Vorrei un figlio, ma lui rimanda e tergiversa sull'argomento.
Buongiorno, sono una ragazza di 30anni (li compirò tra un mese) e da circa un anno il mio desiderio di diventare madre e di avere un figlio insieme al mio compagno diventa sempre più pressante. Tutti e due abbiamo scelto una vita, diciamo, non convenzionale: viviamo in un camion. Questo incide in quanto la convivenza è molto stretta, 24h su 24h, lavoriamo anche insieme, ma nonostante questo la relazione è felice sana e stabile. E decisamente molto vissuta.Viviamo in Francia, un paese che aiuta economicamente in modo consistente chi decide di avere figli e dove è abbastanza comune crescere dei figli vivendo in camion.(tra l'altro, abbiamo numerosi amici che frequentiamo quotidianamente che hanno famiglia e vivo o come noi, felicemente devo dire) Detto questo, il mio cruccio è che il mio compagno (39anni) continua a procrastinare quando gli chiedo di avere un bambino. All'inizio della nostra relazione (conviviamo da 3anni) lui diceva che non aveva nessuna intenzione di avere dei figli, li vedeva solo come una scocciatura, mentre io gli ho sempre detto che prima o poi, se avessi trovato la persona giusta, ne avrei voluto uno. Da circa un anno è cresciuta in me la voglia di avere un figlio con lui, mi sembra l'evoluzione più fluida e naturale della nostra relazione. quando glie ne ho parlato direttamente dicendogli "amore, lo facciamo un bambino? Io ne avrei voglia" lui ha detto che si era accorto di questo mio desiderio ma ora non gli sembra il momento, che magari potremmo riparlarne quando prenderemo un camion più grande... Va bene, è un giusto ragionamento e soprattutto non ha detto di no come credevo, ho pensato. Però non riesco ad approfondire il discorso. Lui l'ha chiusa lì, quando gli ho fatto notare che se si vuole iniziare un progetto bisogna mettersi nelle condizioni di attuarlo, non basta parlarne, lui ha divagato. Insomma, l'impressione è quella che voglia rimandare ad un momento indefinito. La cosa che più mi ha ferito è stata la sua noncuranza nell'approfondire il discorso. Sul perché voglio un figlio, o sui nostri sentimenti a riguardo. Insomma, è come se il discorso fosse stato: "vorrei comprare una TV più grande, che ne dici?" "Rimandiamo a quando avremo un po' più di soldi, per ora va bene quella che abbiamo". Dovrei insistere sull'argomento? O dargli il tempo che me ne parli lui? Oppure iniziare io la parte pratica per prendere questo camion più grande, in modo da spronarlo? Io posso indovinare le sue paure sull'argomento,non solo i timori legati ai problemi pratici, ma non accetto di essere trattata come se questo fosse un mio capriccio. Credo sia una cosa da approfondire, ma non per convincerlo nel caso non fosse d'açcordo, ma per dargli il mio punto di vista positivo sull'argomento e per ascoltare come la pensa lui.... Insomma, la risposta che mi ha dato e il suo evitare l'argomento da allora mi sa tanto di paraculata (scusate la parola), ecco. Io posso armarmi di pazienza e dolcezza infinita, ma come parlare a chi non vuol ascoltare?