Lo psicogenogramma applicato ad un caso clinico

Francesca si presenta in seduta per un disturbo d'ansia generalizzato. Riesce a fare fronte agli impegni quotidiani con grande fatica. La prima domanda che ci si pone : perché proprio ora, proprio in questo momento? Emerge che la ragazza ha intrecciato una relazione sentimentale importante tanto che già si parla di una eventuale gravidanza.

La possibilità di diventare madre sta, forse, portando a galla vecchi nodi irrisolti?

Si decide dopo qualche seduta di esplorare la sua vita attraverso lo strumento del genogramma.

Francesca, una giovane ingegnere milanese, libera professionista, aveva trascorso la sua vita dall'età di 14 anni a studiare in America, secondo il desiderio del padre.

Il padre viene descritto come un uomo ricco ed elevato a livello sociale e culturale mentre la madre è una contadina, che lo aveva salvato nel corso della seconda guerra mondiale dai tedeschi contro i partigiani. Al ritorno dalla guerra il padre di Francesca non era riuscito a dimenticare la giovane contadina, che gli aveva salvato la vita. Quel tempo passato insieme li aveva uniti nella loro memoria, un evento che non si poteva dimenticare e mettere da parte. Così, il padre decide di ripagare il debito di vita e di sposarla, forse anche come atto di ribellione nei confronti di una famiglia che su altri fronti non lo aveva lasciato libero di scegliere. Nasce Francesca. La relazione matrimoniale presto sbiadisce e Francesca rimane figlia unica. Il patto coniugale iniziale fondato sulla necessità di ripagare un debito di vita si infrange e non può più essere negoziato. Il padre di Francesca abdica alla sua ribellione iniziale e riconferma la sua fedeltà alla famiglia d'origine in cui non è prevista la presenza della moglie. Moglie non all'altezza della situazione. Nello stesso tempo, la bambina viene crescita come un possesso della famiglia paterna. La madre non puoi opporsi, per lei quel matrimonio ha significato " mettersi al sicuro", è ciò implica a sua volta " ripagare " il marito mettendosi da parte. In questi casi, accade che il genitore predominante diventi un mito, venga idealizzato anche con l'aiuto inconsapevole della madre che, sentendosi in debito, si estranea dalle relazioni. Francesca diventa, così, solo la figlia del padre. Il padre viene idealizzato e diventa un mito, intoccabile.

Ma accade l'imprevedibile, il padre muore prima della madre. Francesca ora si trova sola a "fare i conti" con una persona a lei estranea ma che è al contempo colei che l'ha generata.

La ragazza è, comunque, nata da un atto d'amore fra due, allora, giovani adulti.

Contemporaneamente l'idea di una sua futura gravidanza, impone a Francesca di esplorare la sua madre interiore e il rapporto con il suo partner come futuro cogenitore.

L'esplorazione del genogramma è stata l'occasione per Francesca di rivedere il mito del padre che aveva oscurato la semplicità e il calore nei rapporti interpersonali che caratterizzavano le relazioni con la madre. Un patrimonio da recuperare e da incominciare a nutrire di nuovo.

Francesca ha potuto portare alla luce ricordi, parole, azioni, che nella loro semplicità erano stati passati sotto silenzio. L'unica voce che sentiva era quella del padre.

La vita di Francesca sembrava essere vincolata ad ciò che viene chiamato "determinismo interpersonale", le relazioni famigliari se vissute come rigide e non modificabili diventano una gabbia dorata. L'ansia di Francesca le stava "dicendo" che due forze stavano operando in lei, la fedeltà al legame paterno e la necessità di ritrovare la connessione con il femminile materno, proprio ora, appunto, quando si era aperto lo spazio mentale per diventare madre.

Lo strumento del genogramma permette una nuova narrazione della propria storia familiare, che porta alla luce elementi significativi e al ricupero di una diversa memoria della propria storia. La persona può diventare più consapevole di altre parti di se stesso ed elaborare, sulla base di tutti gli elementi acquisiti, un migliore progetto di vita.

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