Voglia di tornare ad essere me stesso

Inviata da Amen · 11 feb 2021

Buongiorno, sono sposato da due anni con un figlio di qualche mese. Vivo lontano da mia madre che è sola e disperata da alcuni anni per dei gravissimi lutti familiari. Io mi sento frustrato, diviso tra l'impossibilitá di star fisicamente vicino a mia madre che sogna solo di avermi con lei e la stanchezza di vivere una vita di coppia e di padre in una cittá che non mi appartiene ed in cui non posso fare ciò che mi fa essere me stesso, senza amici e senza divertimento. Io amo la mia famiglia ma con mia moglie siamo un po'come coinquilini che provano affetto ma che non hanno passione. Abbiamo anche visioni differenti su come vivere la vita, io più aperto e voglioso di libertá, socialitá e interessato alla carriera, lei più chiusa, asociale e vogliosa di dedicarsi alla famiglia. Ci amiamo ma la nostra vita è piatta, monotona. Cerco di organizzare qualcosa per spezzare la routine ma la risposta è sempre che abbiamo un figlio piccolo quindi non si può fare molto. Sono stanco. Oggi un mio amico mi chiama e mi dice ha deciso di trasferirsi a lavorare 4 mesi alle Baleari dato che è in home office così potrá godersi la vita al sole. Provo profonda invidia perché potrei farlo anche io se non avessi i vincoli di un figlio e se non avessi acceso mutui che mi costringono a calcolare le spese. Ma anche se abbandonarsi la famiglia, avrei gli obblighi verso una madre sola alle spalle che è diventata come un altro figlio per me ora dato che devo prendermi cura della sua salute mentale. Sono stanco, ho bisogno di libertá e di tornare a quando avevo molte meno cose ma ero più felice. Non voglio abbandonare tutti ma sono troppo stanco di sentire che sto sprecando la mia vita senza avere la libertà di poter tornare ad essere me stesso senza obblighi verso nessuno. Non ho più sorrisi in volto da anni e vorrei tornare a sorridere. Sono soffocato da un amore che non è grande come vorrei, da un figlio che non mi permette di allontanarmi, da una madre che non regge la solitudine, dai miei investimenti che mi legano a spese contunue per pagare i prestiti, da una cittá che non mi fa avere amicizie e divertimento ma in cui ho acquistato casa ed in cui mia moglie si trova bene. Cosa dovrei fare?

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Miglior risposta 15 FEB 2021

Buongiorno,
si ricordi che al termine di una brutta giornata ci sarà sempre una notte di riflessione che aiuterà sicuramente la nostra crescita.
Non lasci che la quotidianità diventi per lei un vero e proprio problema, la vita dipende dal mondo in cui noi la guardiamo, siamo noi a decidere come ci condizionerà ciò che accade al di fuori di noi.
A volte cercare di ascoltare di più i propri bisogni interiori potrebbe essere un valido aiuto per una rinascita.
Spesso il passo più piccolo, ma fatto nella giusta direzione, potrebbe rivelarsi il passo più importante della nostra vita.

Spero possa essere per lei, spunto di riflessione!

Un caro saluto.

Dr Giancarlo Gramaglia.

Gramaglia Dr. Giancarlo Psicologo a Torino

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12 FEB 2021

Buongiorno,
mi spiace per la sofferenza che sta attraversando. Sarebbe utile capire se il disagio legato all'impossibilità di star vicino a sua mamma, alla sua vita di coppia, alla percezione di mancanza di libertà e di una vita "piatta e monotona" fosse presente anche prima della nascita di suo figlio. Se tale sofferenza, che forse si potrebbe riassumere con "l'idea di non aver più la libertà e di non poter più andare", fosse sorta dopo esser diventato papà, il tutto potrebbe esser legato alla paura che sopraggiunge quando si diventa genitori. La nascita di un figlio impone un cambiamento nella propria vita e soprattutto all'inizio può nascer la paura di dover rinunciare a tutto: questo spesso è solo un timore che con il tempo, e soprattutto grazie a un buon adattamento al cambiamento, si ridimensiona.
Inoltre, non trascurerei l'effetto che questa pandemia potrebbe aver avuto sulla sua percezione di libertà personale.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Elisabeth Bortolotto

Dott.ssa Elisabeth Bortolotto Psicologo a Torino

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12 FEB 2021

Carissimo, capisco perfettamente. Spesso sentiamo dei dubbi, la paura di avere preso la strada sbagliata, di esserci messi in situazioni di vita che in realtà non sono le nostre. Ci sentiamo stanchi, ci sentiamo come se fossimo in una gabbia da cui non riusciamo ad uscire. Ma la cosa che dobbiamo principalmente tenere in considerazione è lo state bene... Dunque, prima che comincino a venirle stadi d'ansia e agitazione, le suggerirei di evitare i pensieri inutili, che la portano a soffrire e a pensare alla sua vita come un fardello. Pensieri che non l'aiutano a vedere vere la quotidianità. La sua vita ha delle cose positive sicuramente, come quelle negative. Il matrimonio, i figli, la casa sono responsabilità per tutti, i rapporti con i genitori anziani e malati, sono una difficoltà per tutti. Ma perché guardare a ció che non si ha invece di preoccuparsi di ciò che si ha? Le suggerirei un percorso che l'aiuti a superare il suo legame con pensieri disfunzionali e che l'aiuti invece a ritrovare piacere nella sua quotidianità. Resto a sua disposizione anche on-line, se lo volesse.
Cari saluti.
Dottoressa Barbara De Luca

Dott.ssa Barbara De Luca Psicologo a Catanzaro

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