sto facendo un percorso qui in Toscana con una psicoterapeuta da parecchi mesi.
Io ho 25 anni e lei ne ha qualcuno piú di me.
Da subito c'è stata un'idealizzazione molto forte, che mi ha spinto a vivere in sua funzione e in funzione del colloquio settimanale.
Lei è molto dolce e sicuramente, data la sua età, anche alle prime esperienze.
È capitato prima delle vacanze Natalizie che ci salutassimo con un abbraccio, ovviamente "richiesto da me".
Ultimamente stiamo lavorando molto bene e lei è soddisfatta dei miei progressi, tanto che alla fine dell'ultimo colloquio (che è stato mercoledì sera) lei mi ha abbracciata spontaneamente dicendomi "stai diventando proprio brava".
Inutile dire che ero al settimo cielo, felicissima.
Parlandone con un amico, questo mi ha peró confidato che forse a me questo abbraccio spontaneo di incoraggiamento puó aver fatto più male che bene e trova la cosa poco professionale.
Mi piacerebbe sapere qualche opinione in merito!
Grazie
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19 APR 2016
· Questa risposta è stata utile per 7 persone
Buongiorno Fabiola,
non penso che l'abbraccio della sua terapeuta possa farle del male, ma al massimo può non far bene il significato che lei gli attribuisce.
Una idealizzazione del terapeuta può essere normale, ma la cosa importante è parlarne in seduta. Vedrà che la sua terapeuta sarà felice di questo passo.
Un caro saluto
dott.ssa Miolì Chiung
Studio di Psicologia Salem
Milano - Agrate -San Donato M.se
27 APR 2016
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Cara Fabi
non ci trovo proprio niente di scorretto o di strano in questo spontaneo abbraccio della sua terapeuta volto a comunicarle vicinanza umana e sostegno.
Ci sono addirittura degli studi e una terapia specifica basata sull'abbraccio.
Chiaramente è importante la congruenza del momento e l'autenticità delle intenzioni (cioè senza secondi fini).
In questo caso mi sembra un gesto limpido.
Un caro saluto
Dott. Silvana Ceccucci psicologa psicoterapeuta
19 APR 2016
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentilie Fabi,
il fatto stesso che ne abbia parlato con un amico e che sia stata tanto ricettiva nell'accoglierne il giudizio negativo, lascia supporre che sia lei per prima a dubitare dell'opportunità di tanta confidenza con la sua terapeuta. La sottolineatura che dà della giovane età e della probabile inesperienza della stessa conferma la supposizione e lascia sospettare una tendenza svalutante. Forse dovrebbe portare il tema dei sentimenti transferali nella terapia: ho l'impressione che la maggiore confidenza con cui in un primo momento si è sentita "premiata" dalla sua terapeuta sia stata successivamente letta in senso negativo, quasi come un cedimento con conseguente perdita di credibilità.
Faccia attenzione a non sabotare il lavoro che sta svolgendo: sarebbe la prima a perderci.
Tanti auguri.
dott.ssa Emanuela Carosso,
psicologa - psicoterapeuta in Torino.
19 APR 2016
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Gentile Fabi,
mi chiedo come mai un semplice abbraccio, possa aver scatenato in lei così tanti dubbi. Si è forse sentita invasa o manipolata?Gli abbracci sono troppo frequenti e hanno un sapore di artifizio e finzione? Provi a rispondere a questi quesiti. Se l'abbraccio l'ha disturbata, (ma non credo, visto che il dubbio sulla bontà e autenticità nonchè della opportunità di quel semplice e affettuoso gesto, è stato insinuato da altri), ne parli con la sua terapeuta ed esprima i suoi dubbi e disagio . La terapia è fatta anche per questo e ,deve nel tempo divenire un banco di prova della capacità del paziente di esprimere i propri dubbi , necessità e bisogni e di essere finalmente compreso e ascoltato come presumibilmente un tempo non fu.
Cordiali saluti
Dott.ssa Giuseppina Cantarelli
Psicoanalista Junghiana
Parma
19 APR 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno, dal tono con cui descrive la situazione mi sembra che l'abbraccio sia stato più che onesto. Comunque sia la terapeuta sarà assolutamente in grado di parlarne con lei dipanando ogni dubbio. Piuttosto mi preoccuperei del credito che attribuisce al suo amico.
Cordialmente
Dr. Massimo Botti