Vorrei iniziare un percorso di terapia psicologica

Inviata da Andre · 13 gen 2025 Autorealizzazione e orientamento personale

Salve mi chiamo Andrea, ho 21 anni e penso di soffrire di depressione.
Mi scuso innanzitutto per la lunghezza del messaggio, ma forse tutto ciò può essere utile per la domanda che vi voglio porre ovvero: vorrei iniziare la terapia, da quale psicologo devo andare di preciso?

Sono certo che il mio malessere abbia avuto inizio quando avevo 15/16anni, quando ho dovuto affrontare determinate situazioni familiari (divorzio, dove entrambi i genitori hanno sfogato tutte le loro emozioni che fossero paure, rabbia o altro su di me come fossi in un certo senso il loro "psicologo"), relazionali e di fiducia in me stesso.

Mi sentii abbandonato a me stesso, e queste esperienze mi suggerirono l'idea di affrontare la vita distaccandomi da tutto, da qualsiasi componente emotiva che fa parte di una sana relazione (proprio in quel periodo in filosofia studiavo l'atarassia e beh, sembrerà assurdo ma proprio quell'argomento mi suggerì tutto ciò).
Col tempo capì che non poteva essere la soluzione, e arrivai alla maturità scolastica a 18 anni avendo superato i problemi di autostima che mi affliggevano tant'è che feci un buon esame e riuscii addirittura ad entrare a Medicina (scelta di cui ero e rimango fortemente convinto). Capii che c'è bisogno di complicità emotiva nelle relazioni, che siano queste sentimentali o di amicizia.

Adesso sono 3 anni e mezzo che vivo da solo da fuorisede, lontano da una famiglia che ha trovato una situazione di stabilità ma in cui non riesco a vedere nient'altro che tristezza e solitudine, il che mi rattrista molto.

In questo periodo ho instaurato rapporti con un gruppetto di miei colleghi, ma per vari motivi non è stato possibile coltivare queste relazioni e renderle qualcosa di più.
Proprio per questo motivo questi anni li ho passati per la maggior parte del tempo da solo in casa, uscendo poco e avendo poche occasioni di svago soffrendo molto la solitudine. Ho avuto modo di riflettere sulle amicizie "di una vita", e ho iniziato a credere che queste siano basate da sempre più sull'esserci nei momenti di difficoltà che nei momenti di felicità/divertimento. Ora con loro ho pochi rapporti, ciò è dovuto al fatto che giustamente ognuno si è fatto una vita però quando mi capita di tornare in paese e uscire di nuovo tutti assieme sento che non abbiamo proprio più nulla da dirci.

Da giugno a ora il malessere si è amplificato, mi sono trascurato, ho preso peso e mi sento perennemente annoiato da tutto, che sia in quelle rare situazioni di gruppo in cui si esce assieme (poche volte dato il fatto che passo quasi tutto l'anno a casa da solo fuorisede) o che sia in famiglia quelle poche volte che torno a casa dalla città studi.
Mi sento molto male e tremendamente solo, quasi abbandonato da tutti.

Mi scuso ancora per la lunghezza del messaggio e ringrazio in anticipo chi mi darà risposta.

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Miglior risposta 14 GEN 2025

Ciao Andrea, grazie per aver condiviso la tua storia. Mi dispiace sentire quanto stai soffrendo. Quello che descrivi sembra un quadro di solitudine, tristezza e difficoltà nelle relazioni, che può effettivamente essere un segno di depressione. La tua esperienza, segnata da eventi familiari complessi e da una sorta di distacco emotivo, ha probabilmente avuto un impatto profondo sulla tua capacità di relazionarti con gli altri e di vivere appieno le tue emozioni. Per quanto riguarda la tua domanda sulla terapia, se pensi di soffrire di depressione, il passo iniziale più importante è cercare un professionista che possa aiutarti a comprendere meglio ciò che stai vivendo. La scelta dipende molto dalla tua situazione e dalle tue preferenze personali ma è fondamentale che tu abbia una buona connessione con il professionista che scegli. L’importante è che tu ti senta ascoltato, compreso e in grado di esprimere liberamente te stesso. A volte il rapporto di fiducia che si crea con il terapeuta è ciò che rende davvero efficace il percorso, indipendentemente dall’approccio utilizzato. Infine, è importante che tu sappia che il percorso di cura è un processo graduale. Non esiste una “soluzione rapida”, ma il fatto che tu stia cercando aiuto è già un primo passo fondamentale. Cerca di non rimanere isolato, e se possibile, parla con qualcuno di fiducia, come un amico o un familiare, mentre intraprendi questo percorso. Ogni passo che fai verso la comprensione e il miglioramento della tua salute mentale è un segno positivo. Se hai domande o dubbi, sono a disposizione per aiutarti a chiarire qualsiasi cosa o per darti ulteriori indicazioni su come intraprendere questo percorso.
Un caro saluto
Dott.ssa Velia Morati

Dott.ssa Velia Morati Psicologo a Nocera Inferiore

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9 FEB 2025

Ciao Andrea,
non ti scusare della lunghezza del tuo messaggio hai fatto benissimo a scrivere tutto ciò che sentivi e soprattutto immagino quanto non è stato facile decidere di scrivere qui.
Hai detto di aver affrontato la separazione dei tuoi genitori durante adolescenza e come non è stato facile perché sei stato spesso oggetto sul quale i tuoi genitori riversavano la loro sfera emotiva e posso ben comprendere come per te era doppiamente doloroso dover reggere i loro equilibri psico-emotivi oltre i tuoi. Hai detto che ad oggi sono 3 anni e mezzo che vivi da solo da fuorisede, lontano dalla tua famiglia che ha trovato una situazione di stabilità ma in cui non riesci a vedere nient'altro che tristezza e solitudine, il che Ti rattrista molto. In aggiunta in questo periodo hai instaurato rapporti con un gruppetto di tuoi colleghi, ma per vari motivi non è stato possibile coltivare queste relazioni e renderle qualcosa di più ed è normale che puoi sentirti male e/o solo come abbandonato da tutti perché purtroppo non hai vicino a te rapporti che ti danno sicurezza, presenza sui cui contare e soprattutto arricchiscono la tua sfera emotiva e sociale.
Io ti suggerisco di iniziare un percorso psicologico dove la cosa fondamentale è riuscire a mettere te stesso al centro del tuo percorso e come obiettivo per il tuo futuro, ritrovare te stesso, esprimere la tua sfera emotiva, accrescere la tua autostima ma soprattutto andare ad affrontare tutti quegli aspetti soprattutto inconsci che vanno ad influenzare la modalità con cui vivi i rapporti interpersonali specialmente con la tua famiglia e che possono essere alla base del tuo stato di ANEDONIA. Attraverso un percorso psicologico hai modo di ripartire da te stesso, di acquisire nuove consapevolezze e soprattutto ritrovare il tuo benessere psicofisico ed emotivo.
Per qualsiasi cosa scrivimi senza problemi, resto a tua completa disposizione.
Io lavoro a Roma sia in modalità classica in studio ogni mercoledi sia modalità online dal lunedi al venerdi. Prima consulenza sempre gratuita.
Spero che tu decida di iniziare al più presto un percorso psicologico e che attraverso tu possa ritrovare te stesso e superare la tua sofferenza.
Un caro saluto,
Dott.ssa Ilardi Chiara

Chiara Ilardi Psicologo a Roma

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9 FEB 2025

Buongiorno Andre, hai una grande consapevolezza di te e di ciò che i ha portato lì dove sei. Non è l'approccio in sé che fa la differenza ma la qualità della relazione terapeutica che si instaura tra paziente e professionista. Ti è chiaro che la solitudine ti sa facendo male: prova a sentire cosa adesso o in passato ti appassiona/appassionava. Frequenta dei gruppi, sicuramente ci saranno delle attività interessanti dove stai, vai a informagiovani (o non so come si chiama da te), ci saranno in facoltà e dove abiti sicuramente delle aule studio dove oltre a studiare puoi conoscere colleghi, persone della tua età.
Per il tuo percorso di psicoterapia, che sia online o in presenza, scegli chi ti risuona di più.

Se hai piacere ci sono.

Michela Romano
psicologa psicoterapeuta

Dr.ssa Michela Romano Psicologo a Santorso

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2 FEB 2025

Buongiorno Andrea,

Dal suo racconto emerge un forte stato di angoscia che, da quanto riferito, risale al periodo dell'adolescenza a seguito del divorzio dei genitori e protratto fino all'età attuale, 21 anni.
Al fine di poter migliorare la sua qualità di vita sia intrapersonale sia interpersonale le consiglio di chiedere sostegno ad un terapeuta in modo da capire e gestire insieme i suoi disagi.
Resto a disposizione per qualsiasi integrazione e/o chiarimento.
Dott.ssa Federica Zunino

Dott.ssa Federica Zunino Psicologo a Celle Ligure

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29 GEN 2025

Buongiorno gentile Andre, innanzitutto voglio dirle che ha fatto bene a scrivere questo messaggio. Parlare del proprio malessere non è mai semplice, e il fatto che stia cercando un aiuto professionale dimostra già una consapevolezza importante: sta riconoscendo il suo stato d’animo e sta prendendo in considerazione la possibilità di affrontarlo. Questo è un primo passo fondamentale.

Da quello che racconta, emerge un senso profondo di solitudine e di disconnessione, non solo dagli altri, ma anche da se stesso. La sua storia parla di momenti difficili in famiglia, di un’adolescenza segnata da un forte peso emotivo, di una crescita personale che l’ha portata a superare alcune difficoltà, ma anche di una fatica che si è ripresentata nel tempo, in modo più sottile e pervasivo. La solitudine che descrive sembra essere diventata una costante, e il fatto che tutto le sembri noioso e privo di significato potrebbe essere un segnale di un umore depresso che merita di essere affrontato.

Per quanto riguarda la sua domanda su quale professionista consultare, le consiglierei di rivolgersi a uno psicologo psicoterapeuta. Idealmente, qualcuno con esperienza nel trattamento della depressione e delle difficoltà relazionali. Potrebbe considerare un professionista che adotti un approccio cognitivo-comportamentale se vuole lavorare su pensieri e schemi mentali che contribuiscono al suo stato d’animo, oppure un terapeuta di orientamento psicodinamico se sente il bisogno di esplorare più a fondo il suo passato e le sue emozioni. L’importante è iniziare, perché il primo passo è quello che fa la differenza.

Non è solo in questo. Il senso di smarrimento che prova, la difficoltà nel costruire relazioni profonde, il sentirsi bloccato e senza energia sono esperienze reali e comprensibili, ma non sono la sua condizione definitiva. Con il giusto supporto potrà comprendere meglio cosa sta vivendo, trovare strategie per affrontarlo e, soprattutto, ricostruire un senso di connessione con se stesso e con gli altri.

Se ha la possibilità, inizi a cercare un terapeuta nella sua città o valuti la possibilità di una consulenza online se le è più comodo. Non esiti a chiedere aiuto. C'è una strada per uscire da questo stato d’animo, e non deve percorrerla da solo.

Dott. Luca Vocino

Dott. Luca Vocino Psicologo a Bergamo

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29 GEN 2025

Buongiorno Andrea e ben arrivato :) al punto in cui ha deciso di prendersi cura di sé. Il suo racconto pur se articolato andrà approfondito in uno spazio di terapia personale. Mi sento di rimandarle che il suo passo è un dono che fa a se stesso.
Come scegliere il proprio terapeuta? Dal mio punto di vista è importante ascoltarsi e chiedersi di cosa si ha bisogno. Lei racconta che il suo malessere e disagio, con conseguente flessione del tono dell'umore, abbia avuto inizio in famiglia, nelle relazioni famigliari che hanno inciso sul suo modo di porsi con se stesso e con gli altri. La relazione sembra essere la sua causa (famiglia), la sua paura (sentirsi sbagliato o non in grado) e il suo sintomo (con il ritiro). La sua scelta potrà essere tra quanti sentirà, in prima battuta, complici emotivamente (...) e poi l'alleanza terapeutica potrà supportarla in questo momento difficile, di sofferenza e di fatica. Un caro saluto, Maria dr. Zaupa

Dottoressa Maria Zaupa Psicologo a Vicenza

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27 GEN 2025

Buongiorno Andrea,
grazie per la tua condivisione.
Il malessere che senti e la sofferenza che stai contattando è un segnale dentro te che ti muove nel chiedere aiuto , e credo che sia già un primo passo per iniziare un percorso di crescita personale.
Spesso il percorso psicoterapeutico nasce come un esigenza per alleviare dolore e sofferenza, e non è immediato , lavorando su di se e sulle proprie esperienze di vita si possono aprire tante nuove e opportunità nella scoperta di se e di risorse che muovono un. intento più evolutivo .
Questo per dirti che spesso non sempre è ovvio ricercare un unica risposta alla sofferenza e probabilmente anche nel tuo caso , per quanto da come scrivi sembri consapevoli di alcuni eventi della tua vita risalenti a qualche tempo prima di oggi.
Sarebbe opportuno indagare cosa è accaduto nel dettaglio nei tuoi anni passati e che risorse ora hai per affrontare il tutto per comprendere come meglio un percorso terapeutico possa costruirsi ad hoc per te .
Disponibile per ulteriori approfondimenti e e richieste, anche online.
Cordialmente .
dr.ssa Alessandra Petrachi






Dott.ssa Alessandra Petrachi Psicologo a Rimini

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26 GEN 2025

Salve Andre, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice Psicologo a Roma

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24 GEN 2025

Buongiorno Andre,

dal suo messaggio emergono molti spunti per una psicoterapia,
si prenda uno spazio ed investa su se stesso
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti
Cordiali saluti
Alice Noseda

Dott.ssa Alice Noseda Psicologo a Lecco

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23 GEN 2025

Ciao Andre, immagino non sia stato semplice condensare in questo messaggio il lato più emotivo ed emozionale del tuo vissuto finora. Intuisco una forte autoriflessione in te che ti sta portando a cercare le risposte alle tante domande che si leggono tra le righe. Certamente l'aver vissuto esperienze familiari caratterizzate da dinamiche disfunzionali, nelle quali ti era stato designato il ruolo di contenitore, ti ha, paradossalmente, svuotato e ora questo svuotamento preme per cercare una sua spiegazione, nonché liberazione. Se stai valutando un percorso in modalità online, ti invito a contattarmi per poi sentirci telefonicamente.
Ti auguro in ogni caso uno spazio accogliente e nel quale poter liberare tutto il tuo sentire.
Un saluto

Dott.ssa Mara Iannone

Dott.ssa Mara Iannone Psicologo a Napoli

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22 GEN 2025

Buongiorno, immagino la difficoltà di vivere quello che ha vissuto. Forse certe cose le ha superate nel migliore dei modi in quel momento ma non elaborate fino in fondo, ora si trova nella vita che vorrebbe e riemerge tutto, come la tristezza. MI fa piacere voglia affrontare tutto ciò in terapia, con i suoi tempi e sue modalità e troverà il modo di elaborarlo e comprendere specificatamente quale sia il suo obiettivo. Per rispondere alla sua domanda, la scelta dello psicologo è del tutto soggettivo, dipende da diversi fattori come l'orientamento specifico, che condizioni la farebbero sentire più a suo agio e anche una buona dose di soggettività nella scelta. Non sempre è facile trovare al primo colpo lo psicologo più adeguato, ma non demorda.

Dott.ssa Erica Farolfi Psicologo a Forlì

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22 GEN 2025

Salve Andrea, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FD Logiudice

Dott. Francesco Damiano Logiudice Psicologo a Roma

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21 GEN 2025

Andrea, grazie per aver condiviso il tuo pensiero e per esserti aperto a parlare di questa tua intenzione. Decidere di iniziare un percorso di terapia è un gesto di grande coraggio e cura verso te stesso, e già solo riconoscere questa necessità è un passo importante.
La terapia psicologica può offrire uno spazio sicuro e accogliente dove esplorare i tuoi pensieri, le tue emozioni e le difficoltà che senti di dover affrontare. È uno strumento prezioso non solo per superare momenti di sofferenza, ma anche per conoscere meglio te stesso, scoprire nuove prospettive e imparare a vivere con maggiore serenità e consapevolezza.
La scelta del terapeuta in qualche modo è già l’inizio del percorso: è essenziale sentirti ascoltato, accolto e compreso e stabilire un buon rapporto di fiducia. Può essere utile esplorare il loro approccio terapeutico (ad esempio, cognitivo-comportamentale, psicodinamico, sistemico, ecc.) e valutare se risuona con il tuo modo di essere e con i tuoi obiettivi. Non aver paura di fare domande o di esplorare più opzioni fino a trovare la persona giusta per te. Trovare il terapeuta giusto è un processo, e non c’è nulla di sbagliato nel voler esplorare più opzioni prima di decidere.
Prendere questa decisione è un grande atto di amore verso te stesso, e sono certa che, passo dopo passo, potrà portarti grandi benefici. Ti auguro di trovare il percorso più adatto a te.
Giada

Giada Maria Tonelli Psicologo a Milano

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20 GEN 2025

Caro Andre,
Grazie per aver condiviso così tanto della tua storia personale.

Credo che tu non ti debba scusare tanto per quanto lungo sia stato il tuo messaggio, ma credo allo stesso tempo che questo dica moltissimo di te, di quanto senti di essere troppo, quanto hai paura forse di appesantire l’altro e quanto, come hai detto tu, hai dovuto mettere da parte le tue emozioni per un lungo periodo e ciò probabilmente ti ha anche isolato dal donare a qualcun altro ciò che provavi e sentivi. Dalle righe che hai scritto sembri essere un ragazzo più maturo dell’età che hai, tanto che a tratti sono tornata su per controllare se era 21 il numero che avevo letto scritto poco fa. Penso non ci siano strategie magiche per scegliere il professionista giusto, siamo molti e per quanto tu possa appigliarti a recensioni e curriculum credo tu debba ascoltare te stesso e scegliere quel viso che ti ispira fiducia. Soltanto provando potrai capire se ti sei sentito a tuo agio e mi auguro che questa sensazione tu possa provarla, per permettere finalmente di dire a te stesso che sei degno di essere ascoltato e visto e per permettere a qualcuno di poter entrare nelle tue emozioni.

Mi auguro di averti dato in qualche modo uno spunto e qualora ne avessi bisogno sarei lieta di aiutarti. In bocca al lupo per tutto!

Dott.ssa Giorgia Tanda.

Dott.ssa Giorgia Tanda Psicologo a Roma

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19 GEN 2025

Caro Andrea,
da come racconta la sua storia traspare una persona sensibile e profonda – qualità preziose, ma che purtroppo, a volte, possono rendere più inclini alla tristezza e alla solitudine.

Senza voler cadere in discorsi banali o scontati, temo che queste sue caratteristiche siano state particolarmente sollecitate in un contesto familiare che non le ha permesso di vivere appieno il suo ruolo di bambino e adolescente, anche quando, ad esempio, stava vivendo anche lei una situazione oggettivamente dolorosa. Invece di ricevere il sostegno necessario, è stato trattato come un adulto, capace di gestire e persino supportare emotivamente i suoi genitori durante la separazione. Questa responsabilità precoce potrebbe spiegare perché sente un peso sulle spalle e sul cuore che la fa sentire più stanco, a dispetto della sua età anagrafica.

Le consiglio di intraprendere un percorso di terapia, che potrebbe offrirle quel sostegno di cui ha bisogno per continuare a investire nelle sue relazioni e alimentare il suo percorso di crescita personale. È un'occasione per consolidare l’amore e la stima verso se stesso, aspetti che, con fatica e coraggio, ha già iniziato a costruire.

Per quanto riguarda la scelta del percorso terapeutico, non esiste una risposta unica. Online potrebbe trovare informazioni sui vari approcci psicoterapeutici e valutare quello che ritiene più vicino alle sue esigenze. Tuttavia, ciò che conta davvero è la relazione con il terapeuta: se trova qualcuno che le ispiri fiducia e con cui si sente compreso, le consiglio di seguire questa direzione, indipendentemente dall’orientamento teorico. Un professionista ben formato, umile e attento sarà in grado di offrirle l’aiuto di cui ha bisogno.

Le auguro di cuore di trovare la forza per affrontare questo percorso e resto a disposizione per eventuali confronti futuri.
In bocca al lupo!
Un caro saluto,
Dott.ssa Fabrizia Ferrara

Fabrizia Ferrara Psicologo a Napoli

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19 GEN 2025

Buongiorno,

Dal suo racconto traspare uno stato di sofferenza e di disagio anche nelle relazioni con gli altri.
Le consiglio di intraprendere un percorso che le consenta di alleviare il senso di tristezza che riporta, potenziando interessi ed attività da svolgere.
Rimango a disposizione per qualsiasi integrazione e/o spiegazione in merito.
Saluti
Dott.ssa Federica Zunino

Dott.ssa Federica Zunino Psicologo a Celle Ligure

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18 GEN 2025

Ciao Andrea, mi dispiace tanto per quello che stai vivendo. Ti consiglio una psicoterapia cognitivo comportamentale ACT per riconnetterti con ciò che sei e vuoi. Sono a disposizione un grande abbraccio

Dott.ssa Maria Vittoria Ardosigli Psicologo a Palermo

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18 GEN 2025

Gentile utente, innanzitutto sento di ringraziarla per la sincerità con la quale sento che ha condiviso questo momento così difficile per lei.
Sicuramente il lavoro che dovrebbe fare consiste nell’andare a mettere in ordine, a rivedere tutto ciò che riguarda la sua infanzia: penso sia un buon punto di partenza. Vedrà che iniziando a lavorare su ciò che nel suo passato non è stato risolto ne troverà beneficio. Credo che un approccio sistemico-relazionale possa fare al caso suo.
Resto a sua disposizione per un eventuale colloquio conoscitivo o per rispondere a qualsiasi dubbio abbia in merito a cioè che ha raccontato.
Le auguro di stare bene
Dott.ssa Daniela Ammendola

Daniela Ammendola Psicologo a Napoli

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17 GEN 2025

Caro Andrea,
21 anni significa essere in una fase evolutiva che porta verso l'età adulta. Se nelle fasi precedenti non abbiamo elaborato e integrato pienamente le nostre esperienze del passato, possono comparire dei blocchi come quello che descrivi nella tua storia. Se non ci prendiamo cura dei nostri blocchi rischiano di cronicizzarsi in tensioni croniche che bloccano la nostra energia vitale. Se ti sei accorto che hai avuto dei peggioramenti nei tuoi sintomi che defiisci di tipo depressivo, sei stato prudente a cercare aiuto. La psicologia transpersonale ha una visione dell'essere umano come parte di un'insieme interconnesso e riconosce l' unità fondamentale di corpo mente e spirito (in accordo con le filosofie orientali) che sono descrivibili su più livelli (corpo fisico, energetico, emotivo, mentale e spirituale). Il terapeuta transpersonale accompagna la persona a conoscere i propri livelli grazie a tecniche come la mindfulness e fornisce degli strumenti che serviranno ad aumentare la consapevolezza interiore e ad espandere la visione della realtà. Si aiuta la persona a ritrovare un dialogo con il proprio maestro interiore. Il nostro approccio è molto intuitivo e pratico perchè orientato a insegnare l'osservazione priva di giudizio e l'accettazione come base per potersi trasformare e per lavorare sulla padronanza dello stato di coscienza. Ci sono altri approcci nella psicoterapia, alcuni più analitici che usano principalemente il dialogo, altri più razionali come il cognitivo comportamentale. Esistono anche approcci sistemici in cui si analizza il sistema familiare coinvolgendo più componenti nella cura. E' importante dare un occho al metodo utilizzato dal terapeuta ma soprattutto è fondamentale instaurare un rapporto di fiducia con il terapeuta che applica il metodo.
Se vorrai saperne di più o se hai qualsiasi domanda , non esistare a contattarmi .

Dottoressa Chiara Calzolari
Psicologa psicoterapeuta transpersonale

Dott.ssa Chiara Calzolari Psicologo a Ceriale

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15 GEN 2025

Ciao Andre!
Grazie per esserti preso il tempo per raccontarti per avere un consiglio su come orientarti.
Ti hanno già risposto divers* collegh* quindi non andrò a ripetermi, ti lascio solo un paio di informazioni utili che do spesso alle persone per orientare la propria scelta:
- sii consapevole che tutti gli orientamenti esistenti hanno la stessa validità, quello che è importante è rivolgersi a professionista certificato
- ti consiglio di leggere online la descrizione dei diversi approcci esistenti per capire quale "suona" meglio con le tue necessità
- cerca di capire se preferisci di presenza o online e se hai un budget
- pensa ai nodi caldi della tua richiesta (autostima, relazioni, umore) e usali per trovare professionista che se ne occupi
Già così hai una serie di filtri che ti potrebbe aiutare nella tua ricerca.
In ultimo, quando avrai trovato qualche nominativo di tuoi interesse, potresti cercare tali professionist* sui social per vedere un po' (seppur sommariamente) come si pongono.

Non ho volutamente commentato nulla della tua storia perché credo che quella parte sia giusto riservarla allo spazio di ascolto che ti costruirai :)

Se hai bisogno di altre info, rimango a disposizione!
Un saluto e buona giornata,

☽ Dott.ssa Valeria Carbone
Psicologa - Consulente sessuologa - Counselor professionista
Torino e online

Dott.ssa Valeria Carbone Psicologo a Torino

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15 GEN 2025

Caro Andrea,
grazie per aver condiviso con tanta sincerità una parte così intima e profonda di te stesso. Già il fatto che tu abbia trovato il coraggio di scrivere e riflettere su quello che stai vivendo dimostra una grande forza interiore e una volontà di prenderti cura di te, nonostante il dolore che stai affrontando.
La tua storia racconta di un ragazzo che ha dovuto crescere troppo in fretta, ritrovandosi a gestire emozioni e situazioni familiari che non erano il suo compito affrontare. Questo ha probabilmente creato in te una tendenza a proteggerti dal dolore distaccandoti emotivamente, ma col tempo hai capito che vivere davvero significa anche esporsi, condividere e lasciare spazio alle emozioni. È un percorso coraggioso, ma non sempre lineare, ed è normale che in alcuni momenti ti senta smarrito.
La solitudine che descrivi non è solo fisica, ma anche emotiva: il distacco che senti dagli altri potrebbe riflettere una difficoltà a trovare uno spazio sicuro dove sentirti accolto per quello che sei, senza dover essere forte o "funzionare" per gli altri. Forse, negli anni, hai dato molto agli altri e poco a te stesso, al punto da sentirti svuotato. Anche il tuo corpo, che ora trascuri, sembra essere il riflesso di questo malessere: è come se fosse rimasto indietro, portando il peso delle fatiche che hai attraversato.
La buona notizia è che sei qui, oggi, pronto a chiedere aiuto. Questo è un passo fondamentale. La terapia potrebbe davvero offrirti un luogo in cui esplorare queste emozioni senza sentirti giudicato, per comprendere meglio te stesso e riscoprire cosa significa essere pienamente Andrea.
Sei una persona che ha già dimostrato di essere capace di crescere, di amare e di cercare la propria strada.
Non dimenticare mai che il primo passo verso la guarigione è riconoscere il proprio valore e concedersi la possibilità di essere ascoltati. Tu sei importante e meriti di stare bene.
Resto a disposizione per dubbi o chiarimenti.
Cordiali Saluti Dott.ssa Jessica Bombino.

Jessica Bombino Psicologo a Bra

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15 GEN 2025

Buongiorno Andre,
dal suo messaggio emergono molti spunti per una psicoterapia,
si prenda uno spazio ed investa su se stesso
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti
Cordiali saluti
Alice Noseda

Dott.ssa Alice Noseda Psicologo a Lecco

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15 GEN 2025

Caro Andrea, prima di tutto ti voglio ringraziare per la tua condivisione. Dalle tue parole traspare la profondità della sofferenza che ti affligge, così come lo sforzo introspettivo che hai profuso per dare un senso a questo tuo malessere. Voglio in primis confortarti rispetto al fatto che, per quanto difficile possa apparirti la situazione che stai vivendo, c'è sempre possibilità di crescita e guarigione. Il tuo proposito di cercare il supporto di uno psicoterapeuta è molto fondato, dal momento che attraverso la relazione con un professionista empatico e competente è possibile sia sperimentarsi nella propria possibilità di esprimersi e comunicarsi all'interno di un contesto relazionale sicuro, sia intraprendere un percorso di autoconoscenza e trasformazione. Rispetto alla tua domanda, posso dirti che esistono, nell'ambito della psicoterapia, numerosi "orientamenti", ognuno dei quali fa riferimento ad una distinta scuola di pensiero e quindi adotta un proprio impianto teorico e pratico nel lavoro coi pazienti. Per esempio, io utilizzo un approccio che combina principalmente una dimensione psicodinamica (orientata all'esplorazione delle cause inconsce che generano e mantengono lo stato di malessere) e la mindfulness (che permette di allenare la facoltà di comprendere e padroneggiare i propri stati mentali). Puoi naturalmente prenderti il tempo per farti una infarinatura, se lo desideri. Ma mi preme comunque dirti che, sebbene l'orientamento in cui il professionista si è formato può avere un suo valore, ciò che fa la differenza è la capacità del terapeuta di creare un clima empatico e di esercitare con efficacia le risorse di cui lo specifico paziente con cui si interfaccia necessita. Insomma, pur offrendo naturalmente attenzione al profilo curriculare del terapeuta, assicurati prima di tutto di sentirti a tuo agio con la sua persona e di poter confidare nella sua preparazione. Un percorso di psicoterapia efficace può richiedere anche diverso tempo, specie se si ha a che fare con fragilità profonde come quelle che - da quel che mi è possibile intendere sulla base delle parole che hai condiviso - interessano la tua condizione. Ma non ti scoraggiare: un viaggio di mille miglia comincia con un piccolo passo. Fai il primo piccolo, grande passo che puoi compiere qui ed ora nella direzione del cambiamento e della guarigione che desideri e vedrai che un giorno la luce tornerà a risplendere nella tua vita. Spero di averti dato una risposta utile e ti esorto a contattarmi se desideri pormi ulteriori domande. Un caro saluto, Dott. Alessandro Pittari.

Dott. Alessandro Pittari Psicologo a Milano

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15 GEN 2025

Buongiorno Andre,
Lei sta comunicando una sofferenza e ha bisogno di capire in profondità di cosa si tratta per fare qualcosa di importante per la sua vita. Narrare e rappresentare sono attività che permettono l’elaborazione psichica dei contenuti personali e questo può essere fatto insieme ad un terapeuta, che io consiglierei essere, nel suo caso, uno psicoterapeuta ad orientamento analitico junghiano o comunque psicodinamico, cioè che preveda l’ascolto dell’inconscio.
Se vorrà contattarmi, potremmo vedere di incontrarci per individuare un possibile percorso terapeutico.
Dott. Pietro Salemme

Dott. Pietro Salemme Psicologo a Roma

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15 GEN 2025

Ciao Andrea, ti leggo con molta vicinanza e desidero rinforzarti positivamente per via della tua capacità di rielaborazione del tuo vissuto e delle consapevolezze che hai acquisito finora.
Nel tuo racconto hai centrato il punto della situazione. Quando si attraversa un periodo di trasformazione come quello dell’adolescenza in un contesto conflittuale ed emotivamente soffocante, in cui non si ha la possibilità di esternare se stessi, il distacco emotivo può essere uno dei meccanismi di difesa per fare fronte all’angoscia della mancanza di spazio di espressione. Questo allontanamento può averti allontanato da te stesso e quando siamo lontani da noi stessi inevitabilmente lo siamo anche dagli altri. Per avere delle relazioni intime e appaganti c’è bisogno di una avere una relazione intima e accogliente con se stessi, in questo modo conoscendoti saprai anche con quali personalità risuoni maggiormente. Sono profondamente convinta che sei dinnanzi alla fuoriuscita di questa situazione poiché hai esternato il desiderio di aprirti e farti sostenere da qualcuno. Ti sostengo.
Dottoressa Anna Elena Comune

Dott.ssa Anna Elena Comune Psicologo a Roma

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15 GEN 2025

Caro Andrea,

grazie per aver condiviso la tua storia e per il coraggio che hai dimostrato nell’esprimere ciò che provi. È evidente quanto tu stia riflettendo su te stesso e sulle esperienze che ti hanno segnato, e il fatto che tu stia considerando di iniziare un percorso terapeutico è già un passo molto importante verso il cambiamento e il benessere che meriti.

La tua domanda – “da quale psicologo devo andare di preciso?” – è comprensibile, soprattutto considerando la complessità di ciò che stai vivendo. Partiamo dal punto centrale: i tuoi sintomi, come il senso di solitudine, la difficoltà a provare piacere nelle cose, la noia persistente, l’aumento di peso e il malessere generale, potrebbero effettivamente rientrare in un quadro depressivo. Tuttavia, solo uno specialista può fare una valutazione accurata e aiutarti a capire cosa sta accadendo dentro di te.

Per il tipo di difficoltà che descrivi, ti consiglio di iniziare con uno psicologo clinico o uno psicoterapeuta. L’importante è che sia un professionista abilitato e qualificato, con esperienza nel lavoro con giovani adulti e problematiche legate alla depressione, alle relazioni e alla solitudine. Ecco alcune indicazioni che potrebbero esserti utili:
1. Psicoterapia cognitivo-comportamentale (CBT): Questo approccio è particolarmente efficace per lavorare sui pensieri negativi ricorrenti, come il senso di solitudine e l’idea di essere “abbandonato”. La CBT ti aiuterà a identificare e modificare schemi di pensiero disfunzionali e a sviluppare strategie pratiche per migliorare il tuo umore e il tuo comportamento quotidiano.
2. Terapia basata sull’attaccamento: Considerando le dinamiche familiari e relazionali che hai descritto, un terapeuta che lavori con la teoria dell’attaccamento potrebbe aiutarti a esplorare come le esperienze passate, come il divorzio dei tuoi genitori e il ruolo che hai avuto in quella situazione, abbiano influenzato il tuo modo di vivere le relazioni.
3. Approcci integrati: Se ti senti particolarmente sopraffatto o bloccato, strumenti come l’EMDR somatico o la Flash Technique possono essere utili per affrontare il peso emotivo legato a esperienze passate e ridurre l’impatto che queste hanno sul tuo presente.

Non devi sentirti obbligato a trovare “il terapeuta perfetto” al primo tentativo. È normale incontrare un paio di professionisti prima di trovare quello con cui ti senti davvero a tuo agio. Cerca qualcuno che ti ascolti con attenzione, che non ti giudichi e che ti aiuti a esplorare le tue emozioni con rispetto e delicatezza.

Inizia prendendo contatto con uno psicologo nella tua città universitaria, magari attraverso i servizi di supporto psicologico dell’università, che spesso offrono consulenze gratuite o a costi contenuti. Se ti è difficile iniziare con le parole, porta con te una copia di questo messaggio che hai scritto: è già un ottimo punto di partenza.

Ricorda, Andrea, che non sei solo in questo percorso. Ci sono strumenti, professionisti e persone pronte a sostenerti. È normale sentirsi soli o persi, ma c’è una via d’uscita, e il fatto che tu stia cercando aiuto è un segno di forza e di speranza.

Se hai bisogno di ulteriori chiarimenti o vuoi discutere delle tue preoccupazioni, sono qui per ascoltarti e accompagnarti.

Con un caro saluto,
Dott.ssa Barbara Durand
Ricevo a Torino e online
www.basisicure.com

Dott.ssa Barbara Durand Psicologo a Torino

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