Vorrei un consiglio da un'esperto del campo psicoterapeutico.
Buonasera,
Spero di ricevere una risposta e mi scuso per l'eventuale disturbo. Sono una ragazza di 22 anni iscritta con tanta gratitudine in università. Studio scienze della formazione e dell'educazione. La gente mi vede come una ragazza estremamente educata e dolce. Ammetto con tanta umiltà di esserlo, almeno ci provo anche se non è facile accettare ciò che sono. A volte, mi vergogno perchè mi scuso di ogni cosa e non riesco a non offrire agli altri un' immagine dolce e sensibile. Vorrei essere più forte e sentirmi meno in colpa anche di provare sensazioni diverse. Non ho mai vissuto una storia con qualcuno proprio per il mio senso di inadeguatezza. Qualche anno fa, ho conosciuto un ragazzo ad un corso di volontariato. Mi colpì subito il suo animo gentile ed educato. A volte, penso di avere un dono: leggere dentro le persone...può sembrare strano ma mi considero una persona molto profonda e per questo, molto diversa. Cercai di costruire una relazione amicale con questo ragazzo seppur con tanta meraviglia, perchè difficilmente metto in gioco la mia persona. Mi sentì davvero fiduciosa di poter parlargli di molte cose seppur di difficile comprensione per lui. Uscimmo un paio di volte e mi propose di uscire con lui e altri suoi amici ma alla fine non fu così. Io gli presentai alcuni miei colleghi dell'università e lui fece amicizia con molta rapidità. Dopo quest'ultimo incontro non l'ho piu visto se non in treno ma lui fece finta di non vedermi e mi disse tempo fa che io "sono troppo per lui, troppo in avanti". Per tutto questo tempo, ho cercato di convincermi che lui fosse troppo simile a me e alle mie insicurezze. Durante un nostro scambio di opinioni, gli consigliai di essere meno timido, più spigliato perchè io vedo spesso molto potenziale negli altri, vedo molta superiorità ed io come al solito, affogo nella mia inferiorità spregiudicata e insensata. Lui si offese un pò anche perchè io non sono da meno e tendo spesso ad idealizzare le persone secondo la mia immaginazione e i miei gusti. Io credo ancora che un minimo interessamento per me ci sia ancora ma nè io, nè lui riserviamo il giusto coraggio.
Ho trascorso sileziosamente del tempo a piangere e ad immaginare un futuro assieme a lui e a nessun'altro. Non ho più un suo contatto e questo mi ferisce molto perchè penso che non debba cercare l'amore. Sono una persona credente e non amo condividere i social. Questa situazione mi ha davero ferita perchè vorrei sentirmi amata e accettata anche da un'altra metà. Tutti mi amano per quella che sono, per il mio essere ingenuo. Ho acquisito una grande maturità e consapevolezza del mio corpo e delle mie sensazioni e nulla mi renderebbe più felice nel vedere gli altri felici e spero di sentirmi meno ferita e amata...Ho sempre pensato che una donna per sentirsi completa, debba amare un uomo. Ora, non penso più questo con mia grande soddisfazione. A me interessa amare chi deciderà di camminare in questo mio percorso, sentirmi a mio agio e cercare in qualche modo di donarmi con umiltà e amore...
Mi scuso per essermi dilungata così tanto e spero di diventare più forte e fiera di me e di quello che sono. Se sono questa, lo devo alla mia famiglia e a chi ogni giorno ripaga il mio amore. Non sono nè filantropa o buonista, credo nella forza dell'empatia.
Cordialmente
Francesca