L’equilibrio Individuo - Gruppo nella vita dei Gruppi di Lavoro

Una volta entrati nel gruppo si ha la necessità di rimanervi. L’esistenza umana è costellata di transizioni sociali, di passaggi fra gruppi sociali differenti.

14 MAG 2019 · Tempo di lettura: min.
Photo by Austin Neill

Una volta entrati nel gruppo si ha la necessità di rimanervi. L'esistenza umana è costellata di transizioni sociali, di passaggi fra gruppi sociali differenti, che impongono all'individuo "percorsi" che, come afferma Depolo [1988,13] possono essere letti "come il risultato, momento per momento, della dialettica fra continuità e cambiamento: la continuità insita negli aspetti di continuità diacronica dell'identità, e il cambiamento che deriva dal presentarsi di occasioni significative di confronto tra le proprie aspettative, i propri progetti, le proprie definizioni della realtà e quella di altri partner dell'interazione sociale".

Tra queste occasioni significative è sicuramente da considerare aspetto fondamentale l'ingresso nel mondo del lavoro e nelle strutture organizzative. La socializzazione all'interno dei gruppi è un processo interattivo in quanto, l'individuo da socializzare, è un soggetto attivo che può a sua volta influenzare l'ambiente e il gruppo che lo accoglie.

Quando un individuo entra in un gruppo deve immergersi nella particolare cultura di quel gruppo, che include modalità condivise di interpretare la realtà e costumi comuni, rituali e simboli [Levine e Moreland, 1994].

Il rifiuto di entrare nella cultura del gruppo comporta per l'individuo una marginalità che lo condurrà inevitabilmente all'esclusione da esso, per uscita volontaria oppure per espulsione da parte del gruppo.

L'appartenenza ad un gruppo non comporta solamente l'adozione e la condivisione delle dimensioni precedentemente viste, ma anche, come aspetto di grande importanza, la ridefinizione della propria identità che può essere più o meno ampia a seconda della salienza psicologica che il gruppo riveste per l'individuo che vi accede.

La teoria della socializzazione di gruppo di Moreland e Levine [1982] considera sia l'individuo sia il gruppo come agenti attivi di influenza reciproca e presuppone che la loro relazione cambi in modo sistematico nel corso del tempo.

La teoria si basa su tre processi psicologici, ognuno dei quali può essere considerato sia dalla prospettiva dell'individuo che di quella del gruppo. I tre processi sono: valutazione, impegno e transizione di ruolo.

La valutazione

Lavalutazione implica gli sforzi compiuti dal gruppo e dall'individuo al fine di stimare e massimizzare la remuneratività (rewardingness) l'uno dell'altro. Ogni gruppo ha degli obiettivi ben precisi, su cui basa la propria esistenza, e di conseguenza ha il compito di valutare nuove risorse nei termini di quanto adatte siano ai loro scopi. L'individuo dal suo canto valuterà quanto il gruppo potrà soddisfare i propri bisogni.

La remuneratività della relazione per entrambe le parti è basata sul grado in cui ciascuno viene incontro alle aspettative normative dell'altro. Tale valutazione spesso viene estesa a fattori futuri.

L'impegno

L'impegno dipende dal risultato del processo di valutazione: in funzione dell'aumento della remuneratività passate, presenti e future, l'impegno reciproco del gruppo e dell'individuò aumenterà. Al contrario, in funzione dell'aumentare della remuneratività delle passate, presenti e future relazioni alternative, diminuirà il legame fra individuo e gruppo. L'impegno ha importanti risvolti sul lavoro di gruppo e sul comportamento dei suoi membri, questo perché produce su entrambe le dimensioni, quella del gruppo e dell'individuo, una forte accettazione dei reciproci obiettivi, bisogni e valori, attivando sentimenti positivi stimolando a lavorare intensamente al fine di soddisfare le reciproche aspettative, spingendo inoltre al consolidamento del legame di gruppo.

La transizione di ruolo

Nella transizione di ruolo le relazioni con il gruppo cambiano come anche le aspettative reciproche. Dopo una transizione di ruolo continua una valutazione capace di produrre ulteriori cambiamenti nell'impegno e susseguenti transizioni di ruolo.

In questo modo l'individuo potrà attraversare cinque fasi della socializzazione di gruppo: esplorazione, socializzazione, mantenimento, risocializzazione, ricordo. Queste fasi sono separate tra loro da quattro transizioni di ruolo: entrata, accettazione, divergenza, uscita.

Nella specifica fase qui descritta di appartenenza ad un gruppo, la socializzazione (Fig. 3), il gruppo cerca di cambiare l'individuo in modo che contribuisca maggiormente al raggiungimento degli obiettivi di gruppo. In questo caso, se l'azione del gruppo ha esito positivo si verifica l'assimilazione dell'individuo nel gruppo.

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Fig. 3 La fase di socializzazione sul modello Moreland - Levine  

Fonte: Moreland e Levine

Allo stesso tempo l'individuo cerca di cambiare alcuni aspetti del gruppo in modo da soddisfare i propri bisogni, se ciò si realizza si verificare l'effetto di accomodamento.

Se i livelli di impegno di entrambe le parti raggiungono i rispettivi criteri di accettazione, avviene la transizione di ruolo dell'accettazione e l'individuo diviene a tutti gli effetti membro del gruppo.

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Articolo del dott. Fabio Romanelli, Psicologo del Lavoro e delle Organizzazioni, iscritto all'Ordine degli psicologi della regione Lazio

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Riferimenti Bibliografici

  • Moreland e Levine (1982), Group socialization: temporal changes in individual-groups relations. In L. Berkowitz (Ed.), Advances in experimental social psychology (vol. 15,pp137-192). New York: Academy Press.
  • Moreland e Levine (1989), Newcomers and old-timers in small groups.
  • Moreland e Levine (1994), Group socialization: Theory and research. In W.Stroebe & M. Hewstone (Eds.) European review of social psychology (vol.5,pp 305-336). Chichester, England: Wiley.

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Scritto da

Dott. Fabio Romanelli

Si abilita alla professione di Psicologo del Lavoro specializzandosi in tematiche riguardanti l'equilibrio Vita – Lavoro, la Gestione dello Stress e del Cambiamento e la cura della propria Autostima. Si occupa inoltre di Orientamento Lavorativo e Didattico. Psicologo Giuridico, effettua perizie e valutazioni.

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