I tanti sé nella relazione

L’inizio di una relazione è un tempo magico di meravigliosi sentimenti e di eccitazione, dove le possibilità sembrano infinite.

15 GIU 2021 · Tempo di lettura: min.
I tanti sé nella relazione

Ognuno di noi è costituito da numerosi aspetti, o , che possono essere i più diversi: protettivi o aggressivi, responsabili o irresponsabili, altruisti o bisognosi, generosi o avidi, portati a controllare o subire, autonomi o indipendenti, sicuri di sé o fragili, incoraggianti o giudicanti, affidabili o inaffidabili…ci sono tutte le possibilità e tutte sono in ognuno di noi.

Ciascuno di questi sé è una persona reale che vive all'interno di noi, con la sua storia personale, il suo modo di guardare la vita e di vivere il mondo. Quando due persone entrano in rapporto, in realtà si tratta di due famiglie numerose che cercano di entrare in comunicazione: queste due famiglie interiori sono composte dagli aspetti che costituiscono la personalità di ciascuno di noi.

L'inizio di una relazione è un tempo magico di meravigliosi sentimenti e di eccitazione, dove le possibilità sembrano infinite. Il dono che ci offre la relazione è il dono di questi sé e la relazione costituisce un viaggio, un'esplorazione nelle profondità del nostro essere; ci offre l'occasione di guardare in noi stessi e di fare la conoscenza di quegli aspetti diversi che compongono la nostra famiglia interiore. Quando cominciamo a diventare consapevoli che dentro di noi ci sono molti sé, tanti aspetti delle nostre relazioni diventano più chiari. Se invece ignoriamo questa realtà, facilmente ci sentiamo feriti, confusi e maltrattati dai nostri partner.

Quale meraviglioso dono di energie ci viene offerto dalla persona amata!

Questo dono ci arriva in due modi. Il primo è la liberazione naturale di un certo numero di sé rinnegati. Il secondo modo attraverso il quale abbiamo accesso a nuovi sé comincia con il meccanismo psicologico della proiezione. Noi proiettiamo sull'altra persona qualità che possono o meno appartenergli. Al momento iniziale dell'amore, queste proiezioni sono tutte positive: la persona cara rappresenta in gran parte quello che noi vogliamo essere. Il fatto di vedere queste qualità nell'altra persona, attiva i nostri sé interiori che corrispondono alle relative caratteristiche - come se si stabilisse una risonanza energetica e le due energie si sincronizzassero.

Inizialmente, noi ignoriamo che vi è in noi il sé corrispondente: possiamo ad esempio considerarci semplici e vedere l'altro come saggio; sentirci paurosi e pensare che l'altro sia coraggioso; sentirci normali e vedere l'altro romantico e creativo. Cosa accade a questa meravigliosa relazione, che all'improvviso fa svanire l'intimità e la comprensione? La nota dominante passa da un ottimismo pieno di grazia alla delusione, alla disperazione e alla sfiducia verso tutte le relazioni.

Le dinamiche di vincolo

Una dinamica di vincolo nella relazione si definisce come l'attivazione di interazioni genitore/figlio tra due persone, o in altri termini, il fissarsi dei sé infantili di un o dei due sui sé genitoriali dell'altro. Ad esempio, il sé madre di una donna può legarsi al sé figlio di un uomo, oppure il sé padre di un uomo può fissarsi sul sé figlia di una donna. Queste dinamiche si attivano nelle relazioni di coppia, sia etero che omosessuali, nelle relazioni famigliari, nelle amicizie, al lavoro; in breve ogni volta che due o più persone interagiscono.

Questo processo è molto simile a quello che si stabilisce tra un bambino e i suoi genitori. È un processo naturale, istintivo e inconscio. È il modo attraverso il quale possiamo offrire e ricevere nutrimento psicologico. Le dinamiche di vincolo che abbiamo stabilito nella prima infanzia ci accompagnano per tutta la vita; costituiscono il nostro primo modo di creare contatto con gli altri e sono un processo perfettamente normale che va e viene costantemente in tutte le relazioni.

Quando funzionano in modo positivo, tendono a non porre alcun problema. Le dinamiche di vincolo si manifestano generalmente alla nostra attenzione quando le cose cominciano a deteriorarsi, a frantumarsi. A mano a mano che si diventa più consapevoli nella propria vita personale, vivere queste dinamiche a tempo pieno diventa sempre meno accettabile. L'apparizione di problemi nella relazione, dà fuoco generalmente agli aspetti negativi della dinamica di vincolo: una volta che il fuoco si è acceso, c'è in genere un carburante che mantiene costante l'intensità emotiva.

Lasciare andare

Per la maggior parte, noi siamo inclini a proteggere le nostre relazioni ad ogni costo. Una volta che i nostri sé sentono di aver trovato un porto sicuro, vogliono che restiamo, essi non hanno alcuna voglia di ripartire verso nuovi viaggi in acque sconosciute. Forse la parte più difficile in ogni relazione è il processo di "lasciare andare". Quando noi "lasciamo la presa", accettiamo la realtà che la nostra relazione non può essere controllata e che possono esserci delle sorprese, siamo in grado di comunicare più liberamente e in modo più completo. Possiamo allora notare delle possibilità che prima non esistevano, le nostre vite diventano più spontanee e troviamo soluzioni più creative ai problemi. Accanirsi a voler far funzionare una relazione, anziché abbandonarsi alla fiducia che funzionerà se è giusta, può portare molto danno a tutti gli interessati. Essere troppo attaccati a una particolare relazione, troppo preoccupati di perderla ci spinge spesso a piegarci ad ogni sorta di auto-mutilazioni psichiche per assicurarci la sua continuazione.

Invece, se ci abbandoniamo al processo della relazione, possiamo essere sicuri che, se noi siamo pienamente noi stessi, la relazione fiorirà se è appropriata oppure, se non lo è, finirà in modo naturale. Vi sono momenti in cui si può sentire che la relazione ha bisogno di una nuova direzione, che la forma attuale deve essere lasciata andare: allora può essere utile togliersi le fedi (o, se non si portano, ognuno può prendere un oggetto che ha speciale significato), seppellirlo nella terra per tre giorni e poi recuperarle e rinnovare l'intento, con la richiesta di essere guidati sul nuovo cammino.

Esercizio

Qual è la tua esperienza ora? Dove sei tu ora nella tua esperienza di amare e di essere amato?

Affrontare questa domanda in modo deciso può aiutarti a riformare ciò che stai facendo e può meglio prolungare la vita del tuo amore. Se metti in parole sia le tue domande che le risposte, il tuo partner può vedere che cosa ti sta accadendo.

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Scritto da

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Bibliografia

  • "Tu & Io Incontro, scontro e crescita nelle relazioni". Hal Stone-Sidra Stone
  • "La coppia viva". Hal Stone- Sidra stone
  • "In famiglia come va? Vivere le relazioni in modo significativo" Virginia Satir

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