Buongiorno, sono mamma di una bambina di 15 mesi che va al nido da quando ha compiuto l'anno (poco prima, per l'inserimento). Tra un paio di mesi devo lasciarla per una settimana perchè sarò via per lavoro (anche se posso rinunciare e farmi sostituire al bisogno). Quando non sta con me ha i nonni ed è abituata a farsi addormentare dal papà. Quando la addormento io invece vuole sempre il seno, e lo chiede anche quando è in situazioni di stress o stanchezza o malattia. Al nido va volentieri e raramente piange al mattino, ma al pomeriggio se la vado a prendere io quasi sempre ha un comportamento inizialmente tranquillo e poi comincia a piangere e disperarsi, e devo impegnarmi parecchio per calmarla prima di riuscire a tornare a casa. Cosa mi posso aspettare dopo una settimana di assenza? E' il caso di farmi sostituire? Rimarrebbe al nido, poi coi nonni e poi la sera e notte col papà. Grazie
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21 FEB 2018
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Gentile Rossella
Lei pone un interessantissimo dilemma con cui, credo, molte mamme abbiano a cimentarsi. Detto questo non esiste una soluzione buona "a priori", ci sono talmente tante e personali variabili in gioco (ad esempio: lavora per necessità ? per autorealizzarsi professionalmente ?...) che renderebbero azzardata e fuorviante qualsiasi risposta. Una cosa mi colpisce, ovvero che manchino ancora due mesi alla sua partenza (ma la sua fatica al riguardo appare già "importante"). Se la sua fatica dovesse aumentare potrebbe giovarle cercare un sostegno con una psicoterapia. Perchè non cercare uno spazio in cui poter maneggiare con l'aiuto di un professionista questa fase della sua vita ? Un saluto cordiale. drssa. Loredana Muraca - Milano
22 FEB 2018
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Buongiorno Mamma, mi pare di comprendere innanzitutto che sua figlia frequenta il nido da circa tre mesi o poco più. Pertanto le reazioni di nervosismo che sua figlia mostra sono semplicemente una conseguenza dell'inserimento che ancora in essere. Da esperta di servizi educativi 0-6 anni le dico con certezza che l'ingresso al nido di un bambino/a attraversa due fasi delicate e importanti: inserimento e adattamento. Il primo può richiedere circa tre mesi (dipende dalla frequenza) seguito dall'adattamento che può richiedere lo stesso tempo o prendere gran parte dell'anno di frequentazione. Ecco, lei si troverebbe per la sua partenza/distacco nella fase di adattamento. Sicuramente la bambina al suo rientro potrebbe mostrarsi "distaccata" o "arrabbiata" o "molto attaccata". Queste sono tutte reazioni possibili ad un distacco, vissuto tale da un bambino/a. Sebbene ci sono figure di riferimento importanti vicino a lei queste costituiscono delle buone compensazioni affettive. Lei, mamma, deve essere il più possibile consapevole, nel prendere la sua scelta, di quello che vivrà emotivamente sua figlia. Lei, sicuramente, sa già la sua scelta. Solo lei conosce sua figlia e la sua capacità di "reagire" alle situazioni. Un consiglio pratico che le posso offrire è: si confronti con le educatrici del nido che conoscono, altrettanto, bene la sua bimba. Chieda loro come "Si comporta........verso l'ambiente?" "Come reagisce dinnanzi ad un ostacolo (ad es. La sottrazione di un gioco)?" "Quanto reagisce ricercando altre soluzioni o quanto si affida all'altro per essere guidata?" Ecco tutte queste informazioni le permetteranno di capire la "plasticità" emotiva e la "sicurezza" emotiva della sua bambina. Tutte queste informazioni non esoneranno, eventualmente, sua figlia, dall'essere, qualche volta, triste o da qualche"capriccio" in sua assenza ma l'aiuteranno a prendere e a vivere con più consapevolezza la sua scelta (sia quella di accettare la trasferta e sia di rimandarla a quando sua figlia sarà un po' più grande) e soprattutto di affrontare sicura il suo rientro.
22 FEB 2018
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Cara Rossella,
Sembra che per sua figlia siano difficili i cambiamenti (stare al nido e poi di colpo tornare a casa, stare svegli e poi di colpo andare a dormire e cosi chiede il supporto dell'affetto materno). Importante da dire che comunque è molto piccolina e che in due mesi la piccola potrebbe fare passi da gigante nella crescita e quindi non comportarsi piu cosi e che a lei occorre lavorare (perché potrebbe anche non andarci in trasferta?).
Provi a farla addormentare di più con il padre e farla andare a prendere all'asilo dai nonni. Mi faccia sapere. Grazie. Buona giornata