Chi sono

Sono la dott.ssa Claudia Grieco, iscritta all’Ordine degli Psicologi del Veneto con il n. 7173.
Sono Psicologa Clinica e Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale e mi occupo di psicoterapia individuale dell’adulto.

La mia passione per la psicologia e per la comprensione della mente è nata all’età di 12 anni, quando ho deciso che la mia strada sarebbe stata quella dell’ascolto e dell’aiuto attraverso il dialogo e la relazione.

Mi ritengo una professionista sensibile, empatica, accogliente e attenta all’altro e ho sempre intrapreso e portato avanti lo studio della psicologia con grande diligenza e ardore, caratteristiche che quotidianamente guidano la mia professione e il costante aggiornamento.

Mi sono laureata in Psicologia Clinica con il massimo dei voti all’Università degli Studi di Padova e mi sono specializzata con lode in psicoterapia cognitivo-comportamentale presso l’Associazione di Psicologia Cognitiva di Verona.

Le mie esperienze formative e lavorative si sono svolte sempre all'interno di contesti clinici, come la Casa di Cura Privata "Villa Margherita", nel Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura dell'Ospedale di Vicenza, presso i Centri di Salute Mentale di Vicenza e di Schio e nell’ambito della Riabilitazione Psichiatrica del Dipartimento di Salute Mentale di Vicenza.

Attualmente svolgo l’attività di libera professionista presso il mio studio di Cresole di Caldogno, alle porte di Vicenza.

Di cosa mi occupo

ANSIA GENERALIZZATA E DISTURBI PSICOSOMATICI

La caratteristica principale del disturbo d’ansia generalizzato è uno stato continuo e persistente di preoccupazione per diversi eventi, che risulta eccessivo in intensità, durata o frequenza rispetto alle reali circostanze. L’ansia viene definita “Generalizzata” poiché non è circoscritta a determinate situazioni ma, al contrario, riguarda numerosi eventi e situazioni.

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DISTURBO DI PANICO e FOBIE SPECIFICHE

L’attacco di panico consiste in un brusco aumento dell’intensità della paura/ansia, la quale raggiunge un picco molto alto in un breve lasso di tempo, durante il quale si possono manifestare una serie di sintomi (meglio elencati nella parte di approfondimento per ogni disturbo). L’attacco di panico, dunque, è la forma più acuta e intensa dell’ansia.

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ANSIA SOCIALE e PROBLEMATICHE RELAZIONALI

La fobia sociale o Disturbo d’Ansia Sociale è un disturbo d’ansia, in cui la paura caratteristica consiste nel credere di essere osservati e giudicati negativamente in situazioni sociali o durante lo svolgimento di un’attività in pubblico. Ciò che principalmente si teme è il giudizio negativo degli altri.

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DISTURBO OSSESSIVO-COMPULSIVO E DUBBIO PATOLOGICO

Il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) è caratterizzato dalla presenza di ossessioni e/o compulsioni. Le ossessioni sono pensieri o immagini, ricorrenti e persistenti, vissuti dall’individuo come intrusivi e indesiderati, in quanto al di fuori del suo controllo e ingiustificati o del tutto irrazionali. Le compulsioni, o “rituali”, sono comportamenti ripetitivi o rituali mentali messi in atto proprio per ridurre l’ansia e il disagio connessi alle ossessioni o per prevenire situazioni temute.

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DEPRESSIONE, STATI DI TRISTEZZA E DEMOTIVAZIONE

La depressione è un disturbo dell’umore che colpisce la capacità delle persone di pensare in modo lucido e realistico, mina la motivazione all’azione, altera le funzioni corporee quali, ad esempio, appetito e sonno e fa sentire chi ne è affetto nel mezzo di una terribile sofferenza. Generalmente chi ne soffre vive in una condizione di costante malumore, con pensieri negativi e pessimisti circa se stesso e il proprio futuro e intensi stati di insoddisfazione e tristezza.

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DISTURBO EVITANTE DI PERSONALITÀ

Il disturbo evitante di personalità è caratterizzato dalla convinzione radicata della persona di valere poco; ciò porta a sentire un profondo senso di inadeguatezza nella vita di relazione, con un enorme timore delle critiche e della disapprovazione altrui.

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DISTURBO DIPENDENTE DI PERSONALITÀ E DIPENDENZA AFFETTIVA

Il disturbo dipendente di personalità è caratterizzato dalla vitale necessità di avere e mantenere rapporti personali che danno all’individuo la sensazione di non essere mai solo.
Tipicamente i soggetti che presentano questo disturbo hanno l’idea di essere incapaci di affrontare gli eventi della vita e si sentono smarriti, vuoti e inutili senza la presenza di una persona al loro fianco.

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DISTURBO OSSESSIVO-COMPULSIVO DI PERSONALITÀ

Il disturbo ossessivo-compulsivo di personalità è un caratterizzato da preoccupazione per l’ordine e per le regole, perfezionismo, difficoltà a portare a termine i propri compiti, riluttanza a delegare e a cooperare, testardaggine, rigidità su questioni di etica e di moralità, difficoltà a manifestare le proprie emozioni, bisogno di controllo nel lavoro e nelle relazioni interpersonali.

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DISTURBO PARANOIDE DI PERSONALITÀ

Il disturbo paranoide di personalità è caratterizzato dalla tendenza, persistente e ingiustificata, a percepire e interpretare le intenzioni, le parole e le azioni degli altri come malevole, umilianti o minacciose. Il mondo è vissuto come ostile e guardato sempre, nei contesti più vari, con diffidenza e sospettosità, con conseguente “obbligatoria predilezione” per uno stile di vita solitario.

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DISTURBO DI DEPERSONALIZZAZIONE e DEREALIZZAZIONE

Con il termine depersonalizzazione si descrivono quelle esperienze di irrealtà, distacco, o sensazione di essere un osservatore esterno rispetto al proprio corpo o ai propri pensieri, sentimenti, sensazioni, azioni. Per derealizzazione si intendono quelle esperienze di irrealtà o di distacco rispetto a un ambiente (ad esempio, persone o oggetti sono vissuti come irreali, onirici, senza vita o visivamente distorti).

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DISTURBO DA ALIMENTAZIONE INCONTROLLATA

Il disturbo da alimentazione incontrollata, generalmente noto come binge eating disorder (BED), è un disturbo dell’alimentazione caratterizzato da ricorrenti episodi di abbuffate, almeno una volta a settimana per tre mesi.   Le persone che soffrono di questo disturbo si abbuffano, ma non usano in modo regolare comportamenti di compenso come nella bulimia nervosa.

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DISTURBO BIPOLARE e CICLOTIMIA

Il disturbo bipolare è caratterizzato da oscillazioni insolite del tono dell’umore - alternanza di stati depressivi e maniacali (o ipomaniacali) - e della capacità di funzionamento della persona.

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La psicoterapia

La psicoterapia cognitivo comportamentale (TCC) o in inglese Cognitive Behavioural Therapy (CBT) è la più moderna, efficace e scientificamente supportata forma di terapia psicologica.

Tale orientamento raggruppa al suo interno molteplici teorie, modelli di funzionamento psicopatologico, protocolli e tecniche di trattamento. In termini generali, la psicoterapia cognitiva e comportamentale spiega il disagio emotivo attraverso una complessa relazione tra pensieri, emozioni e comportamenti.
Ognuno di noi ha modalità tipiche di pensare e agire che possono produrre malessere e questi sono il bersaglio della psicoterapia cognitivo comportamentale.

Come funziona la terapia cognitivo comportamentale

La psicoterapia cognitivo comportamentale prevede anzitutto che vi sia una definizione chiara, concreta e condivisa con il paziente degli scopi della terapia. Gli obiettivi della terapia vengono definiti in modo collaborativo tra paziente e psicoterapeuta, in funzione della diagnosi e concordando con il paziente stesso un piano di trattamento. E’ nella buona prassi che il terapeuta valuti in modo oggettivo (anche attraverso test e questionari) i cambiamenti sintomatologici e l’andamento rispetto agli scopi definiti nel corso della psicoterapia.
Dopo aver definito nello specifico (e in modo concreto e condiviso) gli obiettivi del trattamento, lo psicoterapeuta e il paziente collaborano entrambi attivamente sia per identificare pensieri, emozioni e comportamenti che entrano in gioco nelle situazioni di malessere sia per modificare abitudini di pensiero e di comportamento disfunzionali e per regolare in maniera più efficace le proprie emozioni.
Il paziente viene chiamato ad agire attivamente nel corso della terapia, ad esempio identificando i propri pensieri ed emozioni, essendo stimolato a formulare pensieri e credenze alternative, sperimentandosi in repertori di comportamenti differenti, praticando diverse tecniche per facilitare la regolazione emotiva, sia in seduta sia a casa nel corso della settimana. In tal senso, la terapia cognitivo comportamentale implica la prescrizione di “compiti a casa” o homework, allo scopo di promuovere e generalizzare modalità di riconoscimento e regolazione delle emozioni, dei pensieri e dei comportamenti acquisiti in seduta.

La psicoterapia cognitivo comportamentale lavora sul “qui ed ora” in termini di funzionamento del paziente, indagando e lavorando su emozioni, pensieri e comportamenti del presente, che emergono nella quotidianità della vita di ciascuna persona. Tuttavia risulta importante anche l’indagine del “passato” per comprendere in che modo il paziente ha co-costruito e in qualche misura “appreso” nelle proprie relazioni, determinati schemi, credenze su di sè, sugli altri e sul mondo.

Nel corso degli anni, a partire dai suoi albori, il panorama della psicoterapia cognitivo comportamentale si è arricchito di diversi modelli, tra cui la terapia metacognitiva interpersonale, la Acceptance Commitment Therapy (ACT), la Mindfulness, la terapia dialettico-comportamentale, la prospettiva cognitivo-evoluzionista di Giovanni Liotti, la Schema Therapy di Young, etc.

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