Buongiorno,
Mia moglie soffre da circa un mese di deliri di persecuzione, ci siamo rivolti ad uno psichiatra in Lituania (paese di mia moglie e dove attualmente viviamo) il quale le ha prescritto Truxal 2 volte al giorno.
Non trovo molte informazioni su internet per questo farmaco se non quelle generali riguardanti gli psicotici.
Sapete darmi qualche informazione in più? Ha degli effetti collaterali particolari? Deve essere preso insieme ad altri farmaci? Soprattutto secondo voi va bene per la diagnosi di mia moglie?
Vi ringrazio in anticipo per le vostre risposte
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19 AGO 2016
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Gentile Antonino,
il Truxal (clorprotixene) è un neurolettico e come tutti i neurolettici può avere numerosi effetti collaterali tra cui principalmente sonnolenza o torpore, discinesie extrapiramidali, epatotossicità, disturbi dell'accomodazione, palpitazioni etc.
Per la diagnosi di sua moglie, a meno di sintomi gravi e comportamenti pericolosi per sè o per gli altri, può essere preferito o almeno associato un percorso di psicoterapia.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
19 AGO 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Caro Antonino, quel farmaco con tutta probabilità sarà un neurolettico, cioè un antipsicotico, adatto ai disturbi mentali.
Ma siamo sicuri che sia un disturbo mentale e non un disturbo di Personalità?
Tieni presente che chi ha un "Disturbo paranoico di personalita'" fa la stessa cosa, ma non è "matto", semplicemente è stato abituato nell'infanzia ad essere sospettoso ed a buona ragione, all'epoca, solo che continua pure nel presente quando non c'è più ragione di esserlo.
Quindi.....un neurolettico sicuramente calma tua moglie, ma sicuramente non risolve il problema e tende a farla sentire debole, demotivata, oltre a molti altri effetti collaterali.
Prima di bollare tua moglie per "psicotica", cioè matta, pazza, con un danno cerebrale, consiglierei un bravo psichiatra italiano.
18 AGO 2016
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Salve sig. Antonino, la farmacoterapia non è di nostra competenza in quanto categoria ma degli psichiatri, comunque le posso dire che il farmaco attenua ma non cura. In casi estremi la farmacoterapia va bene per far sì che la persona resti a contatto con la realtà ma al farmaco va necessariamente associata una psicoterapia. Occorre un'attenta analisi per verificare se il delirio è sistematizzato in un sistema coerente delirante o invece è una semplice idea fissa, caso quest'ultimo molto migliore rispetto alla prima situazione. L'importante è comunque l'adattamento alla vita sociale, adattamento che può avvenire benissimamente anche in caso di delirio sistematizzato, come ben si evince da casi ormai divenuti famosi, diventati anche pellicole cinematografiche, vedi A Beatiful Mind. L'interpretazione della realtà è personale, ciò che conta è voler effettivamente bene ed amare sua moglie, al di là di qualsiasi interpretazione che sua moglie si fa della realtà, che sia delirante o meno. Lei, sig. Antonino ha il coraggio di amare sua moglie in qualsiasi situazione che si prospetti? Io mi auguro di sì, poichè ciò che conta in una relazione è aver cura del partner. I miei più cordiali saluti e auguri. Valentino Bacco
18 AGO 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentilissimo,
Gli psicologi non sono tenuti a conoscere o a prescrivere psicofarmaci, questo è di competenza degli psichiatri che hanno alla base una formazione medica. Se il medico lituano non vi ha dato queste informazioni e non è riuscito a trasmettervi un senso di fiducia, potete rivolgervi ad uno italiano. La scelta del medico si fa in base a più fattori (fiducia, competenza, notorietà vicinanza, ecc) , quale è il motivo che vi ha spinato a consultare per prima un medico lituano e quali criteri avete adottato nella scelta? Rispondendo a queste domande si da un senso alla scelta più appropriata, in bocca al lupo,