Studio di Psicologia
a Cesena


Quando Chiedere Aiuto

La sofferenza psichica è un campanello d’allarme capace di assumere diverse forme, sempre mutevoli rispetto al contesto socio-culturale di riferimento. Può essere passeggera, palesarsi tramite uno stato d’animo pervasivo (tristezza, angoscia, euforia esagerata, ecc.) oppure cristallizzarsi in un sintomo specifico. Certe situazioni, riconducibili a un qualche tipo di lutto (la perdita di una persona cara, di un amore, del lavoro) o di cambiamento radicale, sono in grado di generare afflizioni durature, che in alcuni casi necessitano dell’intervento di uno specialista.

“La psicoanalisi è un’opportunità, un’opportunità di ripartire.”

J. Lacan

Il Sintomo

Per migliorare la qualità di vita, e ripristinare in essa un certo livello di soddisfazione, occorre comprendere la funzione del sintomo che ci accompagna, la sua insistenza e la particolare ambivalenza che nutriamo nei suoi confronti: da una parte ce ne lamentiamo incessantemente, come fosse condensata in esso la responsabilità di ogni delusione, dall’altra non riusciamo a farne a meno, concetto riassumibile in “è più forte di me, non riesco a smettere”. Insomma, l’opacità del sintomo, la spaccatura che impone tra il nostro agire e la nostra volontà, è il punto di partenza di ogni lavoro analitico.

“Per sciogliere i sintomi diventa indispensabile risalire fino alla loro origine, rinnovare il conflitto dal quale sono scaturiti e, con l’aiuto di quelle forze motrici che a suo tempo non erano disponibili, indirizzarlo verso uno sbocco diverso.”

S. Freud

Introduzione al Trattamento

Come afferma Lacan, nasciamo immersi in un “bagno di linguaggio”. Cosa significa? Che fin dall’esordio nella vita le parole degli altri (in primis le figure genitoriali o di accudimento) sono pregne di aspettative e speranze nei confronti del figlio, ne plasmano quindi in qualche modo la storia e il destino, il posto nel mondo, a discapito dell’avvenire del soggetto e del rapporto col proprio singolare desiderio. Un percorso guidato psicoanaliticamente, secondo le indicazioni di Freud e Lacan, mira a confrontare il soggetto con questa parte intima del suo essere, che agisce fuori dal controllo cosciente e produce ripetitivamente le medesime dinamiche, caratterizzate da un senso di ineluttabilità.

La psicoanalisi è un’esperienza di cura che si approccia alle personali narrazioni di ogni paziente (definito da Lacan “analizzante”, per sottolinearne il ruolo attivo nella ricerca di risposte), senza puntare all’erogazione di soluzioni preconfezionate, o alla mera demolizione del sintomo, ma all’interrogazione del suo senso nascosto, “rimosso”, fino allo scioglimento dei nodi in cui l’individuo è rimasto intrappolato. Questo perché eliminare il problema a prescindere dalla comprensione dell’economia psichica del paziente, con l’intento di recuperare quanto prima una presunta condizione di normalità, esporrebbe verosimilmente al rischio di ricadute o allo sviluppo di nuove forme di malessere.