Troppo tardi per cominciare
mi scuso in anticipo per il poema epico che sto per scrivere
ciao, mi chiamo Marco, ho quasi 30 anni e penso di avere 'perso il treno'.
sono disoccupato, ho avuto il primo impiego nel 2017 (della durata di 6 mesi) dopo 6 anni di vuoto e ora devo ricominciare con le giornate vuote, anche se ora confido leggermente di più nelle mie capacità di trovare occupazione.
dove non ho fiducia è il trovare una storia, troppe delusioni o storie finite male? magari! solo rifiuti dovuti alla mia scarsissima capacità di socializzare e alla fiducia in me stesso.
ho pochissime amicizie che col tempo, a causa di lavoro per alcuni, di convivenze per altri, stanno sfuggendo dalla mia portata, di queste amicizie nessuno/a conosce una ragazza single da presentarmi (e relazionarsi con l'altro sesso senza conoscenze in comune è ancora più difficile).
la confidenza che mi manca so già che è la qualità più importante per un uomo dato che la 'prima mossa', le donne ancora non vogliono ribaltare il ruolo di genere, l'uomo deve essere 'macho', forte e distaccato... la donna può essere la parte sensibile della coppia o anche lei di carattere forte, ma l'uomo non ha questa scelta.
insomma io non so da dove cominciare, cosa fare e soprattutto essendo arrivato quasi a 30 anni senza avere mai avuto alcun tipo di esperienza si pongono 3 grossi problemi:
1- appena scoprono la mia storia posso dare per scontata la loro fuga a gambe levate, capendo che c'è qualcosa che non và
2- non ho esperienza di alcun tipo e quindi non sono 'cresciuto' grazie alle scorse relazioni e dovrei recuperare il tempo perduto (si possono saltare le storie della gioventù?)
3- le probabilità di venire soggiogato/abusato in quanto sprovveduto sono altissime
secondo me è troppo tardi, avrei l'esperienza di un adolescente con donne che ormai dopo averne passate tante cercano un uomo con esperienza con cui fermarsi... vogliono andare sul sicuro, non tentare un azzardo con me e se mai riuscissi ad uscire con qualcuno, dovrei mentire sul mio passato e fingere che sia stato come quello di tutti gli altri? o dovrei incentrare i miei sforzi sull'accettare il fatto che molto probabilmente rimarrò solo per il resto della mia vita come fanno alcuni che ora vivono serenamente da soli? ma io non voglio restare solo, ho paura... paura di restare solo ma anche nel relazionarmi, paura dia 'aver perso il treno' e di non poterlo riprendere