Sono vedovo da tre anni con mia moglie mi sentivo utile ora ho perso la voglia di amare, quando vedo altre donne non so come affrontarle, ho 67 anni, due figlie sposate, ma sono in casa solo, sempre parlo da solo e sento Radio Maria a volte ma poi la sera soffro la solitudine perché io non vivo la gioia di una compagna vicino a me e i miei pensieri si annebbiano. A volte vorrei solo morire anche io
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15 SET 2016
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
gentile Camillo,
l'età non è troppo avanzata e il desiderio di una persona vicina è un segno di vitalità è interesse per la vita. Andrebbe coltivato. Sembra che lei sia una persona credente e allora può pensare che sua moglie conosca i suoi sentimenti e la incoraggi ad aprirsi. Lei ora sta bene e sicuramente desidera che tutte le persone a cui ha voluto bene siano serene sulla terra. Siamo fatti di corpo oltre che di spirito; il Buon Dio ci ha voluto così e vuole che abbiamo una compagnia nel nostro cammino. Un saluto.
18 SET 2016
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile Camillo,
quello che lei sente avviene spesso dopo la perdita di una persona amata con cui si è condiviso molti anni della propria vita. Se il problema è la solitudine, come mi pare di capire, cerchi altre persone con cui uscire e condividere dei momenti assieme: non devono essere necessariamente donne per una nuova relazione, possono essere anche le sue figlie con i loro mariti, oppure nuove amicizie. Visto che è credente, potrebbe essere una buona idea anche fare nuove conoscenze nell'ambito della Chiesa e partecipare alle attività che la sua parrocchia propone (momenti di preghiera collettivi e altri incontri, pellegrinaggi spirituali, il coro della chiesa, un aiuto al parroco). Questi che le ho fatto sono solo piccoli esempi, se le piace dedicarsi anche ad altre attività e passatempi, può conoscere persone nuove anche tramite altre attività a cui si dedica.
Dopo molti anni che non si esce con una donna diversa dalla propria moglie, capita frequentemente di non saper bene come affrontare una donna. Per prima cosa le suggerirei comunque di dedicarsi a ricostruire delle amicizie, poi il resto e una eventuale nuova relazione verrà da sè col tempo.
Penso inoltre che la fede possa essere un supporto in più per affrontare questi momenti, per cui continui a coltivare dei momenti spirituali sia da solo, sia con altre persone. In ogni caso, penso che oltre alla spiritualità potrebbe anche giovarle parlare della sua situazione con uno/a psicologo/a della sua zona.
Le auguro tutto il meglio.
15 SET 2016
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile Camillo,
grazie per aver aperto una sua difficoltà a noi.
E' comprensibile che dopo la perdita di una compagna sia difficile intraprendere una nuova relazione, a volte i ricordi, ma anche il senso di colpa che si può provare nel trascorrere momenti di gioa in assenza della persona a noi cara diventano un blocco. Da quello che scrive mi sembra di cogliere un malessere dovuto alla solitudine che sperimenta nella quotidianità, è importante invece che lei cerchi delle opportunità per socializzare e conoscere nuove persone. Cosi come potrebbe essere importante trovare qualcuno con cui poter parlare delle sue difficoltà e di ciò che sta vivendo E' fondamentale pensare che questa situazione sia momentanea e che lei possa ritornare a vivere una vita soddisfacente.
Un Saluto,
Dott.ssa Cristina Anile Padova
15 SET 2016
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile Camillo,
penso che lei dovrebbe innanzitutto prendersi più cura della sua salute fisica e psicologica mantenendosi attivo, coltivando qualche hobby e passando più tempo con le figlie e con i nipotini (se ne ha).
Poi può anche cercare di ampliare i suoi contatti sociali e fare nuove amicizie.
A distanza di 3 anni sembra che lei non abbia ancora elaborato sufficientemente il lutto per cui potrebbe giovarsi di un sostegno psicologico.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
15 SET 2016
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Camillo,
Grazie per averci scritto.
La situazione che descrive è complessa e i pensieri che ha sono normali rispetto a quello che ha vissuto.
Da quello che scrive però la situazione sembra invariata da 3 anni e forse varrebbe la pena confrontarsi con un collega psicologo nella sua zona per qualche colloquio di consulenza che possa aiutarla a rielaborare questo lutto e a mantenere vivo il ricordo di sua moglie in un modo meno doloroso.
Consiglio anche un confronto con suo medico di base per valutare insieme la possibilità di un sostegno farmacologico o omeopatico che la aiuti ritrovare un un po' di energie e serenità per affrontare il momento difficile.