Salve, ho un figlio di 14, quasi 15 anni, che ripete il primo anno dello scientifico. Il ragazzo studia, è seguito ma nonostante tutto ha difficoltà a scuola, prende voti bassi. Lui è un ragazzo socievole ma timido e chiuso e con poca sicurezza in se stesso. È molto abbattuto, ha paura di perdere nuovamente l'anno scolastico. Sono disperata, non so come aiutarlo.
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1 DIC 2015
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Gentile Justyna,
le sue informazioni non sono sufficienti.
Lei dice che il ragazzo studia ma non quanto tempo, dice che è seguito ma non se da lei o da un insegnante di doposcuola, dice che prende voti bassi ma non in quali materie.
Intanto è utile che lei chieda un colloquio con i professori e possibilmente anche con lo psicologo scolastico se presso la scuola è attivo uno sportello di ascolto, per avere un loro giudizio e punto di vista sul comportamento del ragazzo.
Tenga presente che suo figlio è in una fase difficile che è quella dell'adolescenza e poichè pare abbia anche problemi di insicurezza e bassa autostima è consigliabile una consulenza psicologica di famiglia per individuare le strategie più adatte per modificare favorevolmente questa situazione.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
20 DIC 2015
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Cara Signora
come sta adesso suo figlio?
Sono un poco migliorati i problemi che ci descrive?
Mi raccomando di sostenere sempre e di incoraggiare questo ragazzo che si trova in una fase difficile.
Teniamo presente che spesso le persone timide appaiono diverse da come ci sembrano, sono persone intelligentissime anche se non sempre riescono a mostrare tutte le loro caratteristiche. Hanno bisogno di maggior tempo di altri per poter "sbocciare appieno".
Cara mamma sia attraverso il dialogo con i professori sia col dialogo e l'incoraggiamento positivo a suo figlio cerchi di sostenerlo sempre anche creando un clima familiare positivo.
Un caro saluto a lei e al ragazzo e tanti auguri.
Dott. Silvana Ceccucci psicologa psicoterapeuta.
8 DIC 2015
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Signora, purtroppo non abbiamo elementi sufficienti per capire quale tipo di difficoltà presenti suo figlio, se di natura scolastica, personale o altro che vada ad intaccare la sua serenità. Mi sento di consigliarle di valutare insieme ad un professionista psicologo che nell'eventualità la saprà indirizzare verso altre figure competenti laddove fosse necessario.
Dott.ssa Paola Baldo (Padova)
8 DIC 2015
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Signora Justin l adolescenza come ben sappiamo è un periodo particolare per ogni ragazzo. Per il suo potrebbe essere difficile anche il rapporto col gruppo dei pari e quindi le sue insicurezze e timidezza faticano a essere trasformate. Io consiglierei un percorso di supporto psicologico per suo figlio al fine di affrontare più serenamente una delicata fase della crescita. In bocca al lupo
3 DIC 2015
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Gent.ma Justyna
da come descrivi la situazione immagino un ragazzo con un grosso fallimento alle spalle (la bocciatura) e l'ansia del nuovo impegno che lo blocca. Inoltre, da un punto di vista relazionale, il fallimento scolastico precedente non gioca a suo favore. Forse non è ancora ben inserito nel nuovo gruppo classe e quindi ad una difficoltà nel far fronte agli impegni prettamente scolastici si affianca anche ad un senso di "solitudine" ed isolamento che non aiuta tuo figlio nella gestione dell'ansi. Ecco che si avvita il senso di impotenza e di frustrazione. Dici che è aiutato nei compiti, ma nonostante ciò i voti sono bassi. Probabilmente c'è bisogno di un metodo di studio più adatto e vedo la necessità di creare situazioni di inserimento nel gruppo classe gratificanti per il ragazzo. Consiglierei pertanto un piccolo percorso sull'assertività, per aiutarlo in questa fase così delicata.
Cordiali saluti
Dott.ssa Sabrina Fontolan
Specialista in psicopatologie dell'Apprendimento
2 DIC 2015
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Justyna, forse suo figlio potrebbe avere bisogno di definirsi in modo diverso dal solo essere studente.
Immagino che sia difficile per lei come madre vedere il proprio figlio stare male e essere preoccupato.
Vi suggerisco di affrontare assieme ad uno specialista un percorso di sostegno e di capire magari quali, se ci sono, sono gli ostacoli e quali le cose che lei può fare per aiutare suo figlio, senza sostituirsi a lui.
Spesso come genitori vorremmo evitare le sofferenze e le cadute dei nostri figli, ma dovremmo riuscire ad essere dei buoni archi per scoccare delle buone frecce nel futuro.
Dott.ssa Marchetto Christina
2 DIC 2015
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Salve Justyna,
come sottolineato dai colleghi le informazioni che ci ha fornito sono poche. Cercare di capire se ci sono problemi nell'apprendimento che rendono vani gli sforzi che il ragazzo fa nello studio. La timidezza e l'insicurezza più che causa delle difficoltà scolastiche potrebbero essere conseguenze degli insuccessi. Contatti un esperto della sua città per verificare se si tratta di una difficoltà di apprendimento o altro.
2 DIC 2015
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Carissima signora,
tenendo conto che suo figlio è nella fase dell'adolescenza, e che al momento non ci ha fornito molte informazioni su quali tipi di difficoltà lui abbia, ne su quale fosse l'andamento scolastico in precedenza, le consiglio di rivolgersi ad un professionista in zona, che si occupi di apprendimenti, che sia un centro privato con un equipe esperta in disturbi specifici di apprendimento (dislessia, disgrafia, disortografia, Discalculia), costituito quindi da uno/una psicologa/a esperto/a in queste materie, affiancato/a da logopedista e neuropsichiatra infantile (come prescrive la legge), o parimenti un privato (se se trova in Liguria) con me medesime caratteristiche, o un centro pubblico che si occupi di questo, e faccia fare una valutazione, che possa escludere o valutare appunto una DSA, così come una difficoltà altra come un disturbo attentivo, o di comprensione, e un eventuale coinvolgimento emotivo, nonché umorale del ragazzo. Con in mano una valutazione/relazione di esperti in tale ambito, potrà sicuramente avere le idee più chiare su come aiutarlo.
Se la sua scuola è dotata di uno sportello scolastico, chieda anche a loro se possono effettuare tale valutazione, internamente alla scuola, (chiaramente molto sta alle competenze di chi effettua lo sportello); qualora non potesse ottenere tale servizio a scuola si rivolga all'esterno, che come le ho scritto prima offre un vario ventaglio di possibilità; sempre però presso un personale ESPERTO in adolescenti & problemi scolastici e di apprendimento (senza una corretta e competente valutazione, un paio di colloqui con uno psicologo, o altra figura generica, servono a poco).
Se le servissero altri chiarimenti in merito, non esiti a contattarmi. Le offrirò volentieri le spiegazioni del caso sui dettami di legge.
1 DIC 2015
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Justyna,
è importante questa premura nei confronti di suo figlio. Come andava a scuola alle medie? Ci sono materie specifiche in cui il ragazzo ha difficoltà? Ci sono stati eventi o episodi familiari o nel gruppo di amicizie del ragazzo che potrebbero aver influenzato il tono dell'umore e la fiducia nelle proprie capacità?
La situazione che descrive meriterebbe un approfondimento psicologico. Valuti l'opportunità di consultare uno psicologo della sua zona.