Ansia e angoscia: sintomi che non si stanno seguendo i propri desideri

Il corpo ci manda dei segnali, a volte connessi alle nostre insoddisfazioni più nascoste.

10 AGO 2015 · Tempo di lettura: min.
L'angoscia, cimitero di Staglieno.
Fonte: https://commons.wikimedia.org

Ansia, angoscia, paura e attacco di panico: sintomi che non si stanno seguendo i propri desideri. Freud scrive nel 1925 "Inibizione, sintomo e angoscia", testo ancora attuale. E ci fa capire come il nostro corpo esprima con questi sintomi un malessere legato alla negazione della nostra felicità.

Cos'è l'angoscia?

L'angoscia non è così lineare da definire perché necessita di un ragionamento che la logica del causa-effetto non è in grado di produrre.

L'angoscia ha sede nell'Io e segnala che è stato contraddetto l'accesso al proprio principio di piacere (cioè ci siamo negati qualcosa che ci renderebbe felici). Ma l'essere umano è fatto anche di Super-Io - quella parte di noi dove ci sono regole e divieti, una specie di super morale che ci è stata insegnata. Io e Super-Io non stanno sulla stessa montagna e non comunicano.

Viene da chiedersi: "come mai Io ha paura di perdere l'amore del Super-Io"? Perché mi faccio influenzare dalle regole invece di badare ai miei desideri? «Non manco di nulla fino a che il Signore è il mio pastore», così recita il racconto biblico di Samuele 1 (Salmo 23).

Già, non manca di nulla, ma devo ubbidire al comando! Se il nostro Io desiderasse una cosa diversa, se non intendesse più ubbidire? Io immagina il Super-Io punitivo che lo eviterebbe?

L'impotenza davanti ai comandi

Ci sentiamo sempre impotenti rispetto all'istanza di comando: l'Io vorrebbe un'autonomia di movimento dal Super-Io (dalla morale imposta) che però è rischiosa. Qual è questo rischio? Di perdere un amore che non è possibile perdere! Di essere giudicati prima che dagli altri da noi stessi.

Esiste però dentro di noi anche un Es, una parte primordiale e inconscia sviluppata nei primi anni di vita, che esprime i nostri desideri ed emozioni e il lavoro psicanalitico consiste nel riuscire a far riconoscere questi desideri, riuscendo a diventare un Io soddisfatto che non si lascia dominare da un Super-Io signore e padrone.

Liberarsi ed elaborare il lutto

Posso aggiungere che occorrerà riconoscerlo questo super-Io Signore, anche con la S minuscola, elaborandone un lutto.

La forza di Freud sta proprio nell'aver affermato la sovranità dell'Io, che passa attraverso il tentativo di liberarsi dalle ansie e dalle paure dell'Io facendo luce attraverso le diverse istanze, tra cui dopo Io, Es e Super-Io anche la realtà del mondo circostante.

Questo tentativo di liberazione non passa più attraverso una teoria precostituita ma attraverso il lavoro psicoanalitico di ciascuno, perché l'angoscia è il prodotto fluttuante delle diverse posizioni che vengono ad assumere Es, Io e Super-io nella costituzione del soggetto.

Ansie, paure e attacchi di panico possono essere manifestazioni diverse che la psicologia non dovrebbe confondere, ma aiutare a distinguere.

Buon percorso a ciascuno!

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Scritto da

Gramaglia Dr. Giancarlo

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Commenti 1
  • Anonimo

    Io ne soffro da 33 anni, tanti psicofarmaci e psicoterapie, non ho mai dormito, aiutatemi.

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