L'ansia pesa sul cuore

È noto che la vita emotiva così come la sfera affettiva è associata al sistema cardiocircolatorio. Il famoso batticuore è un esempio di come la vicinanza dell'essere amato produca delle reazioni a livello fisico come palpitazioni, rossori, tremore.

Metafore come mi si spezza il cuore, un tuffo al cuore, ecc, sono immagini romantiche di modificazioni fisiologiche che in taluni casi possono essere pericolose. Ancora di più se determinate da uno stato improvviso come la paura, la sorpresa, o una preoccupazione costante.

L'ansia e lo stress mentale, associati alle emozioni contribuiscono infatti ad un'intensa attivazione del SNS e all'aumento della frequenza cardiaca. Quando questa condizione si prolunga in modo eccessivo, influenza negativamente tutta l'attività cardiaca come anche la funzione respiratoria, alterandone il ritmo. Inoltre lo stress cronico è caratterizzato dall'eccessiva produzione di adrenalina e noradrenalina che, oltre ad aumentare al pressione, rendono il sangue più viscoso facilitando la formazione del colesterolo.

I sintomi?

A livello sintomatico questa alterazione si manifesta con tachicardia, tremori e sudorazione, senso di oppressione, difficoltà respiratoria, fino agli attacchi di panico. Se la crisi rientra in breve tempo tutto si normalizza, ma a lungo andare può provocare alterazioni dei tessuti e disturbi funzionali di maggiore gravità.

Una gestione adeguata della vita emotiva non significa certo sopprimere le emozioni, ma al contrario liberarle dandogli una via di espressione e di canalizzazione attraverso l'attività fisica, un buon uso del tempo libero e, perchè no, della consulenza psicologica che aiuti a comprenderne le ragioni sottostanti avviando un percorso di cambiamento.

In ogni caso è importante non sottovalutare mai i segnali che il nostro corpo ci invia, perchè in molti casi sono utili richiami ad occuparsi di noi stessi, a modificare il nostro stile di vita e a conoscerci meglio.

Dott.ssa Lilia Di Rosa

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