Università, aiuto
Salve. Sono una ragazza di 23 anni. Sono iscritta alla facoltà di Lingue e sono al primo anno fuori corso. Studiare è sempre stata la mia vita. Studiavo per passione, per curiosità, per il puro e semplice piacere di apprendere. Ero un vero portento. Fin da bambina, avevo i voti più alti, ogni anno acquisivo un livello avanzato di lingua, in qualsiasi cosa mi impegnassi, vedevo subito i meravigliosi risultati. Ed ero così ingenua che pensavo non mi servissero rapporti sociali, perché potevo vivere nella mia bolla, e per qualsiasi dolore o felicità, avevo i miei libri dove rifugiarmi. Tutta la mia infanzia, la mia adolescenza a leggere e studiare. Chi lo avrebbe mai detto che ora fatico a imparare mezzo paragrafo. Non ho più voglia di fare esami, di farmi esaminare da professori che giudicano la mia performance solamente in base al loro umore. Sono stanca di vedere persone saperne meno di altre, che arrivano astutamente molto più in alto. Sono ferma da due anni. E trovo una certa soddisfazione nei miei ex compagni di liceo che, con la loro tesi in mano, vengono a sapere che ho ancora troppi esami da dare. Io avevo dei grandissimi progetti su di me. E li ho mancati tutti uno ad uno. Dovevo laurearmi in 3 anni, non ci son riuscita, beh, allora non mi importa più niente, ho fallito. Ho deluso me stessa e non riesco ad accettarmi. Ma soprattutto, non riesco a stare da sola, in casa, in macchina. Perché mi sento come nemica di me stessa. Da sola, si attiva in me una sorta di rimprovero, che mi porta a piangere, a picchiarmi, a graffiarmi, per non essere diventata quello che avrei voluto. Ho paura di stare da sola, perché ho paura di me stessa, dei miei pensieri, che non fanno altro che portarmi in un abisso, dal quale sento che non riesco a uscirne. Concretamente, io non sono sola. Ho solo un'amica. In famiglia sono l'ultima di 5 figli, in realtà l'ultima ruota del carro. Io non ho molto peso in famiglia. E nella sfera sentimentale, sono sempre stata tradita, sempre. Siamo tutti così facilmente sostituibili. Io volevo essere "straordinaria", ma nel constatare quanto sia uguale, se non peggio, agli altri, mi sorge un sentimento di schifo verso me stessa. Io non sono più nulla di speciale. Vorrei un aiuto, io non riesco più a venirne fuori.