Black out

Buongiorno Marco,
con questi pochi elementi risulta difficile aiutarla. Potrebbe essere un problema di ansia da prestazione o altro.
Le consiglio di chiedere aiuto ad un professionista.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti
Cordiali saluti
Alice Noseda

Marco 30,
letto il suo racconto, non mi parrebbe che l'episodio che ha vissuto debba preoccuparla.
Prima di tutto, come dice con grande onestà, non è un asso al volante (e le sta scrivendo uno che manco guida!).
In secondo luogo, un momento di ansia, di distrazione, un momento maldestro o confuso capita a tutti e ben più di una sola volta nella vita.
Ora, lei tuttavia conclude dicendo anche che questi episodi di confusione le capitano anche in altri campi, mi verrebbe da chiederle, ancor prima di qualsiasi valutazione, in quali campi, con che frequenza, con che sintomi-manifestazioni, ed altro.
A naso, e rileggendo ciò che ha scritto, pare che lei abbia una vita generalmente integrata, perciò ne deduco che le sue "assenze", le sue distrazioni, non le hanno impedito di costruire una stabilità esistenziale e potrebbero essere solo il riflesso di una condizione di lieve ansia che la "impanica" in certe situazioni. Tutto qua.
Ergo, mi verrebbe da dirle di stare tranquillo.
Nondimeno, per una questione di diagnosi differenziale, e per evitare di trascurare qualsiasi ipotesi, se ritiene che questi fenomeni si presentino con grande frequenza e causando problemi, ne parli non solo con uno psicologo ma lo faccia presente anche al medico di famiglia.
Però, ripeto anche per non esprimere un allarme inutile: è lei che deve capire (o magari perché qualcuno intorno a lei glielo fa notare) la gravità e la frequenza intrusiva di questi fenomeni.

In bocca al lupo per tutto
dott. Alessandro Pedrazzi

Buongiorno
Potrebbe essere l ansia anticipatoria
Ed un pensiero ossessivo, che la porta a credere che .se fa un errore.
E ' una cosa catastrofica.
Le consiglio dei colloqui con uno psicoterapeuta
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Buongiorno Marco, grazie per averci espresso questa tua preoccupazione.

Purtroppo da così poche righe (ovviamente lo spazio di consulto online è sempre limitato) sorgono diverse domande che potrebbero essere fondamentali per inquadrare la situazione, ad esempio in quali altri situazioni avviene, cosa senti, cosa precede l'accaduto, cosa succede nella tua testa e via discorrendo.
Per il singolo episodio posso dirti che hai evidenziato tu stesso delle possibili risposte pratiche (non ti senti "un asso", non sei abituato alla macchina, non ci hai semplicemente pensato), ovviamente questo non esclude che tu possa avere un momento di sovraccarico che ti manda in questo stato di pilota automatico in cui ti estranei un attimo da ciò che ti circonda.

Sicuramente è positivo che tu ti faccia queste domande e voglia approfondire, ma per fare ciò sicuramente è necessario fare qualche incontro di consultazione per conoscerti meglio e valutare insieme la situazione a 360°. Azzardare delle risposte sulla base di così poche righe, sarebbe irrispettoso!
Magari sei stanco, magari sei distratto, magari hai un periodo stressante e ogni tanto il cervello va in reset, o magari sono delle casualità. L'unico modo per scoprirlo è rivolgerti ad un professionista. Magari è una situazione meno complessa del previsto e riuscirai a risolvere in pochi incontri (cosa che auguro sempre), o se così non fosse, saresti comunque nelle mani di qualcuno che proverà ad aiutarti.

Spero di esserti stata utile, rimango a disposizione anche online!
Un saluto,
Dott.ssa Valeria Carbone - Psicologa, Consulente sessuale, Counselor professionista (Torino e online)

Gentilissimo Marco, grazie per la condivisione innanzitutto. Capisco la situazione che descrive, e comprendo la preoccupazione che la assale in questo momento. Credo che dei colloqui di terapia potrebbero aiutarla ad esplorare e comprendere a fondo se al di sotto della sua "distrazione" ci possa essere uno stato ansioso,
resto a disposizione!
AV

Salve Marco, il fatto di per sè potrebbe essere poco significativo ma il fatto che abbia altri episodi in altri campi merita di essere preso in considerazione da un professionista in modo che questo suo modo di agire non si concretizzi in una modalità costante d'agire, la sensazione di regressione che sta provando ne è la prova. Mi contatti se volesse capire come iniziare questo percorso.
Un saluto.

Caro Marco,

Capisco la sua preoccupazione, Antonio. È normale avere dei momenti di distrazione o di "pilota automatico", specialmente quando si è in una situazione nuova o non familiare, come guidare una macchina più piccola di quelle a cui si è abituati. Tuttavia, è importante cercare di minimizzare questi momenti per la sicurezza propria e degli altri.

La pratica è fondamentale per migliorare qualsiasi abilità, compresa la guida. Cerchi di guidare regolarmente e in diverse condizioni (traffico, tempo, ecc.) per acquisire più esperienza. Esistono corsi di guida avanzati che possono aiutarla a migliorare le sue abilità di guida, inclusi parcheggio e retromarcia. Questi corsi possono anche aiutarla a sentirsi più a suo agio alla guida di veicoli di diverse dimensioni.

È importante essere sempre consapevole di ciò che la circonda quando guida. Questo include l'uso di specchietti retrovisori e laterali, così come la consapevolezza di eventuali ostacoli o pericoli potenziali. Guidare può essere stressante, specialmente in situazioni di traffico intenso o quando si è in ritardo. Trovare modi per gestire lo stress e rimanere calmi può aiutare a migliorare la concentrazione e le abilità di guida.

Assicurarsi che il veicolo sia in buone condizioni di manutenzione può anche aiutare a migliorare le prestazioni di guida. Questo include la verifica regolare dei freni, degli pneumatici e degli specchietti.

Ricordi, la sicurezza è sempre la priorità principale quando si guida. Se si sente mai insicuro o non a suo agio alla guida, è importante fermarsi e prendere il tempo necessario per rilassarsi e concentrarsi.

Con tutto il mio supporto
Piccioni Matteo

Buongiorno Marco
penso che quello che la turba sia che questo episodio ha intaccato la sua sicurezza o meglio l'immagine di persona abile e sicura che aveva di sé fino ad allora.
È molto positivo che lei si soffermi su ciò che è avvenuto e soprattutto che sia così atttento a cogliere i suoi stati d'animo.
Se per un attimo non è stato del tutto presente è per un motivo molto importante e cioè che qualcosa di interno è diventato più importante dell'esterno.
Provi ad indagare quali elementi sono subentrati in quell'occasione e se ritiene di volersi confrontare con un professionista lo faccia.
Colga l'occasione che le si è presentata per aumentare la sua consapevolezza di come funziona.
Un augurio
Giordana Milani

Gentile Marco,
Sarebbe opportuno valutare la frequenza, le eccezioni, la modalità e i contesti in cui questo fenomeno da lei descritto avviene.
Pertanto il mio consiglio è quello di rivolgersi ad un professionista, in maniera tale da poter approfondire la questione ed eventualmente utilizzare delle strategie funzionali per gestirla e per risolverla.
Spero di esserle stata utile e resto a sua completa disposizione per un'eventuale consulenza psicologica, anche online.
Un saluto.
Dott.ssa Deborah De Luca

Caro Marco, sarebbe interessante approfondire in quali altri campi succede questo black out, come lo chiama lei. Approfondendo si potrà lavorare per comprenderlo fino in fondo.
Resto a disposizione, anche online.
Un caro saluto, dott.ssa Sara Manzoni.