Gentili dottori, cerco di rendere breve una storia che va avanti da quasi un anno e che mi sta praticamente portando alla depressione. Ho una relazione di lunga data con una ragazza che amo e che mi ha sempre fatto stare bene, come io lei. Non ho mai avuto dubbi su di lei, abbiamo idee comuni sulle cose importanti e affrontiamo la vita in modi abbastanza simili. Un giorno dello scorso giugno, dopo un mesetto che entrambi iniziamo a fare turni di lavoro più lunghi, mi capita di non essere all’altezza delle mie performance sessuali: nel senso che avverto stanchezza e duro pochi minuti. E’ la prima volta con lei, e improvvisamente il mio mondo crolla. Provo a reagire, il problema “fisico” si risolve anche abbastanza velocemente. Ma quello emotivo no: divento insicuro e temo di farle schifo come uomo, e contemporaneamente divento come paranoico, ho paura che lei mi lasci all’improvviso, mi sento sempre attaccato…un’ossessione. Non mi fido più. Lei mi fa notare che tra noi va tutto bene, i nostri amici ci indicano come coppia straordinaria, ma io devo trovare “la pecca”: in me, in lei, nella relazione. Non ci riesco, ma vivo male: tanto che mi allontano da lei geograficamente perché percepisco una “crisi di coppia”. Sono sempre sull’attenti, quando ci sentiamo e quando parliamo, conto i difetti suoi e del rapporto (pochissimi), ho reso questa bellissima storia d’amore un incubo per entrambi. Lei continua a dirmi che va tutto bene, che mi comprende, che mi ama, ma io smetto di “essere nel rapporto” e lo osservo da fuori, con pessimismo, e da un lato la paura che tutto possa finire e dall’altro l’ansia che continui perché lo sto vivendo, come potete immaginare, malissimo. Ad aggravare la situazione è cominciata una specie di raffica di dubbi costanti su qualsiasi aspetto del rapporto, di lei, per capire dove stia il problema, tanto che ho quasi demolito tutto ciò che di bello aveva sto rapporto. Paradossalmente quando provo a ragionare, da sereno, su questa fantomatica crisi so che non ce ne sono i segnali, ma io sono ormai in una spirale da quasi un anno che ha spostato l’ansia da prestazione sessuale su un’ansia del rapporto in sé, che ormai per me è diventato quasi una tortura. Non penso ad altro, ormai sono arrivato al punto di chiedermi se la amo o no, continuamente, come un’ossessione. Anche quando immagino il futuro ho depressione. Ho provato a lasciarla ma stavo peggio, i dubbi continuavano, l’ansia anche, e ho capito che il problema non è lei. Amo molto questa donna e avevamo dei progetti, ma non so come invertire il trend.
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29 MAR 2017
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Gentile Nicola,
evidentemente il deficit di performance sessuale, seppure occasionale, ha indotto una successiva "ansia da prestazione" che probabilmente ha trovato terreno fertile in altri suoi motivi di insicurezza rinforzandosi e creando un circolo vizioso.
Poichè nemmeno le rassicurazioni della sua ragazza sono riuscite ad eliminare questo blocco, è indicato un percorso di psicoterapia con un terapeuta preferibilmente esperto anche in sessuologia.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
30 MAR 2017
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Gentile Silvio, immagino da ciò che scrive che i dubbi che a un certo punto sono scattati dentro di lei sul rapporto e sulla persona che le sta accanto oltre alle emozioni negative d'ansia che prova ormai da lungo tempo siano davvero stressanti per lei; ciò che mi colpisce dal suo racconto è che, nonostante abbia trovato una soluzione, a quello che immagino sia stato l'evento critico scatenante, ossia la difficoltà incontrata in ambito sessuale, si sia sviluppato un senso d'insicurezza dentro di lei che ha prodotto dei dubbi sulla relazione. E' possibile che tale evento critico sia stata la molla che abbia tirato fuori tale senso d'insicurreza, forse più profondo. Naturalmente è solo un'ipotesi che va approfondita in un rapporto di consulenza per vedere anche eventualmente se ciò dipenda più da fattori intrapersonali che si riverberano sulla sua relazione allo stato attuale o dipendano da qualcosa che dipende dalla relazione stessa anche se apparentemente tutto sembra funzionare. O da entrambe le cose. Siccome mi pare di capire che questo senso di disagio perdura da più di un anno e le sta facendo vivere male anche la relazione causandole anche una pressione notevole sul piano personale ritengo utile richiedere una consulenza che le permetta non solo di gestire l'ansia e i pensieri negativi che sperimenta ma anche di cercare di far luce sulla confusione che questa situazione ha determinato sulla natura dei suoi sentimenti per la sua fidanzata.
29 MAR 2017
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Buongiorno Nicola,
Il disturbo sessuale e' sintomo spesso di una difficoltà emotiva e relazionale. Lei è riuscito a superare in modo adeguato tale problema. Attualmente si svaluta e prova forti ansie in riferimento al proprio rapporto di coppia.
Il suo pensiero a tal riguardo è diventato molto strutturato e insistente, ogni reazione ansiosa evoca a sua volta un'altra reazione ansiosa. L'auto-stima è molto bassa. Difficilmente riuscirà ad interrompere tale massa di pensieri svalutanti da solo. Lei ama questa donna è vorrebbe progettare un futuro con lei. Le consiglio di cercare una persona che possa aiutarla ad uscire da questa spirale negativa. Buona fortuna!
29 MAR 2017
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Nicola,
da quello che ha descritto sembra che l'evento scatenante abbia smosso in lei un'insicurezza emotiva che viene riversata sulla coppia. Le consiglierei di rivolgersi ad un collega in quanto indagare e contenere questo suo aspetto personale può aiutarla non solo a risolverlo ma a comprendere se il problema sia veramente quello che prova lei per la sua fidanzata o qualcosa che si è smosso dentro di lei che la fa star male. Può capitare che delle crisi personali facciano vivere male i rapporti interpersonali, la sua fidanzata sembra molto paziente con lei da quello che scrive, forse questo aumenta la sua frustrazione nel non riuscire a comprendere cosa le stia succedendo.
Provi a rivolgersi a qualche collega psicologo psicoterapeuta per poter capire al meglio la questione e cercare di risolverla con un aiuto esterno ed esperto
Spero possa ritrovare un suo benessere al più presto
Dott.ssa Anna Mura