umiliazione da parte del padre mi sento demoralizzata
Inviata da iris · 8 dic 2021
Ho appena passato un pranzo con i miei genitori. Mio padre a tavola ha insultato mio fratello anche se non era presente e diceva anche che sarà lo schiavo di casa, poi ha elogiato mia sorella dicendole che è l'unica che si salva tra noi figli e facendo tutti i paragoni dicendo che è una regina della casa e altre robe, poi continuava a paragonarla a me e dire che lei è migliore in tutto e poi mi ha dato della nullità e mi ha detto che sono davvero una pazza e psicopatica.. io non ce la faccio più a stare qui, mi sento una nullità.
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9 DIC 2021
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Gentile Iris,
anche se le informazioni che fornisce sono insufficienti per comprendere bene le dinamiche relazionali all'interno della sua famiglia, è probabile che suo padre ritenga di essere stato deluso in merito alle aspettative che nutriva su di lei e su suo fratello da cui il risentimento mostrato.
Ora si tratta di capire se e quanto queste aspettative fossero giustificate ed in ogni caso un figlio non è tenuto a vivere secondo le aspettative dei genitori purchè persegua un suo obbiettivo di autorealizzazione e di autostima.
A questo scopo le suggerisco di intraprendere un percorso di psicoterapia preferibilmente cognitivo-comportamentale.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
13 DIC 2021
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Gentile Iris,
Posso immaginare come ciò che ha vissuto possa averla profondamente turbata.
Il padre è colui che ha il ruolo di generare e crescere i figli e ha la funzione di aiutare questi ultimi a formare la propria identità e la capacità di relazionarsi con gli altri.
Un discorso simile si può fare anche in relazione alla madre
A tal proposito, ha provato a parlarne con sua madre di questa conflittualità?
Potrebbe essere importante parlare di ciò che sta provando con i suoi genitori chiedendo supporto, anche professionale se lo ritiene, a fronte del malessere che ha vissuto e che sta vivendo.
Inoltre, è molto importante non identificarsi con ciò che ci viene detto dagli altri.
In generale, identificarsi con la sensazione di "nullità" porta inconsciamente ad annullarsi rispetto allo scambio di opinioni e questo potrebbe portarla a pensare che la sua opinione valga meno di quella degli altri.
È molto importante,invece, permettere al proprio pensiero di emergere per staccarsi dalle convinzioni imposte e consentire a noi stessi e agli altri di conoscerci per come realmente siamo.
Resto a disposizione per eventuali domande e perplessità.
Il nostro nuovo Centro Clinico di Torino offre la possibilità di intraprendere dei percorsi terapeutici anche online a prezzi ridotti.
Cordialmente,
Giancarlo Dott. Gramaglia.
10 DIC 2021
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buonasera Iris,
mi chiedevo quanti anni abbia e di che cosa si occupi nella vita (studia? lavora?). Ascoltare parole come quelle che ha raccontato è come subire un'aggressione. Non a caso si dice che 'ne uccide più la lingua che la spada'. Eppure, nonostante dica di sentirsi una nullità, cioè in un certo senso si identifica con le parole che le sono state dirette, lei scrive su una piattaforma di psicologi in cerca di aiuto e di soluzione. Cioè in altre parole dentro di lei c'è la voglia di capire e di ribellarsi a queste 'etichette' denigratorie. Questo ci dice che esiste dentro di lei la capacità di reagire.
Come reagire dipende dalla sua situazione. E' minorenne? Maggiorenne? questo cambierebbe molto il tipo di intervento che suggerirei.
9 DIC 2021
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Salve Iris, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè posso comprendere il disagio connesso.
Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irridigidirsi ulteriormente.
Ritengo che un percorso cognitivo comportamentale possa esserle utile al fine di identificare pensieri rigidi, negativi e disfunzionali che contribuiscono a mantenere in atto la sofferenza ed impedire il cambiamento desiderato ed, altresì, elaborare la triste situazione di insulti che ha riportato.
9 DIC 2021
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Buongiorno Iris,
mi dispiace per la situazione che hai esposto.
Mi dispiace se ti fa sentire e credere una nullità.
Resto disponibile se vorrai crearti uno spazio tuo personale di ascolto e supporto per gestire al meglio questa situazione che ti fa soffrire emotivamente.
Cordiali saluti.
9 DIC 2021
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Salve Iris, immagino la sua rabbia nel suo sentirsi "invisibile". Io le consiglio un percorso sistemico familiare che le possa permettere di individuare le difficoltà e i miti familiari del passato.
Le auguro il meglio
A disposizione
Dott.ssa Fabiana Marra
9 DIC 2021
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Iris, cara.. leggendoti ho davvero avuto la sensazione di toccare con mano la devastante sofferenza di un padre che sentenzia paragoni tra i figli. Capisco il tuo dolore, il punto è che i genitori ancor prima di esser tali sono persone, con la loro storia, i loro traumi e conflitti irrisolti. Questo comporta una funzione genitoriale deformata, viziata e se non se ne ha consapevolezza il risultato è quello che stai vivendo tu, il dolore di un figlio ingiustamente ferito. Ciò che è necessario in questi casi è rinforzare le proprie risorse, solidificare l’immagine che hai di te, del tuo valore tanto da guardare con distacco i giudizi sprezzanti di tuo padre, forse anche con un intimo e compassionevole perdono.
Io resto a tua disposizione qualora volessi iniziare questo percorso con me, anche online.
Ti abbraccio.
Dott.ssa Guercioni Clarissa
9 DIC 2021
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Buongiorno Iris, posso capire bene il suo malessere. Quando ci sentiamo feriti, magari con parole forti, dalle persone che più amiamo la sofferenza è tanta. Mi ha colpito molto la sua frase finale "mi sento una nullità". L'effetto del comportamento degli altri ci provoca delle reazioni e ci fa sentire in un certo modo, che noi spesso scambiamo per realtà. In verità se non possiamo avere potere sugli altri ed evitare che dicano o pensino certe cose, possiamo lavorare su di noi per trovare un modo più adattivo per affrontare le situazioni. Le parole di suo padre sono stare forti ma il suo malessere dipende da come lei le vive, le interpreta e su questo, insieme a un terapeuta, si può fare un buon lavoro per riuscire a trovare il suo equilibrio e il suo valore che non dipendono da quello che gli altri fanno e dicono. Abbiamo un grande potere su di noi e questo potere va riscoperto e utilizzato per migliorare la nostra vita. Resto a disposizione anche online. Saluti, dott.ssa Agnese Lattanzio Psicologa Psicoterapeuta cognitivo comportamentale e terapeuta EMDR
9 DIC 2021
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Carissima Iris, comprendo l'amarezza e la delusione ma per quanto queste parole siano dette da un genitore può aiutarla a pensare che forse, suo padre, sta manifestando un disagio e scarica sui figli le proprie frustrazioni. Si ricordi sempre che gli altri ci fanno da specchio e scarichiamo su di loro ciò che non riusciamo ad accettare di noi stessi.
Inoltre, se queste parole l'hanno ferita così tanto provi a rifletterci. In genere quando qualcosa che ci viene detta non ci appartiene non ce la prendiamo. Provi a pensare che pensieri ha su se stessa e il perchè si sente una nullità. Perchè glielo dice suo padre o perchè lo pensa veramente?
Resto a disposizione
Dott.ssa Rosella D'Avola
9 DIC 2021
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Gentile Iris,
posso immaginare cosa significhi vivere in un contesto familiare svilente. Purtroppo non si può agire sui fattori esterni della propria esistenza (suo padre ad esempio), ma lei può lavorare su di sé, per ripulirsi da queste invettive, scoprirsi, autodeterminarsi e vivere una vita soddisfacente e piena.
Qualora avesse bisogno di un supporto in questo cammino, resto a sua disposizione anche per consulenze online.
Le auguro un caro saluto,
Dott.ssa Simona Delli Santi
9 DIC 2021
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Buongiorno Iris,
da quello che lei descrive si percepisce che il il suo padre la influenza in modo molto negativo e e alla fine riescea fare con che lei si sentauna nullità.
Lei deve progettare un percorso di crescita e acquisizione di magggior autonomia privilegiando i rapporti positivi dove lei possa fare contatto con le sue capacità, essere riconosciuta e riconoscere le sue risorse e valori personali. Gli amici possono essere utili e se possibile sarebbe opportuno intraprendere una psicoterapia.
Buona giornata.
9 DIC 2021
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Cara iris,
Sento la sofferenza che si trascina da tempo nelle tue parole, nel descrivere il tuo rapporto con tuo padre, e comprendo come tu sia esausta, stremata, e desiderosa di allontanarti da lì.
Un consulto con uno psicologo può aiutarti a trovare strategie e tecniche per gestire al meglio la situazione e accompagnarti nel ricostruire la tua vita.
Resto a disposizione qualora tu voglia dedicarti uno spazio di ascolto, anche online.