Le 5 ossessioni più comuni nel Disturbo Ossessivo Compulsivo

Le ossessioni sono dei pensieri intrusivi e fastidiosi che caratterizzano il disturbo ossessivo compulsivo. Ce ne sono alcune più comuni e frequenti di altre: vediamo insieme quali sono.

11 GEN 2024 · Tempo di lettura: min.
Le 5 ossessioni più comuni nel Disturbo Ossessivo Compulsivo

Il Disturbo Ossessivo Compulsivo, anche conosciuto con la sigla OCD (dall'inglese obsessive compulsive disorder) o DOC in italiano è caratterizzato dalla presenza, nella stragrande maggioranza dei casi, di ossessioni e compulsioni. Una minoranza delle persone con DOC (circa un 20%) presenta solo ossessioni senza compulsioni e in questo caso si parla di "ossessioni pure". Le compulsioni sono dei rituali e/o gesti che la persona compie per neutralizzare e tenere sotto controllo le ossessioni.

Ma che cosa significa avere delle ossessioni? 

Quando si parla di "ossessioni" in riferimento al DOC ci si riferisce a pensieri, frasi o immagini mentali che affiorano nella mente della persona e che non hanno a che vedere con la sua personalità. La persona infatti percepisce con grande o estremo fastidio queste "intrusioni" vivendole con molta ansia, disgusto e anche paura. Le ossessioni non costituiscono un pericolo reale per la persona né per le persone che la circondano (familiari, amici, colleghi...), anche se possono nei casi più estremi limitare molto la vita della persona, portando a compromissioni nella vita privata, interpersonale e lavorativa. Nei casi più lievi è una problematica che causa disagio alla persona e non di rado al nucleo familiare della stessa.

Le ossessioni, quindi, non hanno un'attinenza con la volontà della persona: esse sono vissute come inevitabili e invasive, che sfuggono al controllo. L'unico modo per sottrarsi ad esse, in quest'ottica, è attuare delle compulsioni. Il DOC non va confuso con i disturbi d'ansia, con i disturbi da controllo degli impulsi, con l'ipocondria né tantomeno con convinzioni deliranti. Esso colpisce in egual misura donne e uomini, complessivamente circa il 2% della popolazione generale, con un esordio che può andare dall'età infantile (già a 6 anni) fino ai 30 anni.

Le cause del DOC possono essere multifattoriali, ovvero psicologiche, neuro-biologiche e contestuali. Inoltre, il contenuto dei pensieri ossessivi, è uguale o simile a preoccupazioni che di tanto in tanto può avere la stragrande maggioranza della popolazione. Tuttavia, nelle persone affette da DOC, la frequenza di questi pensieri ma anche la sovrastima degli stessi e l'ansia ad essi associata, provoca una risposta comportamentale patologica.

Le principali ossessioni di DOC

Le principali ossessioni di DOC

Di seguito, la categorizzazione dei principali pensieri ossessivi:

  1. Contaminazione. In questo caso l'ossessione è relativa al timore di contagiarsi con sostanze tossiche o germi. La persona ha una fissazione che lei stessa o persone a lei care possano ammalarsi entrando a contatto con qualcosa ritenuta sporca o cattiva, sia in senso reale, sia in senso sociale e addirittura metafisico. La persona dunque poi metterà in atto dei rituali atti a neutralizzare il timore di essersi contaminata o infettata con qualcosa, per esempio sudore, sangue, siringhe, oppure il male o il diavolo. La "contaminazione" non è dovuta a reali rischi (cioè la persona non è realmente entrata in contatto con una siringa ad esempio) ma la persona può aver semplicemente visto la siringa dall'altra parte della strada, o essersi seduta su un mezzo pubblico o aver attraversato una strada "malfamata".
  2. Controllo. In questo caso l'ossessione e la compulsione associata implica lunghi e ripetuti controlli, al fine di scongiurare possibili sciagure e/o incidenti. La compulsione in questo caso è strettamente connessa all'ossessione dalla quale scaturisce: la paura di aver lasciato il gas acceso, di aver lasciato la porta aperta, di aver lasciato cadere cose personali o di aver involontariamente investito qualcuno con l'automobile.
  3. Superstizione eccessiva. In questo caso la persona presenta un esagerato pensiero superstizioso. Ha bisogno di ripetere gesti, parole, numeri, formule, oppure non deve vedere determinati oggetti o ambienti (ad es. manifesti funebri) per non avere disgrazie nella realtà. La persona per esempio potrebbe avere timore di alcuni numeri, arrivando ad evitare tutto ciò che contiene quel numero.
  4. Ordine e simmetria. In questo caso la persona ha bisogno che gli oggetti ma anche ciò che riguarda eventualmente il proprio corpo o abiti (capelli, muscoli, polsini della camicia etc) siano in perfetto ordine, simmetria e armonia. La persona passa dunque un tempo notevole a sistemare gli oggetti, come per esempio penne, libri, pentole, tazze, asciugamani, sedie, abiti appesi, scarpe, cosmetici, in modo tale che rispecchino un ordine logico e armonioso.
  5. Ossessioni pure. In questo caso la persona vive pensieri intrusivi circa immagini o comportamenti inaccettabili per lei stessa o per la società, come per esempio l'idea di aggredire qualcuno, di farsi del male con un coltello o gettandosi da una finestra, tradire il proprio partner, rubare nei negozi, bestemmiare, timore di essere omosessuali etc. In questo caso la persona non mette in atto rituali compulsivi ma è fissata dall'idea che questi pensieri lo rappresentino sperimentando un forse disagio che va a creare un circolo vizioso.

Come si può constatare, questi contenuti non sono così assurdi o irrealistici, infatti anche chi non è affetto da DOC può andare incontro ogni tanto nella vita a preoccupazioni del genere. I pensieri ossessivi possono tuttavia assumere tante sfaccettature diverse, a seconda del soggetto, anche se statisticamente queste sono le più frequenti.

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Scritto da

Dott.ssa Valentina Ciavarra

Bibliografia

  • APA, (2014). DSM-5. Raffaello Cortina Editore.
  • G. Melli, (2018). Vincere le ossessioni, capire e affrontare il disturbo ossessivo compulsivo. Edizioni Centro Studi Erickson, Trento.

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