Il copione psicologico e l'autonomia

Spesso gli individui provano la spiacevole sensazione che alcuni eventi negativi della loro vita si ripetano con una certa costanza, tanto da apparire ineluttabili.

5 OTT 2022 · Tempo di lettura: min.
Il copione psicologico e l'autonomia

Frasi tipiche in questo senso sono: "a me succede sempre che..", "il mio destino è che io..". Oppure ci si imbatte in persone ripetutamente vittime di incidenti e disavventure varie.

L'analisi transazionale spiega l'esistenza di questi eventi col concetto di "Copione" e fornisce la teoria necessaria per operare con le persone al fine di liberarle dal loro piano di vita insoddisfacente. Utilizzando opportune tecniche di lavoro sul profondo l'obiettivo è raggiungere l'autonomia, cioè liberarsi del copione e sostituirlo con un piano di vita soddisfacente.

Il copione è un adattamento e si trova nello stato dell'Io Bambino della persona, viene scritto a partire dalle transazioni tra i genitori e il bambino e la sua trama si sviluppa prima dei 6 anni. Gli autori C. Moiso e M. Novellino propongono questa definizione di copione:

"è quel piano di vita che, se insoddisfacente è basato su quelle decisioni che un individuo prende a ogni tappa del suo processo evolutivo, le quali limitano la sua consapevolezza, inibiscono la sua spontaneità, e impediscono la sua intimità rendendolo così poco flessibile e poco autonomo e che sono a loro volta basate su convinzione rigide e distorte assunte come chiusura cognitiva di una Gestalt il cui bisogno non è stato soddisfatto".

Esaminiamo la frase nel dettaglio:

  • il copione è un piano di vita: cioè disegna a grandi linee quali saranno gli eventi che l'individuo vivrà e il modo con cui il soggetto terminerà i suoi giorni;
  • basato su quelle decisioni: cioè su quelle modalità di agire scelte dal bambino a partire dalle convinzioni che ha su di sè, sugli altri e sulla qualità della vita;
  • che un individuo prende ad ogni tappa del suo processo evolutivo: per tappa del processo evolutivo intendiamo sia le tappe evolutive dell'infanzia che quelle della vita adulta. R. Erskine sottolinea come a ogni tappa del percorso di sviluppo non solo si possono prendere delle decisioni da copione cioè che deriva dagli assunti del copione, coerente con le convinzioni che lo sostengono, ma anche decisioni di copione, cioè che ne forniscano gli assunti stessi;
  • limitano la consapevolezza: vuol dire che l'individuo essendo in un copione soffre, a livello di struttura degli stati dell'io (Genitore,Adulto,Bambino) di una patologia che causa una limitazione nella consapevolezza. Ne consegue che la consapevolezza del processo interno è limitata da questo dialogo intrapsichico con conseguente difficoltà a separare l'interno dall'esterno;
  • inibiscono la spontaneità: la spontaneità è la capacità di agire sulla realtà esterna in modo pieno cioè tenendo conto dei bisogni, delle necessità, delle posizioni proprie e dell'altro, significa quindi agire tenendo conto di tutto ciò e operando tra varie alternative una scelta di cui ci si assume la responsabilità. Una persona che si trova in un copione ha inibita questa spontaneità proprio perchè per far funzionare il suo copione deve distorcere i dati di realtà ingigandendo o svalutando sia i suoi bisogni che ciò che percepisce nell'altro;
  • impediscono l'intimità: una persona che è in un copione avrà la necessità di mostrare all'altro e di ricercare nell'altro solo quei dati che siano coerenti col proprio quadro di riferimento rigido e distorto, il che è l 'opposto dell'intimità intesa come disponibilità ad esprimere apertamente le proprie emozioni i propri bisogni e le proprie opinioni in un rapporto di comunione con l'altro;
  • poco flessibile e poco autonomo: la persona non avendo la capacità di scegliere tra tutte le opzioni,è limitata dal copione sceglierà in quella gamma ristretta di alternative che le consentono di restare nel copione stesso, poco autonomo significa farsi dominare dalle situazioni piuttosto che dominarle. per autonomia si intende il recupero e l'uso delle tre caratteristiche principali dell'essere umano, cioè la consapevolezza, la spontaneità e l'intimità;
  • basate su convinzioni rigide e distorte: si tratta di quelle opinioni si di sè, sul proprio valore, sul proprio destino, sugli altri e sulla qualità della vita che il bambino si forma nel momento in cui un suo bisogno entra in conflitto con l'ambiente o con altre pulsioni interne. Queste convinzioni formano il substrato del copione giustificano la scelta delle decisioni operative che il soggetto evidenzierà poi "nel mettere in scena" il suo copione;
  • assunte come chiusura di una Gestalt il cui bisogno non è stato soddisfatto: si tratta del nucleo centrale da cui origina il copione.

Per Gestalt intendiamo una relazione dinamica tra una persona ed un'altra o un oggetto e una situazione. Tale relazione è sostenuta da un bisogno e perché sia chiusa è necessario che il bisogno sia soddisfatto. Nel caso che il bisogno espresso dal bambino non venga soddisfatto (o che egli percepisce come non soddisfatto) il bambino stesso opererà una "chiusura cognitiva" della Gestalt cioè si creerà dei motivi (convinzioni di copione) che spiegano perchè il suo bisogno non è stato soddisfatto e così facendo reprime il bisogno e il sentimento connesso al non soddisfacimento di esso.

 

PUBBLICITÀ

Scritto da

Dott.ssa Monia Colantonio

Bibliografia

Dal libro: "Stati dell'Io" di C.Moiso, M.Novellino 1982, Ed. astrolabio.

Lascia un commento

PUBBLICITÀ

ultimi articoli su psicoterapia

PUBBLICITÀ