Buongiorno, sono una studentessa di 22 anni, fuoricorso da due e con 13 esami da dare. Dopo tre mesi di studio non sono riuscita a passare nemmeno uno dei tre esami che mi ero prefissata e l'estate scorsa ne ho superati solo 2. Devo dire che sono una ragazza che desidera FORTEMENTE una sua indipendenza e che non ha problemi ad adattarsi a qualsiasi tipo di lavoro che possa gestire. Ho il morale a terra ormai da un anno anche se cerco ogni giorno di tirare avanti con denti e unghie. Il mio ragazzo ha uno stipendio fisso e vorrebbe andare a vivere insieme il più presto possibile. Sono d'accordo con lui, ma ovviamente servono due stipendi per mantenere un appartamento. I miei genitori sanno tutto e se dovessi lasciare sarebbero dispiaciuti ma non ne farebbero un dramma, visto che vedono la mia infelicità, che mi ha provocato anche degli attacchi di panico. La mia facoltà mi piace ma purtroppo non ho più la forza e l'entusiasmo che avevo all'inizio. Vivo ogni esame come un giudizio pesante e se non lo passo è un dolore immenso, cosa non giusta, lo comprendo, ma sono tutti ostacoli al mio obbiettivo che purtroppo, non è una laurea seppur triennale, ma un lavoro che mi dia serenità economica e mentale. Sono molto giù di morale e sto valutando di lasciare perché non vedo più la fine di questo percorso che per me e le persone a me care sta diventando un macigno.
Vi ringrazio per i consigli
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23 FEB 2017
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Cara Laura,
non deve essere facile continuare un percorso che si sta rivelando faticoso e frustrante.
Potrebbe essere utile soffermarsi su ciò che è successo e sta accadendo: quando sono iniziate le difficoltà universitarie? Quale direbbe che ne è il motivo? Cosa la porta a continuare l'università e a non averla ancora abbandonata nonostante desideri un lavoro che le permetta una maggiore indipendenza? Cosa c'è in ballo?
Potrebbe valutare la possibilità di rivolgersi ad un terapeuta per analizzare meglio queste questioni, comprendere cosa stia succedendo e, sulla base di ciò, fare la scelta che più le corrisponde in piena consapevolezza.
Rimango a disposizione.
Cordialmente,
23 FEB 2017
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buogiorno Laura,
nelle parole che scrivi si intravvede già una decisione ben strutturata: mi pare evidente come il tuo percorso di studi non ti corrisponda più e pertanto se così fosse non avrebbe più tanto senso investirci energie. Gli attacchi di panico sono una conseguenza del non ascoltarsi e del non perseguire una strada che nella tua mente pare già ben delineata. Ti consiglierei comunque di fare un breve percorso personale per elaborare il vissuto emotivo legato alla decisione di lasciare l'università e per sostenerti nella individuazione del tuo percorso di scelta lavorativa.
Buona fortuna per tutto,
Dott.ssa Maura Lanfri
23 FEB 2017
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Laura,
può valere la pensa rivolgersi a un professionista con cui confrontarsi per poi decidere a cuor leggero cosa fare per il suo percorso di studio?
Non tutti devono necessariamente laurearsi; ma dalle parole che leggo sento il rammarico di non aver più quella passione che sentiva dentro tempo fa.
Perchè?
E' su questo che mi soffermerei: e inoltre nomina attacchi di panico, e quindi anche questo mi preoccupa.
Al di la dello studio se essi ci sono e ci saranno, se non affrontati e risolti.
Ci pensi.
Dottssa Cristina Fumi
psicologa-psicotearapeuta
Milan