, vuoi essere ricambiata in affetto e attenzioni positive Questa relazione asimmetrica, cioè dove c'è una figura di autorità da un lato e una persona subordinata dall'altro, questa relazione di attaccamento, cura e rispetto ti ricorda qualcos'altro? Riesci a pensare a quelle volte, nel tuo passato, in cui ti aspettavi delle attenzioni speciali, manifestazioni di affetto costante, bisogno di conferme?
Non hai forse pensato ai tuoi genitori? Il rapporto con loro è fondamentale per la costruzione di tutti i rapporti successivi, ed è naturale che quello che abbiamo appreso con loro ritorni con altre persone. Forse devi ancora capire qualcosa che ha a che fare con mamma e papà, un nodo da sciogliere, un gradino da superare, che alla tua età ti impegna come una piccola, ma grande sfida di crescita. Loro, così come i tuoi professori, sono dalla tua parte, probabilmente parlarci può aiutarti a sentirti più serena. Ricorda però, che i tuoi professori non sono i tuoi genitori, nell'approcciarti tieni presente che da loro non è giusto aspettarsi affetto incondizionato, ma va bene così: per quanto tu possa desiderare e riuscire a costruire un rapporto di stima reciproca, e per quanto possano diventare persone importanti per te, è giusto che le tue aspettative siano realistiche rispetto alle loro figure.
Ti faccio tanti auguri!

Dott.ssa Alessia Vilei Psicologo a Merine

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13 OTT 2017

Gentile Alice,
l'ammirazione che gli studenti dovrebbero avere per i propri docenti dovrebbe stimolarli a studiare e rendere di più nelle materie che loro insegnano senza andare oltre questo limite.
E' probabile che la professoressa di italiano abbia ritenuto preferibile con te di fare un passo indietro rispetto all'iniziale invito (quando ti ha visto passeggiare sotto casa) perchè ha verificato il tuo scarso interesse e profitto nella sua materia di insegnamento.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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13 OTT 2017

kkkgmtotmhltlltlt,,tòthhòò,

Dott. Ghezzi Luigi Psicologo a Limbiate

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