Come mai la mia mente rifiuta di comprendere e va in stanby? Succede quando qualcuno sta spiegando qualche cosa, quando ascolto la tv oppure quando leggo. Ascolto e leggo senza capire. Forse sono disinteressata. Ho questo problema da quando sono stata ricoverata in ospedale per la psicosi. Temo si tratti di un ossessione. Cioé mi autoconvinco di non capire e in automatico si verifica.
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6 APR 2021
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Buonasera Lilligioia,
se come lei sostiene ha avuto un ricovero per episodio psicotico viene spontaneo pensare che a seguito delle sue dimissioni sia stata seguita in modo adeguato anche post-ricovero o che quantomeno le siano state date indicazioni e informazioni tali da poter intraprendere un percorso terapeutico e affrontare il disagio.
Prima di qualunque altra considerazione sarebbe necessario avere queste informazioni e nel caso non fosse stato attivato un percorso cogliere questo malessere e dare voce "al suo rifiuto o autoconvincimento di non capire".
La capacità di percepirsi e di auto-osservarsi sono già di per sé un buon segnale la mente è attiva e sta cercando nuovi spazi da esplorare e da condividere.
6 APR 2021
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Cara Lilligioia,
dal suo breve messaggio non è possibile ricavare informazioni a sufficienza per inquadrare cosa le accade. Potrebbe essere che lei abbia dei momenti in cui si estranea dalla situazione e rimane come sospesa? In cui può sentirsi assente?
Inoltre, fa riferimento ad un ricovero dovuto ad uno stato di psicosi, che sarebbe da approfondire.
Da considerare anche l'umore, che può ridurre la nostra concentrazione, la capacità di mantenere l'attenzione su uno stesso stimolo per lungo termine, oltre all'influenza di una eventuale terapia farmacologica che sta seguendo.
Non ritrovo nella sua descrizione le componenti ossessive che consistono in un contenuto mentale persistente, che si presenta in maniera ripetuta e contro la nostra volontà, provocando angoscia. Il suo mi sembra più uno stato di "assenza temporanea", che può essere spiegato da diversi fattori da approfondire con un professionista.
Rimango disponibile per eventuali chiarimenti e la invito a rivolgersi ad uno psicologo per dare il giusto spazio a questa sua sofferenza, che sicuramente richiede un'attenzione maggiore di quella che si può fornire attraverso un portale di domande e risposte!
Le auguro il meglio,
Dottoressa Cinzia Bono