buonasera,
mi capita molto spesso in periodi di stress o difficoltà di procurarmi piccole ferite alle dita o alle labbra che poi tendo a torturare o aggravare per sentire dolore. Spesso capita che lo faccio quando sono sopra pensiero o sono occupata nel lavoro. Ultimamente ho notato che questa mia tendenza sì è aggravata e faccio fatica a fermarmi. Vorrei sapere quale può essere l'origine del problema e come posso fare per migliorare la situazione.
Grazie in anticipo
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10 DIC 2012
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Salve Sara, è difficile darle un consiglio senza conoscere quali sono le motivazioni che la spingono a compiere questi atti di autolesionismo. Le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo che esercita nella sua zona. Dr. Francesca Figliozzi
10 DIC 2012
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Gentile Sara, questi suoi comportamenti sono dovuti all'ansia, ma per comprendere il perché e la causa di essa deve iniziare un percorso psicologico. Provi a contattare uno psicologo vicino casa.
10 DIC 2012
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Salve,
questo tipo di condotte generalmente sono legate all'attivazione emotiva. Spesso tramutare un disagio emotivo in una sensazione fisica aiuta a concretizzare la propria sofferenza (su una piccola ferita fisica c'è più controllo rispetto a un'emozione ), a calmarsi, e/o a riprendere contatto con il proprio corpo.
Non è un sintomo che va sottovalutato, spesso è accompagnato da altri disagi di tipi emotivo e ha la tendenza a peggiorare con il tempo. La cosa migliore sarebbe che lei si rivolgesse a uno psicoterapeuta, per una valutazione psicodiagnostica che possa chiarire meglio l'origine del sintomo e un successivo intervento di tipo terapeutico.
A presto
10 DIC 2012
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Buonasera Sara,
non è facile rispondere a questa domanda con così poche informazioni. Sarebbe importante capire se questo comportamento è legato anche ad altri aspetti quali l'impulsività, la difficoltà a stare nelle relazioni, a stati di umore alterati, a disturbi del comportamento alimentare. Per capire meglio la situazione può rivolgersi ad uno psicologo per una consultazione. A presto
Dott.ssa Claudia Giangregorio
10 DIC 2012
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Gentile signora Sara,
le condotte autolesive che si sono aggravate nel tempo, così come lei riferisce, richiedono attenta osservazione clinica (reale, non virtuale) da parte di uno psicoterapeuta esperto allo scopo di capirne le cause, l'esordio, il decorso e le condizioni di mantenimento.
Solo allora si potrà elaborare un piano terapeutico articolato, personalizzato e molto mirato per raggiungere risultati concreti concordati e verificabili (almeno in psicoterapia cognitivo-comportamentale) quindi togliere per sempre la spiacevole sintomatologia che la angustia.
dr paolo zucconi, psicoterapeuta e sessuologo comportamenntale a Udine
10 DIC 2012
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Gentile Sara,
l'origine del suo comportamento può essere compresa solo attraverso una conoscenza diretta della sua situazione, a livello sia concreto sia soprattutto emotivo, per capire quali sono le emozioni che si muovono dentro di lei e faticano a trovare una via di espressione, tanto da venire scaricate sul corpo provocando dolore fisico. Il fatto stesso che lei abbia preso consapevolezza di questo problema è un indice positivo, potrebbe mettere a frutto queste sue risorse in un momento di riflessione insieme ad un professionista psicologo con cui trovare risposta alle sue domande e superare e risolvere la sua difficoltà. Se lo desidera può contattarmi direttamente da questo portale. Un cordiale saluto, dott.ssa Lucia Mantovani, Milano