Bimba 2 anni ingestibile

Inviata da Serry89 · 23 mar 2022 Psicologia infantile

Buonasera, ho 32 anni e sono mamma di Greta 26 mesi e Lorenzo quasi 2 mesi.
Greta è sempre stata una bimba molto sveglia e attiva, ha iniziato a camminare a 10 mesi, parla poco, ma si fa capire in tutto. Durante la gravidanza ha iniziato ad essere ingestibile soprattutto nel momento nanna. Ad oggi sempre peggio non vuole dormire, piange, urla, se è con la mamma vuole il papà e viceversa. Fa dispetti a noi e a volte anche al fratello. Siamo fuori non vuole dare la mano. Piange e urla per tutto. Parliamo con calma spiegando le cose e niente, perdiamo la pazienza, urliamo e non cambia niente. Le ho ripetuto più volte che le vogliamo sempre bene, che è la nostra bimba, ma che c'è il fratellino che è piccolo e al momento ha spesso bisogno della sua mamma. Ma non serve. Cosa possiamo fare? Siamo stremati, sembra proprio che non ci ascolti. Grazie

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Miglior risposta 24 MAR 2022

Gentile signora Serry,
comprendo la vostra fatica a gestire una bambina di appena due anni che già si trova ad avere per casa un "impiastro", il fratellino che attira, perché neonato, gran parte delle vostre attenzioni e lei si sente fortemente messa da parte. E' stata, nel giro di poco tempo, spodestata del suo ruolo di principessa di casa, in quanto primogenita, diritto che sentiva acquisito e che le ha dato tanti privilegi.
La gelosia per le cure e le attenzioni che ora in tanti date "all'impiastro" per lei sono difficili da tollerare.
Voi genitori siete figli unici o avete fratelli? Poter condividere con Greta questi vostri racconti di vita o quelli di amichetti, cugini, può esserle di conforto sapere che non vive solo lei queste emozioni di gelosia.
Inoltre potete aiutarla, dove è possibile e riuscite ad alternarvi, a dedicarle del tempo esclusivo con voi, anche lei e mamma e lei e papà, come aveva prima dell'arrivo del fratellino di cui già dalla presenza in pancia ha cominciato a sentirsi gelosa in quanto un suo rivale.
Pensavo anche che alcune letture di libri specifici sull'arrivo di un fratellino la possono aiutare ad elaborare le sue emozioni; io ne ho presenti due: Topo Tip "Ma io volevo un fratellino!", di Anne Gutman e Georg Hallensleben "La sorellina di Lisa" ma sicuramente ne esistono altri. Potete andare nella biblioteca per ragazzi della vostra città e prendere in prestito libri su questo tema.
Se poi in questo momento aveste bisogno di un supporto temporaneo alla genitorialità vi consiglio di affidarvi ad uno psicoterapeuta esperto di età evolutiva. Potrebbe aiutarvi a gestire le vostre emozioni e a vivere al meglio in casa questo passaggio da tre a quattro, cambiamento significativo del ciclo vitale della vostra famiglia.
Se volete rivolgervi a me io sono disponibile, anche online.
Cordiali saluti,

dott.ssa Raffaella Ramazzotti
psicologa psicoterapeuta sistemico-relazionale
istruttrice di protocolli basati sulla Mindfulness

Dott.ssa Raffaella Ramazzotti Psicologo a Ancona

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25 MAR 2022

Buonasera Serry,

immagino che non sia affatto facile sentirti stremata, soprattutto con due bimbi così piccini..io proverò ora ad ascoltare il suo disagio e fornirle una risposta funzionale in poche righe, la ringrazio intanto per averlo condiviso con me.

Sembra che Greta stia cercando di attirare la vostra attenzione con questi pianti disperati e queste proteste piuttosto frequenti, sia nel momento di coricarsi sia in quello della passeggiata, tuttavia vedo come stiate mantenendo un tono di voce calmo e le date spiegazioni di ciò che le chiedete di fare. Potrei suggerirle di provare a coinvolgerla nell'accudimento del fratellino appena arrivato in famiglia, facendola così sentire molto utile, quasi necessaria per la cura di Lorenzo. Non dimenticatevi mai di coccolarla e dare un giusto rispecchiamento alle sue emozioni.

A volte si educa molto di più in maniera indiretta, per "modellamento" (diremmo noi psicologi).

Le do la mia disponibilità per una consulenza telematica quanto prima. Cordiali saluti!

Dott.ssa Giorgia Barretta

Dott.ssa Giorgia Barretta Psicologo a Roma

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24 MAR 2022

Gentile Serry purtroppo per una bambina di 2 anni non è semplice gestire il turbinio di emozioni dovuto all'arrivo di un fratellino e per di più durante la fase evolutiva che sta iniziando (sta scoprendo di essere una persona separata da mamma con propri desideri, gusti e capacità). Di riflesso non è per niente facile per lei mamma gestire i bisogni di accudimento del piccolo e i numerosi bisogni della maggiore (accudimento e autonomia). Si tratta di trovare nuovi equilibri e magari qualche strategia che sia efficace per rendere il tutto più gestibile. Se ha piacere trova sul mio sito Connettiti alla Psicologia alcuni articoli sulla questione gelosia, magari trova alcune idee utili. Per il resto rimango a disposizione per una consulenza che senz'altro è più efficace di qualsiasi articolo. Cordiali saluti
Serena Costa, psicologa dell'infanzia e blogger di Connettiti alla Psicologia

Dott.ssa Serena Costa Psicologo a Giovo

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24 MAR 2022

Salve,
la bambina è molto piccola e alla sua età comunica con un linguaggio che è diverso da quello che usiamo noi adulti. Dunque il consiglio per voi genitori per farvi capire dalla piccola è adattarvi al suo linguaggio, che è necessariamente e inevitabilmente diverso dal vostro. Comprendo il vostro tentativo di dialogo con lei nel farle capire che le volete bene e che il tempo da dedicarle è diverso ora che c'è un fratellino più piccolo, ma è possibile migliorarlo mettendovi sul suo stesso piano, evitando urla o discorsi troppo articolati che non capirebbe. Vedrete che in questo modo non vi sentirete più stremati ma ascoltati, sia voi sia la bambina.
Resto a disposizione anche online nel caso abbiate bisogno di un supporto.
Dott.ssa Martina Pallottini

Dott.ssa Martina Pallottini Psicologo a Fermo

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24 MAR 2022

Cara Serry
L’arrivo di un fratellino può essere una grande novità per i bambini che improvvisamente si trovano a condividere tutto, soprattutto le attenzioni, con il nuovo arrivato.
Io le propongo di cambiare prospettiva, ovvero di considerare voi come coppia genitoriale , un percorso sulla genitorialità consapevole, così da riuscire a gestire al meglio la situazione.
I bambini sono molto sensibili e ricettivi, e spesso assorbono le nostre emozioni, per questo consiglio di trovare voi il focus per affrontare al meglio le molteplici novità che una nuova vita porta in famiglia.
Per qualsiasi informazione non esiti a contattarmi

Dott.ssa Barbara Iurato Psicologo a Modica

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24 MAR 2022

Buongiorno Serry, l’atteggiamento della bambina è abbastanza normale e comune a molti bimbi dopo l’arrivo di un fratellino e per certi versi anche comprensibile.Proviamo a metterci nei panni di questi bambini che da un giorno all’altro si trovano a dover condividere l’attenzione di mamma e papà e anche delle altre persone che fanno parte del loro ambiente con un altro esserino piccolo ,arrivato all’improvviso,;attenzione che prima era tutta per loro, ed ovvio che questo inizialmente non gli sia gradito e gli faccia arrabbiare.Bisogna avere molta pazienza, continuare a rassicurarla come state facendo, coinvolgerla nelle routine del fratellino e come ha detto anche la collega sia lei che suo marito dovreste cercare di ritagliarvi dei momenti nella giornata da vivere in modo esclusivo con lei, può essere anche solo mezz’ora ma deve sere solo per lei.
Spero di esserle stata utile , per ulteriori approfondimenti o se vuole semplicemente fare una chiacchierata non esiti a contattarmi

Dott.essa Federica Pani Psicologo a Carbonia

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24 MAR 2022

Buongiorno,

La vostra piccola Greta ha cominciato a vivere il cambiamento già solo con la pancia, con tutta la sua emotività e nel momento stesso in cui i primi cambiamenti si sono azionati. Ecco perché è importante accettare, accogliere e rispettare qualsiasi manifestazione spontanea della bambina nei confronti del nuovo arrivato. Sono tutte espressioni sincere, pure e legittime: qualcuno vuole toccare il bambino di continuo, qualcuno ci sta un po’ a distanza, qualcuno prova il terrore di perdere mamma e regredisce (nella parola, nell'autonomia, nel sonno, nel controllo degli sfinteri) solo per ricevere nuove attenzioni.
Ogni manifestazione ci parla del nostro bambino e della sua personalità, offrendoci una preziosa occasione per conoscerlo un po’ meglio. Lo sviluppo di queste emozioni spontanee non può che avvenire all'interno dell’animo del bambino stesso: con il passare del tempo, con l’amore, il rispetto, la pazienza e la comprensione di mamma e papà.
La sua domanda rispetto al come comportarsi è legittima.
Conceda alla bambina la sua personale “gravidanza post nascita”, offrendo lei tutto il tempo necessario a prendere coscienza, a vedere il lato bello delle novità, a comprendere limiti, spazi, privilegi e occasioni di arricchimento.
Cerchi di favorire e non ostacolare l’innamoramento tra fratelli che è possibile. Ecco cosa è bene fare e cosa, invece, è meglio evitare.
-È bene
permettere alla sorella maggiore di toccare, baciare, accarezzare il fratello più piccolo invitandolo a essere prudente e delicato come solo lui sa essere.
-È meglio evitare
di tenere i due fratelli lontani, mandando la grande fuori casa (da nonni, zii, ecc.)
-È bene
che la "grande” venga preso in braccio spesso e che gli siano fatte tantissime coccole, anche e soprattutto materne, in tutti i momenti possibili.
-È meglio evitare
frasi come «ormai tu sei grande, adesso è lui il piccolino!».
-È bene
coinvolgere la sorella maggiore nell'accudimento del fratello più piccolo: togliere i vestiti, slacciare il pannolino, mettere la crema, lavarlo, aiutarlo a mangiare. Ciò la farà sentire utile e partecipe.
-È bene
quando il bebè cresce un po’, tutelare gli spazi e le attività della grande, proteggendo il suo lavoro e offrendogli i suoi spazi personali (per esempio ad altezza non raggiungibile per il piccolo) affinché non venga disturbata.
-È meglio evitare
di riprendere la grande perché fa cose non adatte al bebè, ma dargli luoghi e tempi adeguati per farlo, intrattenendo il piccolo perché non vada a interferire.
-È bene
attribuire alla grande il ruolo di esempio e di guida per il piccolo, facendogli notare quanto tutto ciò che fa sia imitato e preso ad esempio dal piccolo.
-È bene
aiutare la grande nella lettura dei bisogni del piccolo: decifrare il pianto, l’immaturità, l’essere maldestro e instabile. Ciò aiuterà l’educazione all'empatia. Ad esempio, quando il piccolo colpisce la grande, la graffia o si mette a piangere per essere caduto, dovremmo far comprendere le motivazioni di tali manifestazioni alla grande
Ciò che di meglio possiamo fare è aiutare la grande a gestire le sue emozioni e questa nuova convivenza, fornendogli strategie comportamentali e comunicative efficaci perché non si senta calpestata ed esclusa, ma coinvolta e rispettata. La pazienza e l’amore che offrirete a lei saranno i sentimenti che riserverà al suo piccolo fratellino.

Cordiali saluti
Studio Associato Dott. Ferrara Dott.ssa Simeoli

Dott. Ferrara e Dott.ssa Simeoli Psicologo a Quarto

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24 MAR 2022

Buongiorno,
capisco quanto sia difficile gestire la quotidianità con una bimba che si pone continuamente in contrapposizione. Le consiglio di chiedere aiuto ad uno psicologo esperto in età evolutiva e supporto genitoriale.
Come scrive qui siete stremati, avete anche un altro bambino che ha bisogno di voi, e la stanchezza non aiuta assolutamente ad essere lucidi e reattivi in una situazione che richiede invece fermezza e prontezza in ogni momento. Non abbia paura e affidatevi a qualcuno che vi possa aiutare a gestire la situazione.
Dott.ssa Loredana Luise

Dott.ssa Loredana Luise Psicologo a Ponte San Nicolò

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24 MAR 2022

Buongiorno, chiaramente la nascita di un fratellino porta sempre un po' di scompiglio nella vita di una bambina che, seppure la maggiore, rimane una bimba di appena due anni. Potreste pensare a gestire il vostro tempo in modo che lei in qualche modo si senta ancora la "protagonista" all'interno della famiglia ed, eventualmente, pensare a un programma di tecniche comportamentali per aiutare la bambina e voi stessi a gestire meglio la situazione.
Resto a disposizione, anche online.
A presto.

Dott.sse Masia e Ruiu Psicologo a Sassari

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24 MAR 2022

Buongiorno Serry capisco la sua difficoltà e preoccupazione per la sua figlia. Calmare una persona arrabbiata, in preda all’ira non è mai una cosa semplice. Figuriamoci poi se si tratta di bambini piccoli, che non sanno ancora canalizzare le loro emozioni. Diventa dunque impresa ardua per un genitore gestire al meglio una situazione di “perdita di controllo”.
La rabbia, di suo, non è un’emozione né negativa né positiva e ha spesso a che fare con paura, frustrazione, senso di inadeguatezza. E’ un’emozione centrale del sentire dei bambini, soprattutto quelli molto piccoli, che la sperimentano in continuazione essendo parte integrante del loro percorso di crescita. In sé non ha nulla di positivo o negativo, dipende da come viene gestita. Se ha bisogno di essere accompagnata in questo momento delicato della crescita ed educazione per i suoi figli mi contatti.

Claudia Mosneagu Psicologo a Piazzola sul Brenta

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24 MAR 2022

Buongiorno,
Colgo troppo fatiche non restate soli nello sfinimento. Se le è possibile, si rivolga a un esperto in psicologia dell'età evolutiva così insieme potete uscire da questo impasse. Attenzione, non credo tanto nei "dispetti" di una bambina di 2 anni, credo piuttosto che il suo mondo emotivo sia ancora immaturo per essere espresso in maniera convenzionale, stiamo anche nella fatica della bambina che cerca di comunicare una fatica.
Un caro saluto.
Dott.ssa Claudia Tedde

Dott.ssa Claudia Tedde Psicologo a Cagliari

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24 MAR 2022

Buongiorno Serry, capire cosa passa nella testa e nel cuore di un bimbo quando arriva un fratello non è sempre facile.
Se ci si è già trovati in questa situazione quando siamo stati noi piccoli ed è arrivato un nuovo fratello o sorella simo avvantaggiati.
Infatti possiamo ritornare a quel periodo e ricordare quali sentimenti abbiamo provato.
Saranno stati sentimenti di colore diverso: gelosia, invidia, gioia, paura, tristezza ecc.
Infatti un bambino non è in grado di comprendere ciò che per un adulto sembra chiaro.
Un bambino non capisce perché i genitori hanno deciso di avere un altro figlio. Teme di non essere abbastanza bello, buono, capace, cioè non abbastanza amabile. È chiaro che non può accogliere con serenità il nuovo arrivo.
Come fare? In generale dare spazio ai bisogni della bimba.
Come farlo? Per ogni famiglia gli interventi vanno calibrati in modo personale.
Un aiuto di un professionista può aiutare i genitori a intervenire in modo valido ed efficace.
Si rivolga con fiducia ad uno di loro anche online e vedrà che le difficoltà si supereranno.
Un augurio
Giordana Milani

Dott.ssa Milani Giordana Psicologo a Biella

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24 MAR 2022

Cara Serry,
sicuramente l'arrivo di un fratellino è stato un grande cambiamento per voi genitori, ma anche per Greta. Dai vissuti che riporta emerge il vostro essere stremati e comprendo questo vostro stato d'animo.
Gestire due bambini piccoli non è sempre facile, ognuno ha le sue esigenze ed è normale che i genitori si dedichino di più al piccolino.
Mi sento di consigliarle di provare a ritargliarsi del tempo esclusivo da passare con sua figlia, tempo dove fare qualcosa di solo vostro che facevate anche prima dell'arrivo del fratellino o per fare qualcosa di nuovo. In questo modo Greta capirà che anche se c'è il fratellino la mamma e il papà hanno lo stesso del tempo da dedicare a lei.
Resto a disposizione per un consulto anche online, se ne ha piacere.

Un caro saluto,
Dott.ssa Sara Manzoni

Dott.ssa Sara Manzoni Psicologo a Treviglio

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24 MAR 2022

Buongiorno è importante che Greta percepisca un guadagno dall’arrivo del fratellino e non una perdita
Anche nella comunicazione con lei sottolineate questo guadagno e sottolineate l’importanza del suo ruolo di primogenita
Auguroni
MC

Dott.ssa Marilena Cellilli Psicologo a Villafranca di Verona

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24 MAR 2022

Buongiorno, dovete pensare a cosa facevate prima e cosa fate adesso. È vero un neonato ha bisogno di cure attenzioni coccole e richiede tanto tempo, d’altro canto però anche la sorellina ne ha bisogno. Dovete imparare a dividervi i compiti tra lei e suo marito, dividere gli spazi e creare tanti momenti di condivisione con sua figlia. Sua figlia poi deve essere anche la vostra aiutante nelle piccole routine quotidiane. Per qualsiasi necessità non esiti a contattarmi.

Dott.ssa Elisa Neumann Psicologo a Fano

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