Ho 24 anni, in passato ho già fatto psicoterapia per due anni (dai 16 ai 18) perché obbligata dagli assistenti sociali data la mia esperienza di abusi sessuali e affidamento alla nonna paterna, adesso dopo parecchi anni ho capito che mi ha fatto davvero bene perché non ho più nessun problema con gli uomini, ne con la sessualità o con il mio carattere, da ogni punto di vista sento di aver superato ogni trauma fortunatamente. Il motivo per la quale mi rivolgo qui è perché volevo cercare di capire se devo ricominciare ad andare dalla psicologa o è una cosa "normale" il fatto che ogni tanto, mi viene così, di punto in bianco quella sensazione di piangere, a volte piango e mi sento meglio, altre volte piango e mi sento peggio e delle volte resto con quella sensazione ma non riesco a piangere, come fossi "bloccata", mi viene tutto d'un tratto.. e mi sento in una specie di depressione totale senza nessun motivo e senza avere nessun pensiero in particolare...
Devo riprendere ad andare dalla psicologa a fare qualche seduta o può essere una cosa che succede di tanto in tanto? Può essere l'accumulo della giornata, dei mesi, della vita...???
Grazie in anticipo
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31 GEN 2014
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Buongiorno gentile Charline,
le propongo una diversa formulazione per le sue domande: ammettendo che ogni tanto può succedere per i motivi che a fine mail ha detto, il metro per decidere di riprendere con alcune sedute dalla sua psicologa è quello di valutare se questi stati emozionali le impediscono di vivere il quotidiano ed eventualmente scelte importanti in modo armonioso. Con un passato così dificile come il suo, è buona norma rivolgersi ogni tanto al suo curante per dei periodi di sostegno.
Cordialmente
3 FEB 2014
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile signora Charline,
riprendere contatti con un professionista con il quale si è trovato bene è importante anche in ambito psicologico. Tuttavua per pianto immotivato in particolare corrrelato da altra sintomatologia anche a lei non ben visibile penso sia opportuno conoscere le cause e avere una diagnosi certa da cui poi partire
dr paolo zucconi, sessuologo clinico e psicoterapeuta comportamentale a udine
3 FEB 2014
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Charline,
piangere è il miglior medico al mondo. Cosi ci si libera dalla tensione, dalla tristezza e dalle emozioni... Se però le sente la necessità di ricominciare la terapia , lo faccia senza dubbio.
Lavoriamo anche on-line e se l'ha interessa mi contati
In bocca la luppo
31 GEN 2014
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Charline,
credo che una consulenza con il/la Collega che in passato ha già avuto modo seguirla, possa essere molto utile. L'intervento tempestivo è molto spesso più rapido ed evita che queste "difficoltà umorali" possano incistarsi.
Cordiali saluti,
Dott. Giuseppe Del Signore - Psicologo, Psicoterapeuta Viterbo
31 GEN 2014
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Salve Charline,
il fatto stesso che queste sensazioni, il piangere o il non riuscire a piangere, le destino preoccupazioni fa presupporre che un incontro con lo psicologo possa esserle d'aiuto. Ciò non significa che lei debba necessariamente riprendere un percorso di psicoterapia, alle volte può bastare anche solo qualche colloquio, cosa che ovviamente deciderà con lo psicologo. Le auguro il meglio.
Dott.ssa Sabrina Fiorillo
31 GEN 2014
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Gentile Charline, il pianto è la manifestazione di uno stato interiore. Potrebbe trattarsi di situazioni inconsce che si ripresentano alla mente senza il volere della persona e generano la reazione da lei vissuta. Ha un passato difficile quindi le suggerisco il consulto con uno psicologo per comprendere meglio questo vissuto.