il mio ex ragazzo ( che ha 30 anni) con cui sono stata 8 anni mi ha sempre trattata in maniera poco coerente, mi sono fidanzata con lui quando avevo 19 anni e ora ne ho 27... l ho lasciato perche i miei genitori hanno scoperto i messaggi che mi mandava.... quando litigavamo mi insultava pesantemente, mi minacciava e insultava anche la mia famiglia... e in alcuni casi mi metteva le mani al collo, mi tirava i capelli... poi però mi chiedeva scusa dicendo che non voleva essere cosi e mi elogiava, mi diceva che ero la donna perfetta che mi amava da morire... anche ora che ci siamo separati mi ha detto che senza di me gli manca l aria e che mi avrebbe chiesto di sposarmi da li a poco..... i miei genitpri non lo vogliono piu vedere perche ha mancato di rispetto a loro ( visto che loro hanno letto tutte le offese che lui scriveva) e sopratutto per tutelare me... lui nn sa che i miei sanno tutto.... io per allontanarlo gli ho detto che ho bisogno di ritrovare me stessa e che ora non sono piu felice perche ho paura che se tornando con lui subito fra pochi mesi possa risuccedere tutto quello che di brutto mi ha fatto passare.... lui l ha accettato e mi ha detto che vuole diventare un uomo migliore perche lo deve a me ai suoi e alla mia famiglia.... non so piu cosa fare.
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22 GIU 2018
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Buonasera Gabriella,
Sicuramente il suo ex ragazzo deve chiedere aiuto per risolvere i suoi raptus. Riguardo a Lei Gabriella, la cosa migliore sarebbe un percorso personale per ritrovarsi, capire che essere amati non significa farsi mettere le mani al collo e che la Sua vita è nelle Sue mani.
Dott. Glielmi Fabio
Roma
24 GIU 2018
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Gabriella...un uomo di 30 anni con questo tipo di carattere malato non cambia, a meno di una lunga e difficile psicoterapia di anni, che difficilmente fara' mai.
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Grazie per la tua valutazione!
23 GIU 2018
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Cara Gabriella,
questo da lei descritto è un caso che riguarda oltre la psicologia, anche la giurisprudenza. Le violenze fisiche, psicologiche e le minacce debbono essere perseguite penalmente. Naturalmente a patto che li o qualcuno per lei lo voglia, e capisco che la situazione non è facile e che la decisione riguardi solo lei e la sua famiglia. Io però, prima di parlare di psicologia, mi sentivo in dovere di non far finta che l'aspetto giuridico non esista e/O non debba essere da voi considerato.
Veniamo alla psicologia. Lei in conclusione dice: non so più cosa fare. Cosa intende? Che non sa più se vuole tornare con lui o meno? Che non sa più se fidarsi? Che non sa più se lo ama? Che non sa se potrà mai essere amata da qualcun'altro? Che non sa se potrà mai essere amata in modo differente?
Io sono certo, anzi certissimo, che un percorso di consulenza psicologica la aiuterebbe moltissimo ne chiarire a lei le sue intenzioni, e poi , conseguentemente, a metterle in pratica. Non so quali siano le sue disponibilità economiche e quindi come sempre, sapendo che uno dei più grandi freni al rivolgersi allo psicologo è il suo elevato costo, che ci si può rivolgere al consultorio o all'unità di psicologia della sua azienda sanitaria, ottenendo prestazioni di elevata qualità e a bassissimo prezzo.
Cordiali saluti e in bocca al lupo,
22 GIU 2018
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Cara Gabriella,
Il suo ragazzo ha sicuramente bisogno di curare il suo disturbo ossessivo nei suoi confronti , e fare un lavoro sul controllo delle emozioni non sarebbe male.
I suoi genitori hanno tutti i motivi per non volerlo più intorno. Cercano di tutelarla a modo loro. Lei è l' unica che può decidere di troncare o no con lui. Ha fatto sicuramente bene a prendersi tempo, ma non si aspetti un cambiamento solo sulla parola. Cambiare significa essere consapevoli di ciò che non va e poi incarnare il cambiamento modificando le modalità di pensare e di pensiero e, questo richiede un lavoro su se stessi .
Lei però si può aiutare facendo a sua volta un percorso terapeutico , che le permetta di capire cosa vuole veramente.
Spesso ciò che ci accade ci permettere di riflettere su ciò che a volte anche noi sbagliamo, certamente in buona fede .
Ci pensi e prenda una decisione , prima di tutto per il suo benessere e poi per coloro che le stanno intorno e ai quali tiene.
22 GIU 2018
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Carissima, capisco la sua voglia di dare fiducia a l'uomo con cui sta e con cui si è formata una prospettiva futura di coppia, ma purtroppo mi trovo costretta a farla riflettere su alcuni punti.
Cosa lei vorrebbe per il suo futuro?
La serenità, l'amore o entrambe..?
Bene, ora, cosa sta facendo per ottenerle?
Nella vita a volte per raggiungere i nostri obiettivi bisogna purtroppo, saper aspettare.. Aspettare di imparare a lavorare, per trovare un occupazione seria.. Aspettare il momento giusto per fare dei cambiamenti, aspettare per trovare l'uomo giusto e formare la famiglia giusta.. La fretta è cattiva consigliera..
Il suo ragazzo non è cambiato, lei lo sa bene. Una persona non cambia in poco tempo. Le persone possono cambiare idee, prospettive, ma non cambiare se stesse così. Pensiamo a quanto è già difficile per noi modificare anche un solo semplice comportamento, figuriamoci una personalita come quella del suo ex, che definirei quasi borderline..
Resto a disposizione e le faccio i miei migliori in bocca a lupo.
Dott.ssa Barbara De Luca
22 GIU 2018
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Buongiorno Gabriella,
La situazione che descrive può essere pericolosa ed è importante portare avanti la scelta di proteggersi e rispettarsi.
Gli scatti di rabbia e la violenza sono un segnale di grave incapacità nel gestire le emozioni e quindi nonostante le promesse di "migliorare", queste reazioni non sono controllabili dalla persona nel momento del litigio. Sarebbe indispensabile per il suo ex un percorso terapeutico, non può aiutarlo lei senza rischiare di caderne vittima.
Inoltre questa alternanza di alti e bassi crea di solito molta dipendenza, proprio perché ai momenti di violenza seguono momenti di grande unione e complicità.
Questa alternanza così intensa rischia di essere confusa con forti sentimenti, ma si tratta solo di un circolo vizioso disfunzionale dannoso da cui è importante uscire.
Dopo questa esperienza sarebbe utile per lei rafforzarsi e capire in che modo sia entrata in questo circolo vizioso. Credo che un percorso terapeutico, magari con uno psicoterapeuta esperto in EMDR, possa aiutarla molto a capire la situazione e fare la scelta migliore.
22 GIU 2018
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Cara Gabriella, è una dinamica tipica della spirale della violenza quella di passare dalla violenza l'elogio. La probabilità che lui metta in atto i soliti meccanismi non solo è altissima ma è anche altamente improbabile un cambiamento da parte sua senza percorsi specifici; le persone non cambiano dall'oggi al domani perché un giorno decidono di cambiare. Ci sono meccanismi personali forti e radicati che per essere estirpati richiedono un lavoro lungo e spesso anche doloroso su di sé. Mi sento di suggerire anche a lei di intraprendere un percorso in modo da conoscere meglio quei meccanismi che possono farle correre il rischio di ricadere in relazioni di questo tipo. Un caro saluto.
21 GIU 2018
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Cara Gabriella, purtroppo il rischio che tornando con questo ragazzo tu possa ricadere nello stesso circolo di violenza, luna di miele e violenza è molto alto. Capisco che provi dei sentimenti e sia difficile resistere, ma ne va della tua incolumità e del tuo benessere psicologico. Valuta l'idea di iniziare una psicoterapia per ritrovare la fiducia in te stessa e la forza per vivere la tua vita anche senza di lui.
Auguri di cuore, Dott.ssa Daniela Cannistrà.
21 GIU 2018
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Cara Gabriella,
mi sento di suggerirle di intraprendere un percorso psicoterapico che possa aiutarla a ritrovare autostima e sicurezza in sé, per poter ritrovare il senso del valore della propria persona ed affrontare una separazione che, per quanto dolorosa, mi sembra necessaria. La violenza, che sia fisica, psicologica od entrambe, non è mai indice d'amore; nel perpetrarla non amiamo, nell'accettarla non ci amiamo. Un caro saluto e in bocca al lupo.