Un pensiero assurdo
Sono Alina, ho 35 anni, sono rumena, vivo in Italia da quasi 10 anni.ho conosciuto lui, il mio fidanzato subito arrivata in Italia, mi sono innamorata e purtroppo ho preso una decisione non pensata di avere il bambino che intrambi desideravamo molto presto appena a 2 mesi di relazione.Ero spaventata, ma molto inamorata e fiducioso che andrà tutto bene. Il bambino è nato e sano e felice quanto e quando riesce...noi abbiamo una relazione strana . Non riusciamo a comunicare molto bene , non abbiamo relazioni fisiche (succede una volta al anno) e questo da quando sono rimasta incinta .(mio figlio ha 8 anni) .al inizio era per la paura di fare mala al bambino , dopo sono arrivati i insulti ( sei una vaca , devi diventare una donna , sei troppo grassa, sei matta , te lo immagini tu , sono stanco , stressato) non abbiamo dormito insieme per 9 anni , dopo discussioni interminabili in quale li ho spiegato che ho bisogno di affetto ha deciso di dormire con me .( Succede da 2 mesi, ha un rifiuto permanente per ogni contatto) .il problema e che non riesco a capire se sono io il problema , se mi manca qualcosa per meritarmi una situazione del genere.devo precisare che mi sminuisce di continuo, ormai anche il nostro figlio è attaccato sempre, sei una femminuccia, non devi piangere , ti devi svegliare, il tono di voce è sempre alto autoritario.io ho la colpa di non avere un amica , di non avere relazioni in quale posso fare incontrare bambini al mio figlio. Ho provato a parlare con lui del bambino , da 1 anni mi hanno consigliato di portalo da un psicologa, ha difficoltà nel apprendimento il padre non è d'accordo. Mi sento intrappolata , piccola ...lavoro ma guadagno troppo poco per mantenermi da sola con il figlio.ho paura che potrebbe prendere il bambino se provo a separarmi...Ma ,mi sento tanto distrutta dentro e sento che sbaglio nel non andarmene .non so come trovare la forza di farlo. Mi potete aiutare?