Aiuto non so che fare con il mio compagno

Inviata da Rosy · 1 ott 2015 Terapia di coppia

Salve mi chiamo Rosy ho 28 anni sono separata con un figlio piccolo . Dopo il mio ex ho avuto frequentazioni ma mai niente di più circa due anni fa mi sono fidanzata con un ragazzo all'inizio mi dava attenzioni era dolce dopo un bel Po ha conosciuto mio figlio e andava tutto bene. Poi con il tempo ho scoperto che tante cose che mi aveva detto erano bugie del suo passato pure l'età. Ho paura anche perché da un Po di tempo è molto irascibile sia con me che con mio figlio poi nn lavora anche i problemi economici ci sono ma quelli ke mi pesano di più sono i suoi sbalZi di uomore non mi sta vicino quando nn mi sento bene è sempre incavolato a volte penso che non sia l uomo giusto per me però lo amo .... che devo fare???

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Miglior risposta 1 OTT 2015

Gentile Rosy,
siccome si è resa conto bene di tutte queste cose che non vanno e vuole comunque continuare a stare con questa persona perchè l'ama, deve concludere che lei è masochista e vuole il male per sè e per suo figlio.
Se poi non è masochista e non vuole questo ma è solo troppo debole e insicura per prendere le distanze, si dovrebbe far aiutare in psicoterapia per acquisire quella autostima e assertività che le mancano pressocchè totalmente.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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3 OTT 2015

Cara Rosy,
fornisce pochissime informazioni riguardo la vostra storia e trovo difficile darle dei "consigli".
Quando il malessere supererà i momenti di benessere sarà il caso di chiedersi se ne vale la pena.
In bocca al lupo.
Cordialmente
Dott.ssa Silvia Orso - Udine

Studio Silvia Orso Psicologo a Udine

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2 OTT 2015

Gentile Rosy, buon pomeriggio.
Ho letto con attenzione due volte la sua domanda prima di iniziare a scrivere una risposta. Alcune informazioni importanti sono mancanti per avere più chiaro il quadro della situazione. Per esempio: lei e il suo fidanzato vivete insieme? Quali sono le bugie che le ha raccontato? Che cosa ama di lui, avendo evidenziato nel suo scritto dei lati che sembrano essere più critici che favorevoli al vostro stare insieme?
Lei rivolge la sua domanda "che devo fare?" a dei professionisti del settore, e questo mi fa ipotizzare la ricerca di una o più risposte diverse da quelle che probabilmente ha già avuto da amici e conoscenti; e ciò mi porta a porle un nuovo quesito: perchè non provare a trovare lei la sua risposta, magari proprio attraverso un aiuto psicologico? Il compito di un professionista é proprio quello di guidare e supportare il paziente perché possa trovare da sé la propria via, anziché fornire risposte preconfezionate che sicuramente non si adattano a tutti.
Le auguro di trovare la risposta migliore per sé e per il proprio bambino e la saluto cordialmente.
Dr.a Barbara Tormen - La poltrona dello psicologo

Dott.ssa Barbara Tormen Psicologo a Mesero

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2 OTT 2015

Gentile Rosy,
sembra che dopo una fase inziale siano cominciati ad emergere degli aspetti negativi nel carattere del suo compagno. Il fatto che sia irascibile e nervoso è l'aspetto più sgradevole, anche perché questo suo atteggiamento la impaurisce come impaurisce anche il suo bambino. Allo stesso tempo dice di amare ancora il suo compagno...
Penso che sia necessario un po' di tempo in più per chiarire questa contraddizione. A mio parere o il suo compagno modifica il modo di rapportarsi con voi oppure il vostro rapporto non può continuare con la necessaria e opportuna serenità. Credo che dovrebbe mettere il suo compagno in una condizione di chiarezza perché decida cosa fare. Capisco che lei potrebbe avere il timore di rimanere sola, ma la paura è molto peggio e poi ha dimostrato di saper fronteggiare questa condizione. In bocca al lupo.
dott Mazzoleni (lecco).

Dott. Mazzoleni Damiano Psicologo a Lecco

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2 OTT 2015

Gentile Rosy,
mi sembra che lei abbia un quadro ben chiaro della situazione: quest'uomo non è quello che credeva ed ha degli atteggiamenti che mettono a repentaglio la sua serenità. Dovrebbe chiedersi perché resta ancora con lui ? Rispondendo in modo realistico, come ha fatto nel descrivere la relazione, potrà definire su cosa si basa questo attaccamento non funzionale. Se da sola non riesce a trovare motivazioni chieda una consulenza ad uno psicologo.
In bocca al lupo
Dott.ssa Cristina Mencacci

Dott.ssa Cristina Mencacci - Psicologa - formata in Terapie Brevi Psicologo a Perugia

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1 OTT 2015

Buonasera Rosy, posso solo immaginare quanto sia frustrante e doloroso doppiamente (per lei e suo figlio) vivere accanto ad un uomo che comunica con la famiglia in questo modo. Tuttavia, ci sono due evenienze da considerare: 1) nonostante il comportamento del suo partner, emotivamente sente ancora qualcosa di importante per lui? 2) può darsi che questo sia il suo unico modo (anche se prima si relazionava diversamente, però potrebbe essere intervenuta qualcosa, nel frattempo) per esprimere il suo disagio. Molte persone esprimono con rabbia e distacco il fatto di trasmettere, al proprio compagno/a rabbia e distacco, perché non hanno imparato in famiglia, a scuola o altrove, alternative di comportamento e la modulazione emozionale. Dunque, provi a parlare con lui di un percorso terapeutico di coppia, di modo che non si senta solo lui (ed alla fine è così) la causa del malessere familiare. Provi a trasmettergli i suoi vissuti, il come potrebbe sentirsi suo figlio quando vi sente (immagino) gridare o peggio. Il tutto cercando, so che è molto difficile, di non farlo sentire in colpa, ma girando la questione sul cambiamento. Ovvero fargli immaginare come potrebbe essere bello,appagante, etc., per tutti e due, se le cose tornassero come prima o se, con una psicoterapia di coppia, si cercasse di capire da dove viene questo malessere emotivo non gestibile per lui, per tornare ai momenti belli. Se lui non volesse percorrere questa strada, invece, potrebbe essere utile a lei, individualmente, farlo, per schiarirsi le idee se c'è ancora il tempo e le risorse per tentare una pacificazione, oppure se ormai è troppo tardi.
Buona fortuna,
dott. Massimo Bedetti,
Psicologo/Psicoterapeuta Costruttivista Postrazionalista-Roma

Dott. Massimo Bedetti Psicologo a Roma

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1 OTT 2015

Salve Rosy,
immagino quanto sia difficile per lei dover sostenere tutta questa situazione, essendo giovane e con la responsabilità di un figlio. Da quello che scrive è chiaro che in questo momento sta vivendo un disagio e bisogna imparare a seguire il proprio istinto, o almeno a capirne il significato. Avere una relazione con una persona irascibile e con sbalzi d'umore non è affatto semplice e credo che lei abbia bisogno di più stabilità emotiva per stare tranquilla e crescere in serenità suo figlio. Nessuno può scegliere al posto suo, lei sa cosa la lega a quest'uomo, ma inizia a sentire che forse non è la scelta migliore per lei. Ha bisogno di chiarezza, di una persona con cui condividere e che sia anche un punto di riferimento stabile per lei e per il bambino. Bisognerebbe, attraverso un percorso di psicoterapia, capire come mai ha una vita relazionale difficile, perché molte scelte sono legate ad aspetti del passato non elaborati o compresi. In ogni caso le suggerisco di tutelare se stessa e il bambino, perché avete diritto a vivere in un clima emotivo sereno. Spesso la forza viene fuori dopo aver capito e aver acquisito consapevolezza delle proprie scelte, per poterle cambiare.
Un caro saluto,
Dott.ssa Roberta Schiazza - Psicologa e Psicoterapeuta di coppia e familiare Chieti Pescara

Studio Di Psicologia e Psicoterapia Dott.ssa Roberta Schiazza Psicologo a Chieti Scalo

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